Un paio di interventi interessanti nella sua partita che comunque non permettono ai suoi di portare un punto a casa. Incolpevole sul "gollonzo" di Lautaro, spiazzato sul rigore. La comunicazione con i compagni di reparto, fino al ritorno di Cragno, migliorerà
- Martinez L. 30’
- Joao Pedro 50’
- Lukaku rig 72’
Di sicuro il migliore nella difesa a tre del Cagliari. Pochi errori di posizione e in appoggio, quasi sfiora il 2-2 di testa nel finale (poteva fare di più), bella chiusura su Politano allo scadere. Resta una certezza di questa squadra
Partita gravemente macchiata dall'intervento da rigore sulla splendida ruleta di Sensi, rigore che di fatto decide la gara. Peccato, fino a quel momento non aveva commesso sbavature degne di nota
Gara dai due volti per lui. Primo tempo da vero maratoneta, limita l'offensività di Candreva e fraseggia benissimo coi compagni. Nella ripresa, specie nell'ultima mezz'ora, scompare dal campo, per stanchezza e per una forma atletica non ancora al top
Prestazione di discreta solidità, si porta però sulla coscienza un peso non di poco conto: è lui a tenere in gioco Lautaro sul cross di Sensi da cui nasce il vantaggio dell'Inter
Lottatore nato, con quel quid in più: il classico dente avvelenato da ex. E' come un diesel: comincia con grande foga (forse troppa) e un po' di imprecisione, poi sale in cattedra e comincia a costruire gioco e recuperare tanti palloni. Finisce esausto, ammonito e sostituito
Lottatore nato, con quel quid in più: il classico dente avvelenato da ex. E' come un diesel: comincia con grande foga (forse troppa) e un po' di imprecisione, poi sale in cattedra e comincia a costruire gioco e recuperare tanti palloni. Finisce esausto, ammonito e sostituito
Come Rog, prova di sostanza più che di qualità specie negli ultimi 30 metri. Il 3-5-2 non è esattamente il modulo che esalti le sue caratteristiche e si vede. Ma l'impegno e la concentrazione non mancano
Come Rog, prova di sostanza più che di qualità specie negli ultimi 30 metri. Il 3-5-2 non è esattamente il modulo che esalti le sue caratteristiche e si vede. Ma l'impegno e la concentrazione non mancano
Come Rog, prova di sostanza più che di qualità specie negli ultimi 30 metri. Il 3-5-2 non è esattamente il modulo che esalti le sue caratteristiche e si vede. Ma l'impegno e la concentrazione non mancano
Tante luci e poche ombre nella partita del croato che fa molto bene nel primo tempo e nella fase iniziale del secondo. Palleggio e grinta sulle palle vaganti, se riuscirà ad abbinare anche prolificità e lucidità offensiva può essere un punto cardine di questa squadra
Comincia in maniera un po' timida al cospetto di Asamoah, poi col passare dei minuti carbura alla grande e si trasforma in un trattore. Delizioso il traversone da +1 per il provvisorio 1-1 di testa di Joao Pedro
Comincia in maniera un po' timida al cospetto di Asamoah, poi col passare dei minuti carbura alla grande e si trasforma in un trattore. Delizioso il traversone da +1 per il provvisorio 1-1 di testa di Joao Pedro
Lì davanti sostiene quasi da solo l'attacco del Cagliari: fa la seconda punta, poi "sostituisce" Pavoletti (e Cerri) vestendo i panni della torre e firmando un bellissimo gol di testa. Corre e si batte fino alla fine: prestazione generosa e di qualità
Esordio mica male per l'argentino che tiene botta anche fisicamente nonostante la difesa dell'Inter conti diversi colossi. Entusiasmo e buona intesa coi compagni, le basi per fare bene ci sono tutte
E' vero, zero punti dopo due partite (peraltro entrambe in casa) non fanno sorridere. Ma la perdita di Pavoletti pesa, così come è da tenere in conto un lasso di tempo necessario per amalgamare tutti i nuovi. Il Cagliari non gioca male contro una big, cosa che fa ben sperare per l'immediato futuro
Serata piuttosto tranquilla per lui, una volta tanto non chiamato agli straordinari. Del tutto incolpevole sull'1-1 di testa di Joao Pedro che vince il duello con D'Ambrosio
