Una Lazio spietata si impone con il punteggio di 6-2 sul campo del Pescara e infligge agli abruzzesi l'ennesima umiliazione stagionale.
Sono necessari solo 10 minuti alla Lazio per mettere a nudo la fragilità difensiva del Pescara. Dalla destra Felipe Anderson pennella un cioccolatino per la testa di Parolo, il mediano ex Parma lasciato colpevolmente libero di staccare da Gyomber insacca senza problemi da pochi metri. Quattro giri d'orologio più tardi arriva il raddoppio: angolo dalla sinistra di Biglia, ancora Parolo svetta e mette alle spalle di Bizzarri. Tutto molto facile, forse troppo. Perché da quel momento la squadra di Inzaghi si sgonfia come un palloncino e lascia troppo spazio all'iniziativa degli abruzzesi. L'1-2 arriva alla mezz'ora: Marchetti respinge corto un tiro dal limite di Kastanos, sulla palla vagante si avventa Benali per il tap-in della speranza. Passano 6 minuti e il Pescara ha l'occasione per il clamoroso pareggio: Hoedt stende Zampano in area, ma dal dischetto Caprari (alla sua 50^ presenza in Serie A) si fa ipnotizzare da Marchetti. Quinto rigore su sette fallito dagli uomini di Oddo: record assoluto nei cinque principali campionati europei. L'appuntamento con il 2-2 è però rinviato di poco: al 41', sugli sviluppi di un corner, Brugman approfitta della spizzata di Benali e con un sinistro al volo incrocia sul palo lungo dove Marchetti non può arrivare. Per il centrocampista uruguaiano si tratta del suo primo centro nella massima categoria.
Nella ripresa la Lazio parte fortissimo e trova subito il nuovo vantaggio: ancora Anderson dalla destra, Milinkovic controlla e tocca di sinistro, la palla colpisce il palo ma trova a centro area il solissimo Parolo che a porta vuota mette dentro per la tripletta. I padroni di casa non ci stanno e sull'azione seguente Caprari prova un tiro a giro da fuori, bravo Marchetti a deviare la sfera diretta all'incrocio. Il 57' la rete della sicurezza: Immobile scippa il possesso a Muntari, sfrutta un rimpallo e serve Keita che da due passi fredda per la quarta volta Bizzarri. A metà secondo tempo sventola di Parolo da oltre 20 metri, Bizzarri quasi buca l'intervento e rischia di regalargli un clamoroso poker personale. Il pokerissimo lo cala comunque la Lazio sul seguente angolo: Immobile sfrutta una marcatura inesistente e insacca. Ma la giornata da sogno di Parolo non è ancora finita: al 77' Lulic mette in mezzo, di spaccata arriva la sesta marcatura laziale.
La Lazio sale a quota 43, superando per il momento l'Inter di una lunghezza, mentre il Pescara resta tristemente ultimo con soli 9 punti.