Poco impegnato, se non da qualche tiro prevedibile di Falco nel primo tempo. Qualche uscita non sicurissima e soprattutto alcuni rinvii da brivido, ma per sua fortuna il Lecce non ne approfitta pienamente. Nella ripresa è attento sulla conclusione secca di Mancosu e sul tiro di Falco al 65', sul quale interviene in due tempi.
Poco impegnato, se non da qualche tiro prevedibile di Falco nel primo tempo. Qualche uscita non sicurissima e soprattutto alcuni rinvii da brivido, ma per sua fortuna il Lecce non ne approfitta pienamente. Nella ripresa è attento sulla conclusione secca di Mancosu e sul tiro di Falco al 65', sul quale interviene in due tempi.
Poco impegnato, se non da qualche tiro prevedibile di Falco nel primo tempo. Qualche uscita non sicurissima e soprattutto alcuni rinvii da brivido, ma per sua fortuna il Lecce non ne approfitta pienamente. Nella ripresa è attento sulla conclusione secca di Mancosu e sul tiro di Falco al 65', sul quale interviene in due tempi.
Alterna buone giocate a errori grossolani. Alla fine la bilancia pende dalla parte delle prime: un cross pregevole nel primo tempo per Kucka, che spreca, si ripete nella seconda frazione e proprio dal suo piede nasce l'azione del 2-0. Limasse qualche difetto potrebbe diventare ancora più affidabile.
Tra i due centrali è senza dubbio quello meno brillante. Parte abbastanza bene, poi si arrangia come può; contro Babacar non ha problemi, con Lapadula qualcuno in più, ma sono soprattutto le accelerazioni di Falco a metterlo in difficoltà: su una di queste è costretto al fallo da ammonizione.
Nella prima frazione è decisamente troppo timido. Soffre Mancosu, che in alcune occasioni gli va via facilmente, ed è troppo preoccupato della fase difensiva; si sveglia nel finale di tempo. Nella ripresa si limita ugualmente a controllare, provando raramente sortite offensive.
Nella prima frazione è decisamente troppo timido. Soffre Mancosu, che in alcune occasioni gli va via facilmente, ed è troppo preoccupato della fase difensiva; si sveglia nel finale di tempo. Nella ripresa si limita ugualmente a controllare, provando raramente sortite offensive.
Molto preciso e concentrato per tutta la gara, non concede nulla a Babacar, sovrastandolo anche nel gioco aereo. Partita priva di sbavature, nella quale emerge l'ottima intesa con Bruno Alves, un elemento che contribuisce a dare estrema solidità alla retroguardia di D'Aversa. Impreziosisce la sua gara con il gol che sblocca la partita.
Soffre, come gran parte del Parma, nella ripresa: la squadra ducale commette troppi errori nel palleggio, il centrocampista ha dalla sua il merito di recuperare un buon numero di palloni, sporcando le linee di passaggio del Lecce. Cresce nella ripresa, poi, esausto, lascia spazio a Scozzarella.
È l'ultimo arrivato, eppure sembra aver giocato in questa squadra da sempre. Arma tattica di D'Aversa, inizialmente lo si vede in zona avanzata, ma non è raro trovarlo a centrocampo, nel cuore dell'azione; bravo a farsi trovare dai compagni, si fa valere anche dal punto di vista fisico. Un inserimento perfettamente riuscito.
È l'ultimo arrivato, eppure sembra aver giocato in questa squadra da sempre. Arma tattica di D'Aversa, inizialmente lo si vede in zona avanzata, ma non è raro trovarlo a centrocampo, nel cuore dell'azione; bravo a farsi trovare dai compagni, si fa valere anche dal punto di vista fisico. Un inserimento perfettamente riuscito.
Tanta gamba, inserimenti preziosi, qualche errore di troppo. Nel primo tempo si divora incredibilmente un gol da dentro l'area, non trovando la porta con il suo colpo di testa. Nella ripresa sale di colpi ed è decisivo con il suo inserimento al 72': colpisce la traversa, poi ci pensa Cornelius a mettere in rete.
Rileva Grassi nel momento in cui c'è da portare a casa il risultato. Prova ad addormentare il match e in parte ci riesce, con le sue qualità nel palleggio dà una mano al Parma nel tenere alta la squadra e impedire agli ospiti di pungere nel finale.
