Prima gara ufficiale coi nerazzurri per il poliglotta filosofo De Boer che schiera ben quattro italiani dal primo minuto: la sorpresa "alla Mancini" è rappresentata dalla panchina - per scelta tecnica - di Ivan Periši?, che i tifosi non hanno preso benissimo. Indisponibili Ansaldi e Murillo, l'ex Riccardo Meggiorini se la vedrà con Ranocchia guidando l'attacco di un Chievo anziano che dalla scorsa stagione è rimasto lo stesso, fatta eccezione per il gran ritorno di Sorrentino fra i pali. Occhio dalla panchina ai giovani Parigini e Jallow. Al Bentegodi, appena irrigato, fischia Irrati.

PRIMO TEMPO - Con un possesso palla oltre il 70% e il triplo dei passaggi effettuati (probabilmente Candreva e D'Ambrosio hanno continuato a scambiarsi palla anche negli spogliatoi) la prima (metà) di Inter deboeriana è un potenziale flop. Il 3-5-2 iniziale non coinvolge Icardi e punge solo quando il pressing di Éder permette di ripartire in superiorità numerica (ottima la smanacciata di Sorrentino sull'oriundo). Ranocchia - col 13 che fu più di Guarín che di Nesta - rischia grosso dopo cinque minuti abbattendo in tackle Meggiorini poco fuori dall'area: doppio infarto da rigore + rosso che Irrati fa svanire facendo proseguire. Oltre alle solite ranocchiate la linea difensiva ospite pare sbandare al primo disequilibrio tattico: fiuuu lunghissimi quando Birsa apre per Castro che vede Meggiorini nel corridoio giusto, ma Ricky Sixty-nine trema al cospetto di Handanovi? allargando di poco la conclusione.

SECONDO TEMPO - Quattro minuti di gioco e il Chievo colpisce ripartendo con un Cacciatore devastante sulla corsia di destra: l'ex Hellas e Samp vede con la coda dell'occhio il rimorchio di Valter Birsa, finta per offrire un Gin tonic a D'Ambrosio e Ranocchia e conclusione che buca Handanovi? per l'uno a zero. Mentre i Mussi volano sfiorando il raddoppio De Boer si ricorda che ha un Ivan (ok che di 'sti tempi si parla solo di Zaytsev) in panchina e lo inserisce per l'impresentabile Candreva, ancora fuori condizione. A venti minuti dal termine dentro anche Brozovi? per Banega: prestazione dignitosa per El Tanguito condita dal solito piedino sui calci piazzati non sfruttati dai raid nerazzurri. Palacio e Pellissier il fattore "P" per l'ultimo quarto d'ora, quando i ritmi sono blandi e Periši? soffre ancora i postumi europei. Le favole alla prima di campionato sono ancor più belle se hai da poco compiuto trent'anni e giochi contro l'Inter dopo un passato nell'altra sponda di Milano. Un'altra finta, un'uscita tardiva di Miranda, un Medel come le giravolte famose nella danza e nel banco frigo e il mancino forgiato fra San Pietro-Vertoiba, Aidussina, Montbéliard, Genova, Verona, dove hai capito di valere 1,5 milioni di euro e sei felice, perché sei più vicino a casa: "Si fa chiamare zingaro, ma è uno zingaro di lusso e lo sa". Stavolta ha usato il destro, ma che importa, al Bentegodi finisce 2-0, Maran si gode i primi tre punti, Frank ha tanto lavoro da fare.