Un classe '99 freddo, maturo, sicuro. Para un rigore al 94', fa felice Montella, ma "tradisce" Mihajlovic, che lo ha lanciato in Serie A. Per lui e per il Milan, ovviamente, va bene così.
Preferito a De Sciglio, corre tanto sulla destra e regala un cioccolatino a Bacca, che ringrazia e scarta. Forse anche a lui mancava una prestazione così.
Preferito a De Sciglio, corre tanto sulla destra e regala un cioccolatino a Bacca, che ringrazia e scarta. Forse anche a lui mancava una prestazione così.
Meno aggressivo e offensivo di Abate, si limita a coprire le folate di De Silvestri. Un paio di sbavature, non gravi.
Una partita dignitosa macchiata con quel fallo (evidente) da rigore, che poteva costare carissimo. Da lui ci si aspettava esperienza, non si è avuta nel momento caldo della partita.
Una partita dignitosa macchiata con quel fallo (evidente) da rigore, che poteva costare carissimo. Da lui ci si aspettava esperienza, non si è avuta nel momento caldo della partita.
Partita insipida, con qualche distrazione di troppo. Rispetto al compagno di reparto, però, ci mette grinta e un po' più accortezza.
Fa della forza fisica la sua arma prediletta e questo si sa: lo dimostra soprattutto nel primo tempo, con buonissime progressioni offensive e a recupero della posizione.
Ormai mezz'ala di ruolo, Bonaventura si è adattato alla grande: conquista anche un rigore con una bella azione personale, bloccata proprio quando stava per colpire a rete.
Ormai mezz'ala di ruolo, Bonaventura si è adattato alla grande: conquista anche un rigore con una bella azione personale, bloccata proprio quando stava per colpire a rete.
Al centro del gioco o almeno dovrebbe esserlo: molle e impreciso, perde un paio di palloni pericolosissimi. Peggiore in campo dei rossoneri.
Al centro del gioco o almeno dovrebbe esserlo: molle e impreciso, perde un paio di palloni pericolosissimi. Peggiore in campo dei rossoneri.
Al centro del gioco o almeno dovrebbe esserlo: molle e impreciso, perde un paio di palloni pericolosissimi. Peggiore in campo dei rossoneri.
Si accende a sprazzi e va a corrente alternata. Ha bisogno di fiducia, se cade nel dimenticatoio rischia di cadere nel tunnel da cui era uscito solo al Genoa l'anno scorso.
Si accende a sprazzi e va a corrente alternata. Ha bisogno di fiducia, se cade nel dimenticatoio rischia di cadere nel tunnel da cui era uscito solo al Genoa l'anno scorso.
Tocca pochi palloni, segna tre gol: dopo un'estate con le valigie in mano, gioca con astuzia, voglia, grinta e fame di gol. Tripletta all'esordio, in Serie A non capitava dagli anni di Trezeguet.
Spinge, crossa, tira in porta: Niang è ogni volta una speranza, una scommessa. Oggi vinta, chissà diventi una certezza.
Si prende tre punti con un calcio a tratti piacevole, ma nel finale si soffre troppo: la forma atletica non può essere ancora delle migliori, ma il crollo è stato evidente. Anche di concentrazione.
Un paio di uscite imprecise, ma sui gol non ha colpe. Anzi, per poco (di piede) non para il rigore a Bacca.
Forse essere l'erede di Glik o Maksimovic è un peso troppo grande. Ci sono imperfezioni e sbavature nella sua partita.
Esordio in maglia granata: parte bene, poi si spegne alla distanza e Niang lo fa soffrire.
Pungente in avanti, ma distratto in difesa: il gol dell'1-0 nasce da un suo liscio, ma l'assist che regala al "Gallo" Belotti è splendido.
Forse non immaginava la giocata di Niang, ma il buco su quel cross è grave e ha permesso a Bacca e al Milan di rimettere subito le cose a posto dopo il pari di Belotti.
Agonismo da vendere, imprecisioni a iosa: la partita di Acquah è l'emblema di quella che, finora, è stata la sua carriera.
Un gol delizioso, uno spezzone di partita interessante: una conferma, Miha potrà contare su un giocatore che pare ritrovato.
Un gol delizioso, uno spezzone di partita interessante: una conferma, Miha potrà contare su un giocatore che pare ritrovato.
Vaga per il campo, non trova mai una giocata positiva e causa anche il rigore del 3-1. Con Baselli è tutt'altra musica.
Vaga per il campo, non trova mai una giocata positiva e causa anche il rigore del 3-1. Con Baselli è tutt'altra musica.
Partita non soddisfacente per l'uomo d'ordine del Torino, che soffre il ritmo indiavolato che il Milan propone nei primi 50/60 minuti.
Partita non soddisfacente per l'uomo d'ordine del Torino, che soffre il ritmo indiavolato che il Milan propone nei primi 50/60 minuti.
Il gol è di una bellezza rara, ma il rigore sbagliato al 94' pesa come un macigno: Ventura, il nuovo ct che era in tribuna e punta su di lui, sarà più felice o arrabbiato?
Inizia bene, salta l'uomo, tira, crea superiorità. L'impegno non basta, se manca la buona sorte: un contrasto su un pallone che si era allungato e deve lasciare il campo. Sperando che non sia nulla di troppo grave.
Chiamate chi l'ha visto, perché Martinez non la becca e non la vede praticamente mai. Partita incolore per il venezuelano.
Chiamate chi l'ha visto, perché Martinez non la becca e non la vede praticamente mai. Partita incolore per il venezuelano.
Si batte per provare ad aiutare il Toro a rimontare, ci prova in un paio di occasioni, ma la mira è imprecisa. Sarà utile alla causa.
Basito, sì: non lui, ma chi lo ha visto in campo. Rivedibile, non ne azzecca una, ma ha qualità: lo dimostrerà.
Le sue squadre non muoiono mai. Magari perdono, come oggi, ma non mollano. Donnarumma, però, gli regala un dispiacere mica da ridere.