Prestazione onesta, come sempre adattato nei tre dietro. Purtroppo per lui ha la maggior parte delle colpe sul gol del Cagliari: Joao Pedro vince lo scontro diretto di testa, beffandolo alla grande
Conte ha ragione: messo nelle condizioni giuste è ancora un signor giocatore. E lo dimostra anche stasera, dopo la buona prova contro il Lecce. Stavolta l'avversario e il campo aumentano il coefficiente di difficoltà, lui se la cava con una prova attenta, precisa e di notevole affidabilità
Conte ha ragione: messo nelle condizioni giuste è ancora un signor giocatore. E lo dimostra anche stasera, dopo la buona prova contro il Lecce. Stavolta l'avversario e il campo aumentano il coefficiente di difficoltà, lui se la cava con una prova attenta, precisa e di notevole affidabilità
Conte ha ragione: messo nelle condizioni giuste è ancora un signor giocatore. E lo dimostra anche stasera, dopo la buona prova contro il Lecce. Stavolta l'avversario e il campo aumentano il coefficiente di difficoltà, lui se la cava con una prova attenta, precisa e di notevole affidabilità
Altra prova di grande solidità, intensità e propensione offensiva, abbinata anche a sacrificio visto che il dirimpettaio Nandez è davvero niente male. Sì, con Conte è ancora più incisivo: Biraghi è avvisato
Altra buonissima prova per lo slovacco. Niente di eccezionale, ma le poche cose che è chiamato a fare le fa bene e con la consueta puntualità. Assolutamente necessario per l'Inter, specie senza De Vrij e Godin
Poco incisivo negli inserimenti e nelle geometrie in mezzo al campo. Sembra abbia quasi bisogno di una sveglia a tratti, non a caso Conte toglie lui dal campo per inserire l'ex Barella nonostante Brozovic fosse ammonito
Come Candreva, regala e si regala un netto downgrade rispetto all'ottima partita col Lecce. Non solo mancano i bonus (anzi, si becca un giallo), ma spesso palesa una lentezza di pensiero che permette agli indemoniati mediani sardi di mordergli le caviglie e recuperare palloni
Passo indietro evidente rispetto al Lecce, dal punto di vista della propensione offensiva e del dinamismo. L'ottima prova di Pellegrini ne limita moltissimo la pericolosità in zona cross, tant'è vero che arranca col passare dei minuti e Conte lo sostituisce
L'ex applauditissimo gioca 20 minuti abbondanti senza infamia e senza lode. Ci si aspetta sempre un acuto da lui, in realtà si limita a fare densità in mezzo al campo, costruendo gioco quando serve. L'intenzione di diventare presto un titolare c'è
L'ex applauditissimo gioca 20 minuti abbondanti senza infamia e senza lode. Ci si aspetta sempre un acuto da lui, in realtà si limita a fare densità in mezzo al campo, costruendo gioco quando serve. L'intenzione di diventare presto un titolare c'è
Partita da primo della classe per l'ex Sassuolo. Costanza di rendimento a cui abbina due episodi chiave: il cross da cui nasce il gol di Lautaro e la splendida ruleta di "iniestiana" memoria con cui si procura il rigore della vittoria. E' già un insostituibile di questa Inter
Non entusiasma, stavolta, per dominio fisico e strapotere tra i centrali avversari. In compenso, tuttavia, si distingue per 2-3 sponde di testa molto intelligenti a favorire gli inserimenti dei compagni. E, soprattutto, sigla con freddezza il rigore del definitivo 2-1
Trova il gol in maniera quasi un po' casuale, ad ogni modo dimostra tutta la sua cattiveria agonistica vincendo di fatto un duello aereo con il ben più alto Cerri. Oltre al +3, grande lotta su ogni pallone e lucidità nel tenere la sfera e far salire la squadra
Trova il gol in maniera quasi un po' casuale, ad ogni modo dimostra tutta la sua cattiveria agonistica vincendo di fatto un duello aereo con il ben più alto Cerri. Oltre al +3, grande lotta su ogni pallone e lucidità nel tenere la sfera e far salire la squadra
Massimo risultato col minimo sforzo? Sì, stasera funziona così. Ma le partite in Italia si vincono anche in questo modo, specie su campi molto insidiosi come quello di Cagliari. Due vittorie su due, altri sprazzi tipicamente "contiani" messi a referto: questa squadra può crescere ancora moltissimo. Intanto, sa solo vincere