Primo tempo orrendo, in cui appare svogliato, irritante, deconcentrato. Nella ripresa appare subito diverso, fin dai primi minuti, quando è protagonista di un'ottima ripartenza; non riesce a concludere, ma serve Kucka per una buona opportunità. Questa però non è la sua serata, sbaglia spesso l'ultimo controllo o la scelta decisiva, arriva alla sufficienza soltanto in virtù di una seconda frazione in cui mostra 2-3 strappi dei suoi.
Nella prima frazione si fa notare soprattutto nel recupero palla: è bravo a interrompere le trame del Lecce e a farsi trovare sempre nella posizione giusta, anche se commette qualche errore non da lui nel palleggio. Nel secondo tempo sporca meno palloni, ma pennella il cross per il gol di Iacoponi: è la giocata che spacca la partita.
Rientrava da titolare dopo una lunga assenza, non ci si poteva aspettare molto di più. Combatte com'è nel suo stile, le dà e le prende, ma nel primo tempo sbaglia troppi palloni, non riuscendo a far salire la squadra come invece fa di solito. Anche nella ripresa battaglia, ma nonostante la generosità non arriva alla sufficienza.
Rientrava da titolare dopo una lunga assenza, non ci si poteva aspettare molto di più. Combatte com'è nel suo stile, le dà e le prende, ma nel primo tempo sbaglia troppi palloni, non riuscendo a far salire la squadra come invece fa di solito. Anche nella ripresa battaglia, ma nonostante la generosità non arriva alla sufficienza.
Rileva Inglese e ha bisogno di appena 2' per lasciare il segno sulla gara. Il suo è il gol che chiude il match, arrivato dopo la traversa di Kucka: è lesto e rapace nell'avventarsi sul pallone, che poi scarica in porta con tutta la sua rabbia e potenza. Un gol per ritrovare il sorriso dopo i tanti problemi fisici.
Rileva Inglese e ha bisogno di appena 2' per lasciare il segno sulla gara. Il suo è il gol che chiude il match, arrivato dopo la traversa di Kucka: è lesto e rapace nell'avventarsi sul pallone, che poi scarica in porta con tutta la sua rabbia e potenza. Un gol per ritrovare il sorriso dopo i tanti problemi fisici.
Il suo Parma non sarà bellissimo, ma è estremamente pragmatico; dopo un primo tempo ricco di sbavature, i ducali scendono in campo più determinati nella ripresa e anche grazie ai cambi dell'allenatore portano a casa un 2-0 meritato. La difesa è registrata perfettamente, le soluzioni tattiche in avanti non mancano; così, anche in una serata non brillante di Kulusevski, può gioire per un risultato positivo.
Un unico intervento difficile, il tiro di Kucka al 52', sul quale riesce a mettere la mano; qualche imbarazzo in uscita e soprattutto nei rinvii, in qualche occasione rischia di regalare al Parma lo spazio per battere a rete. Sui due gol può poco o nulla, anche se forse sul secondo avrebbe potuto azzardare un'uscita.
Troppe sbavature, anche quando arriva alla chiusura non riesce mai a essere pienamente efficace, toccando il pallone in modo sporco e regalando spesso possessi aggiuntivi agli avversari. Anche lui a farfalle sul gol di Cornelius, non riesce né a chiudere su Kucka né sul danese, facendosi trovare a metà strada.
Timido sulla fascia di competenza, nonostante un Kulusevski non in grande giornata; male anche in marcatura, è colpevole sul gol di Iacoponi e non chiude sull'inserimento di Kucka. In tante occasioni tocca male il pallone e sbaglia la misura del passaggio, senza dubbio è l'anello debole della difesa salentina.
Contro Inglese è costretto ad adoperare tutto il suo mestiere, i problemi però sono altrove; prima di tutto nella precisione, che spesso manca al momento del rinvio o della chiusura. Poi sul secondo gol del Parma si fa bruciare da Cornelius ed è un errore che al Lecce costa caro.
Qualche errore di troppo in fase di palleggio, ma anche alcune buone giocate sia nella fase difensiva sia in quella offensiva; propositivo sulla fascia, prova sempre a sovrapporsi per creare spazio per Falco e, quando i compagni lo premiano, va al cross con una certa pericolosità.
Rileva Babacar, così Liverani ridisegna la squadra. Due punizioni battute malissimo, ha il merito di far ammonire Darmian con un buono spunto; nei minuti in cui rimane in campo riesce a mettersi in mostra, anche se non sempre in senso positivo.
