Tre gol subiti, poche responsabilità: la difesa balla e il portiere sloveno deve rimediare sull'ennesimo contropiede di Kouame al 17' con un bell'intervento di piede. Forse poco reattivo sul tocco di Chiesa, ma era difficile fare di più.
Pagelle Inter 2° giornata Inter - Fiorentina 4-3
Ancora un gol, ancora una volta decisivo. Il difensore nerazzurro non si smentisce mai: dopo una partita di grandissima sofferenza, con un Ribery scatenato che lo fa a fette e con responsabilità sul primo e terzo gol, tira fuori dal cilindro il colpo di testa decisivo, quello del 4-3 che manda in paradiso l'Inter.
Il migliore del terzetto difensivo, ma non abbastanza per la sufficienza. Il giovane difensore nerazzurro prova a far valere il fisico contro un cliente difficile come Kouame, però soccombe nell'uno contro uno: Ribery gli va via in più di un'occasione.
Esordio shock con la maglia nerazzurra. L'ex Roma ha grosse responsabilità su tutti i gol della Fiorentina, in particolare sul primo, ma anche in altre occasioni si fa trovare impreparato. Il serbo soffre terribilmente le azioni di contropiede della Fiorentina, migliora solo quando è spostato nella posizione di terzino. Il simbolo della sua partita è il tiro sbilenco al 35': non il miglior biglietto da visita per San Siro.
Esordio shock con la maglia nerazzurra. L'ex Roma ha grosse responsabilità su tutti i gol della Fiorentina, in particolare sul primo, ma anche in altre occasioni si fa trovare impreparato. Il serbo soffre terribilmente le azioni di contropiede della Fiorentina, migliora solo quando è spostato nella posizione di terzino. Il simbolo della sua partita è il tiro sbilenco al 35': non il miglior biglietto da visita per San Siro.
In ritardo nella chiusura su Biraghi, sforna qualche bel cross, che i compagni non sfruttano a dovere. Impreciso nell'uno-due con Lukaku in tante occasioni: palloni persi che permettono alla Fiorentina di partire in contropiede e generano pericoli per la difesa interista.
In ritardo nella chiusura su Biraghi, sforna qualche bel cross, che i compagni non sfruttano a dovere. Impreciso nell'uno-due con Lukaku in tante occasioni: palloni persi che permettono alla Fiorentina di partire in contropiede e generano pericoli per la difesa interista.
Bagna l'esordio con la maglia dell'Inter con un assist importante, quello del provvisorio 3-3. Non ha né il tempo né lo spazio per strafare, ma quando entra si trova davanti una Fiorentina già chiusa a riccio nel tentativo di difendere il risultato. Decisivo nell'impresa, riuscita, di scardinare la retroguardia viola.
Schierato dal 1' nonostante le voci che lo volevano in panchina, il croato corre molto ma sbaglia altrettanto. In netto ritardo sul contropiede che porta al gol di Castrovilli, talvolta è troppo macchinoso nel far girare il pallone.
Schierato da esterno sinistro puro, inizia discretamente ma poi si perde. Malissimo sul gol di Chiesa, perde il giocatore viola e lo lascia libero di battere a rete. Peggiora la situazione divorandosi il gol del pareggio al 61' da dentro l'area.
Partita dai due volti: parte molto lentamente, sbaglia tanti palloni nel primo tempo e in fase difensiva raramente riesce ad avere la meglio nell'uno contro uno. Ha il merito di far partire il contropiede dell'1-1, nella ripresa ci prova ma trova Dragowski sulla sua strada, appena prima di lasciare spazio a Nainggolan.
Partita dai due volti: parte molto lentamente, sbaglia tanti palloni nel primo tempo e in fase difensiva raramente riesce ad avere la meglio nell'uno contro uno. Ha il merito di far partire il contropiede dell'1-1, nella ripresa ci prova ma trova Dragowski sulla sua strada, appena prima di lasciare spazio a Nainggolan.
Con lui in campo al posto di Eriksen la musica cambia: l'ex Sassuolo salta l'uomo con regolarità, prova a inventare per i compagni ed è bravo a farsi trovare tra le linee. Nell'arrembaggio finale dell'Inter è senz'altro uno dei migliori.
Con lui in campo al posto di Eriksen la musica cambia: l'ex Sassuolo salta l'uomo con regolarità, prova a inventare per i compagni ed è bravo a farsi trovare tra le linee. Nell'arrembaggio finale dell'Inter è senz'altro uno dei migliori.
Con lui in campo al posto di Eriksen la musica cambia: l'ex Sassuolo salta l'uomo con regolarità, prova a inventare per i compagni ed è bravo a farsi trovare tra le linee. Nell'arrembaggio finale dell'Inter è senz'altro uno dei migliori.
Entra al posto di Brozovic e disputa i primi minuti con la maglia dell'Inter. L'inizio della nuova avventura è positivo: l'Inter rimonta e batte la Fiorentina, il cileno ci mette grinta e forza fisica, ma non ha il tempo di lasciare il segno sulla gara.
Apre la nuova stagione con un'altra prestazione al di sotto delle aspettative. Come nella scorsa annata, sembra involuto; si limita a eseguire il compito assegnatogli, senza un guizzo, e ha il demerito di perdere il pallone che innesca il contropiede del primo gol della Fiorentina. Qualche buon pallone per Lukaku e Lautaro non basta per la sufficienza.
Rileva Perisic e con due zampate risolve la partita. Sua l'ottima apertura a smarcare Hakimi, che poi serve Lukaku per il 3-3; il cileno inventa poi una parabola perfetta per D'Ambrosio, che firma il definitivo 4-3. Un ingresso di qualità, che lascia ben sperare per il futuro dell'Inter.
Rileva Perisic e con due zampate risolve la partita. Sua l'ottima apertura a smarcare Hakimi, che poi serve Lukaku per il 3-3; il cileno inventa poi una parabola perfetta per D'Ambrosio, che firma il definitivo 4-3. Un ingresso di qualità, che lascia ben sperare per il futuro dell'Inter.
Riscatta una prestazione non eccellente con un gol fondamentale nel finale. L'attaccante belga sbaglia troppo e appare in condizioni fisiche non ottimali; mette però lo zampino nel contropiede del primo gol. Nella ripresa prima si divora la rete al 68', poi trova sulla sua strada Dragowski al 73'; nel finale però il portiere non può nulla sul suo tocco ravvicinato.
Riscatta una prestazione non eccellente con un gol fondamentale nel finale. L'attaccante belga sbaglia troppo e appare in condizioni fisiche non ottimali; mette però lo zampino nel contropiede del primo gol. Nella ripresa prima si divora la rete al 68', poi trova sulla sua strada Dragowski al 73'; nel finale però il portiere non può nulla sul suo tocco ravvicinato.
Di gran lunga il migliore in casa Inter. Il suo gol è tanto bello quanto importante: rapidissimo nel tirare dopo aver spostato il pallone, segna una rete che arriva allo scadere del primo tempo ed è fondamentale dal punto di vista psicologico. A inizio ripresa soffia il pallone ad Amrabat e causa l'autorete di Ceccherini, rivelandosi in ottima forma per l'inizio della stagione.
All'allenatore leccese non piace la Pazza Inter, eppure non ci sono molti altri aggettivi per definire la sua squadra, che fa e disfa per tutto il match. Ottima la fase offensiva, tante le occasioni create, ma la difesa, uno dei marchi di fabbrica del mister, fa acqua da tutte le parti: urge correre ai ripari.
Le pagelle al Fantacalcio di Fantacalcio®
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.