Nonostante la vittoria gli tocca recuperare due volte la palla dal fondo della propria porta, la seconda anche con sua sospetta deviazione. Chiude bene nel primo tempo e poco può per i gol subiti, con sacrificio e umiltà si sta riprendendo quanto merita.
- Santander rig 23’
- Joao Pedro 49’
- Simeone 72’
- Joao Pedro 83’
- Farago' aut 91’
Gioca con giudizio la sua gara rendendo semplici anche le cose più difficili, qualche tentennamento di troppo, ma nel complesso una gara sufficiente.
È una garanzia, come il giallo a fine partita, ma questa volta mette nella sua gara un pizzico in più d'entusiasmo e i risultato sono sotto gli occhi di tutti.
È una garanzia, come il giallo a fine partita, ma questa volta mette nella sua gara un pizzico in più d'entusiasmo e i risultato sono sotto gli occhi di tutti.
È una garanzia, come il giallo a fine partita, ma questa volta mette nella sua gara un pizzico in più d'entusiasmo e i risultato sono sotto gli occhi di tutti.
Pulito negli interventi, efficace nel leggere con anticipo l'azione per farsi trovare pronto ad ogni evenienza. Diligente anche quando c'è da impostare, dinanzi i propri tifosi lascia il campo tra gli applausi.
Pulito negli interventi, efficace nel leggere con anticipo l'azione per farsi trovare pronto ad ogni evenienza. Diligente anche quando c'è da impostare, dinanzi i propri tifosi lascia il campo tra gli applausi.
Davanti la difesa dirige con maestria ogni pallone vagante. È particolarmente nervoso e più precipitoso del solito, ma la solita garanzia nel suo ruolo.
L'anima dei sardi, il primo generale che guida il sogno dei cagliaritani. È una furia in mezzo al rettangolo di gioco, propizia il vantaggio dei suoi e lotta anche per i palloni a bordo campo al momento del cambio.
L'anima dei sardi, il primo generale che guida il sogno dei cagliaritani. È una furia in mezzo al rettangolo di gioco, propizia il vantaggio dei suoi e lotta anche per i palloni a bordo campo al momento del cambio.
Prestazione maiuscola nella quale si concede solo una pausa a cavallo tra i due tempi, ma riesce comunque a garantire quantità e qualità in mezzo al campo. L'ex Napoli è il jolly di Maran e ripaga appieno la fiducia concessagli dal tecnico.
Vince il ballottaggio con Cacciatore, ma non entra in campo con la convinzione delle ultime uscite, rendendo la propria prestazione sulla fascia destra non proprio entusiasmante. Nel finale è goffo e sfortunato nel deviare la palla nella propria rete.
La prima scelta al posto di Cigarini entra in campo col giusto piglio, contribuendo anche alla seconda marcatura dei suoi. Futuribile senza dubbio, con un occhio di riguardo da parte del proprio allenatore.
In precarie condizioni fisiche, svolge con diligenza il compito assegnatogli e lascia il campo tra gli applausi del pubblico che ancora lo ringrazia per il gol di Torino.
In precarie condizioni fisiche, svolge con diligenza il compito assegnatogli e lascia il campo tra gli applausi del pubblico che ancora lo ringrazia per il gol di Torino.
In precarie condizioni fisiche, svolge con diligenza il compito assegnatogli e lascia il campo tra gli applausi del pubblico che ancora lo ringrazia per il gol di Torino.
La regola che vieta agli attaccanti interventi nella propria area di rigore trova piena conferma nel suo scellerato tocco su Soriano, che propizia lo svantaggio dei suoi. Si riscatta con gli interessi, con una doppietta che lancia i sardi e la sua stagione, per una consacrazione personale e di squadra che è tutta in divenire.
Un gol da vera punta per un attaccante che difende come probabilmente nessuno dei suoi colleghi in massima serie. Cagliari lo culla e lo protegge e lui ricambia con una perla.
Il capolavoro di Maran non tende ad arrestarsi ed è tutto da godere. Indovina tutto e si gode la gloria personale e professionale.
Il capolavoro di Maran non tende ad arrestarsi ed è tutto da godere. Indovina tutto e si gode la gloria personale e professionale.
Tradito dalla propria difesa, raccoglie in tre occasioni il pallone in fondo alla porta, nonostante non gli si possano riconoscere particolari responsabilità dirette.
Crolla con tutto il reparto alla lontana, nonostante un discreto inizio, gara da archiviare nel minor tempo possibile.
Crolla con tutto il reparto alla lontana, nonostante un discreto inizio, gara da archiviare nel minor tempo possibile.
Responsabile in prima persona per due dei tre gol subiti, con errori dettati da disattenzioni imperdonabili. Gara da riporre il prima possibile nel più recondito angolo dei ricordi.
Eppure parte bene, con un paio di buone chiusure e una gara che pare discretamente interpretata. Alla lunga, tuttavia, cede inesorabilmente sotto i colpi avversari, con particolari responsabilità nel vantaggio degli avversari.
Tra i migliori in campo nei felsinei. Corre, lotta e si batte, ma alza bandiera bianca con la squadra quando la differenza di reti di svantaggio è doppia. Il Bologna deve ripartire dalla sua esperienza, ma il suo dinamismo non deve più venir meno.
Il meno peggio nel quartetto difensivo, il reparto non ha sintonia ed è subito evidente. Avrà modo di riscattarsi, ma non certo oggi.
Il meno peggio nel quartetto difensivo, il reparto non ha sintonia ed è subito evidente. Avrà modo di riscattarsi, ma non certo oggi.
Il suo dinamismo provoca il rigore che vale il vantaggio, ma da lì poco altro, se non un minimo di intraprendenza. Nella mediocrità della squadra si eleva a paladino, ma non basta.
Quando il Bologna è in difficoltà è tra i primi ad alzare bandiera bianca. Deve imparare a gestire meglio le emozioni e soprattutto le energie in campo.
L'uomo di maggiore esperienza della squadra non riesce nel compito di trascinatore e paga una condizione non certo entusiasmante, nonostante l'impegno Il duello con Santander continua.
Quando accende la luce è oro per i felsinei, ma accade con minore frequenza rispetto al solito e il Bologna ne paga le conseguenza.
Eccessivamente lezioso, con una corsa troppo speso fine a se stessa. Prende i rimproveri del tecnico fino al cambio, nonostante non gli si possa certo contestare l'impegno profuso.
Freddo dal dischetto, deciso e desideroso di prendere la scena. C'è poca complicità coi compagni, ma la sua prestazione individuale non può che essere positiva.
Freddo dal dischetto, deciso e desideroso di prendere la scena. C'è poca complicità coi compagni, ma la sua prestazione individuale non può che essere positiva.
Intenso dal suo ingresso in campo, non particolarmente esplosivo, ma ormai è il Bologna nella sua interezza ad aver issato bandiera bianca.
Il Bologna non è mai in partita, nonostante il momentaneo vantaggio. C'è da lavorare molto sull'approccio alle gare e siamo certi che il tecnico si farà sentire.