Finché rimane in campo non demerita. Bravo a svariare e ad allargarsi sulla fascia a cercare spazio per poi accentrarsi, mette in difficoltà Darmian con le sue giocate. È anche uno dei pochi ad andare al tiro, impegnando Sepe al 53'; Liverani preferisce inserire Lapadula al suo posto.
Finché rimane in campo non demerita. Bravo a svariare e ad allargarsi sulla fascia a cercare spazio per poi accentrarsi, mette in difficoltà Darmian con le sue giocate. È anche uno dei pochi ad andare al tiro, impegnando Sepe al 53'; Liverani preferisce inserire Lapadula al suo posto.
Peccato. Rovina una prestazione positiva, soprattutto nel primo tempo, non seguendo il taglio di Kucka e lasciando lo slovacco libero di battere a rete: dopo la traversa arriva il gol di Cornelius. Un errore grave, che come detto inficia una partita che era stata positiva; qualche sbavatura nel palleggio, ma anche tante buone giocate avevano fatto sì che fino al 2-0 fosse tra i migliori dei suoi.
Malissimo. Sbaglia passaggi a ripetizione, anche quando il Parma non lo pressa: errori di tecnica ed errori di concetto, Liverani avrebbe dovuto intervenire prima e levarlo dal campo. La sua non è una prestazione all'altezza della categoria, anche in fase difensiva fatica tantissimo.
Un buon impatto sul match, soprattutto nel primo tempo; riesce a dialogare con i compagni, a inserirsi, tenta giocate di qualità, anche se non sempre gli riescono. Cala nella ripresa, ma nel complesso è tra i meno colpevoli della sconfitta della squadra salentina.
Un buon impatto sul match, soprattutto nel primo tempo; riesce a dialogare con i compagni, a inserirsi, tenta giocate di qualità, anche se non sempre gli riescono. Cala nella ripresa, ma nel complesso è tra i meno colpevoli della sconfitta della squadra salentina.
Non ne azzecca una. Mette in campo tutto il peggior repertorio possibile: lisci, svirgolate, palloni persi, passaggi sbagliati, errori di misura, tiri sbilenchi. Liverani lo tiene fin troppo in campo, è un vantaggio per gli avversari più che per il Lecce; non basta l'impegno per salvarlo dall'insufficienza.
Non ne azzecca una. Mette in campo tutto il peggior repertorio possibile: lisci, svirgolate, palloni persi, passaggi sbagliati, errori di misura, tiri sbilenchi. Liverani lo tiene fin troppo in campo, è un vantaggio per gli avversari più che per il Lecce; non basta l'impegno per salvarlo dall'insufficienza.
Il migliore dei salentini. Vivace sin dai primi minuti, ci prova al 18' e al 26', ma le sue conclusioni terminano tra le braccia di Sepe. Con i suoi dribbling è l'unico a mettere in difficoltà la difesa del Parma, ci prova anche al 65', ma Sepe è attento. Meriterebbe maggiore supporto, perché talvolta sembra predicare nel deserto.
Rileva Mancosu, ci prova in tutti i modi, ma il gol stavolta non arriva. AL 74' batte a rete ma scheggia la traversa, dimostrando che non è serata per il Lecce; combatte come suo solito, a volte andando anche sopra le righe.
Rileva Mancosu, ci prova in tutti i modi, ma il gol stavolta non arriva. AL 74' batte a rete ma scheggia la traversa, dimostrando che non è serata per il Lecce; combatte come suo solito, a volte andando anche sopra le righe.
Il suo Lecce vuole giocare, fare possesso palla, ma a volte commette errori evitabili, che pregiudicano quanto fatto di buono in fase di costruzione. L'allenatore stasera si ostina a tenere in campo gli inguardabili Tachtsidis e Babacar, ma forse sarebbe dovuto intervenire prima: il Lecce infatti punge pochissimo e sbaglia troppo.
Il suo Lecce vuole giocare, fare possesso palla, ma a volte commette errori evitabili, che pregiudicano quanto fatto di buono in fase di costruzione. L'allenatore stasera si ostina a tenere in campo gli inguardabili Tachtsidis e Babacar, ma forse sarebbe dovuto intervenire prima: il Lecce infatti punge pochissimo e sbaglia troppo.
Il suo Lecce vuole giocare, fare possesso palla, ma a volte commette errori evitabili, che pregiudicano quanto fatto di buono in fase di costruzione. L'allenatore stasera si ostina a tenere in campo gli inguardabili Tachtsidis e Babacar, ma forse sarebbe dovuto intervenire prima: il Lecce infatti punge pochissimo e sbaglia troppo.