Prima la Roma lo grazia con qualche conclusione imprecisa, nel finale, però, si fa trovare presente con un paio di parate che danno tranquillità alla squadra.
Pagelle Milan 11° giornata Roma - Milan 1-2
Gioca d'esperienza contro Vina, cliente scomodo. Se la cava con tranquillità, e prova anche a mettere in difficoltà la difesa giallorossa con qualche iniziativa offensiva.
Pioli lo manda in campo per puntellare la difesa nella parte finale del match, non soffre particolarmente sino al colpo di testa finale che di fatto serve ad El Shaarawy la palla dell'1-2.
Abraham se lo sognerà a lungo, ma non solo lui. Veloce, puntuale, preciso: due salvataggi in particolare rubano la scena. Uno su Pellegrini, l'altro su Zaniolo.
Non è ancora brillante, ma le sue accelerazioni creano problemi alla Roma. Raccoglie due cartellini gialli poco furbi che costringono il Milan a giocare quasi mezzora in inferiorità numerica.
Non è ancora brillante, ma le sue accelerazioni creano problemi alla Roma. Raccoglie due cartellini gialli poco furbi che costringono il Milan a giocare quasi mezzora in inferiorità numerica.
Stavolta non è lui a tenere a galla la difesa del Milan, ma ha la giusta furbizia per arrangiarsi di mestiere, anche con un cartellino giallo, per coprire le spalle a Kjaer.
Pioli gli concede un quarto d'ora di gioco per dare una mano dal punto di vista fisico in difesa quando la squadra deve reggere in inferiorità numerica nel finale. Fa il compitino portando a casa la sufficienza.
Da chi gioca in quella zona di campo con la maglia da titolare del Milan ti aspetti qualcosa di più, ma la sua prestazione è comunque apprezzabile dal punto di vista dell'applicazione.
È il dominatore del centrocampo, fisicamente di certo, in un certo senso anche tecnicamente. Freddissimo sul rigore che praticamente mette il Milan a distanza di sicurezza dalla Roma.
È il dominatore del centrocampo, fisicamente di certo, in un certo senso anche tecnicamente. Freddissimo sul rigore che praticamente mette il Milan a distanza di sicurezza dalla Roma.
È il dominatore del centrocampo, fisicamente di certo, in un certo senso anche tecnicamente. Freddissimo sul rigore che praticamente mette il Milan a distanza di sicurezza dalla Roma.
Un quarto d'ora a disposizione per fare tanta legna in mezzo al campo quando il Milan è sopra di due gol, ma con un uomo in meno dopo l'espulsione di Hernandez. Fa quel che deve fare lì a fare densità.
È il metronomo della squadra, fa girare bene il gioco e dirige diligentemente i tempi. Soffre minimamente dal punto di vista fisico, ma se la cava con la posizione in campo.
In campo ad un quarto d'ora dalla fine, si mette in mezzo al campo per presidiare la zona quando il Milan è già in inferiorità numerica. Non avrebbe potuto fare di più in queste condizioni.
In campo ad un quarto d'ora dalla fine, si mette in mezzo al campo per presidiare la zona quando il Milan è già in inferiorità numerica. Non avrebbe potuto fare di più in queste condizioni.
Impreciso a tratti, è la nota stonata della serata rossonera: poco attento anche in fase difensiva, seppur senza fare danni particolari.
Si vede dai primi minuti che la serata poteva essere di quelle giuste, e la bordata del gol dello 0-1 parla da sola. Gli annullano un'altra rete per fuorigioco millimetrico, si procura il rigore che Kessie trasforma nello 0-2.
Si vede dai primi minuti che la serata poteva essere di quelle giuste, e la bordata del gol dello 0-1 parla da sola. Gli annullano un'altra rete per fuorigioco millimetrico, si procura il rigore che Kessie trasforma nello 0-2.
Si vede dai primi minuti che la serata poteva essere di quelle giuste, e la bordata del gol dello 0-1 parla da sola. Gli annullano un'altra rete per fuorigioco millimetrico, si procura il rigore che Kessie trasforma nello 0-2.
Pioli gli concede mezzora per tenere alta la squadra sullo 0-2, subito dopo arriva il rosso di Hernandez che complica i piani suoi e di Pioli. Si fa valere come può con le sue caratteristiche, ma la squadra non può dargli chissà quale aiuto in 10 vs 11.
Ogni volta che la palla balla dalle sue parti, la Roma trema, anche quando lo controlla. Gli annullano giustamente un gol per fuorigioco, ma incide comunque conquistando la punizione da cui nasce lo 0-1.
Prosegue il suo capolavoro, non sbaglia una scelta né nella formazione iniziale, né sui cambi. Perfetta la gestione mentale della partita, oltre al confronto tattico con Mourinho vinto alla distanza.
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