Dice di no più volte ai tentativi avversari: nessun intervento particolarmente complicato ma tanti solidi e concreti.
Pagelle Verona 20° giornata Udinese - Verona 1-1
Dice di no più volte ai tentativi avversari: nessun intervento particolarmente complicato ma tanti solidi e concreti.
In ritardo sull'inserimento di Samardzic nell'azione del gol dell'1-1, spesso in difficoltà quando arrivano gli avversari nella sua zona. Esce dopo 45 minuti.
Manca un vero e proprio spunto offensivo nella sua partita, anche perché il suo focus principale è quello di limitare Udogie cosa che gli riesce tutto sommato in maniera accettabile.
Gara da califfo difensivo: non sbaglia nulla, è sempre sul pezzo, guida i compagni, dalle sue parti non si passa. Non lo condiziona neppure il giallo.
Entra all'intervallo e dà il suo contributo con energia, determinazione e grinta.
Entra all'intervallo e dà il suo contributo con energia, determinazione e grinta.
Il duello con Beto lo vede prevalere il più delle volte, è giusto un po' morbidino nella marcatura sul portoghese in occasione dell'azione del gol.
Il suo tiro deviato da Becao apre le danze ed è certamente la cosa migliore della partita. Soffre la corsa di Ehizibue ma se la cava con esperienza e mestiere.
Il primo impatto con il Verona è positivo: propositivo quanto basta, bada al sodo senza strafare, non smette mai di correre.
Al netto di qualche pallone gestito non in maniera perfetta, la sua presenza in mezzo al campo è fondamentale per l'Hellas: dinamismo e atletismo in quantità.
Al netto di qualche pallone gestito non in maniera perfetta, la sua presenza in mezzo al campo è fondamentale per l'Hellas: dinamismo e atletismo in quantità.
Buonissimo impatto sulla partita, sia in fase difensiva dove limita un Udogie in calo sia in fase d'attacco dove si fa vedere con giudizio ed equilibrio.
Gira molto a vuoto, faticando a contrastare il dinamismo del suo dirimpettaio Samardzic. Si prende un giallo e pochi minuti dopo lascia il campo.
Il lavoro di sacrificio in copertura è notevole e sicuramente encomiabile: il problema è che gli toglie energie per poter incidere negli ultimi 16 metri dove invece finisce spesso per pasticciare.
All'esordio in gialloblu la sua presenza passa pressoché inosservata: nessuno spunto, nessuna azione, nessun movimento degno di nota.
È lì davanti per prenderle tutte di testa e offrire sponde ai compagni: è esattamente quello che fa per tutta la partita. Esce perché esausto.
Nei minuti in cui è in campo fa vedere di avere voglia e tecnica: è lui il primo a sporcare i guanti di Silvestri.
Quarto risultato utile nelle ultime cinque partite, un altro mattoncino per tenere in piedi la speranza della salvezza.
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