Dopo le fatiche e le critiche europee, la Juve si rituffa nel campionato, e lo fa ripartendo dal Bentegodi, pronta ad ospitarla un Chievo che naviga in ottime acque tranquille e lontane dalla zona retrocessione.
Maran opta per Spolli e non Gamberini dietro, Floro Flores vince la corsa a tre con Pellissier ed Inglese in avanti, c'è Izco a sorpresa a destra per una squadra più coperta con Birsa dietro all'unica punta. Allegri tiene fuori Marchisio e Khedira, trovano spazio dal 1' sia Sturaro che Hernanes, sugli esterni Cuadrado ed Alex Sandro con l'obbligato tandem pesante Mandzukic-Higuain in attacco.
Non è una partita entusiasmante almeno nelle prime battute, complice anche qualche interruzione di troppo per un paio di infortuni, uno su tutti quello di Barzagli costretto a lasciare il campo dopo pochi istanti. A cavallo del 30' doppia occasione per Mandzukic, ma il croato spreca prima di piede e poi di testa i due inviti al tiro di Pjanic ed Alex Sandro. Sul finire della frazione pericolosi anche Cuadrado con una conclusione da fuori di poco a lato, ed Higuain con una deviazione ravvicinata respinta da Sorrentino. Reti inviolate all'intervallo.
Esplode la partita nella ripresa: subito un errore di Gobbi apre la strada a Cuadrado, assist vincente per Mandzukic che non si fa pregare e trova il diagonale giusto per battere Sorrentino. Un doppio errore di Lichtsteiner, però, apre le porte del pareggio ai padroni di casa: prima Buffon ripara, poi Pellissier si procura e realizza il rigore dell'1-1. La reazione bianconera è veemente, e si concretizza con la punizione vincente di Pjanic che riporta in vantaggio gli ospiti dopo un ingenuo fallo di Spolli. Nel finale Juve ripetutamente vicina alla terza rete, ma il risultato non cambia più.
Tre punti difficili ma importanti per la Juve, ancora probabilmente non al meglio dal punto di vista del fraseggio, ma che riesce con un'ottima reazione finale a portare a casa l'intera posta in palio lasciando gli avversari con l'amaro in bocca.