Nel primo tempo deve solo prolungare in corner una punizione-cross di Biraghi. Poi si scalda al sole del Franchi, prima di opporsi in maniera decisiva con il corpo al tacco di Vlahovic.
Pagelle Benevento 8° giornata Fiorentina - Benevento 0-1
Ordinato e tutto sommato tranquillo su Ribery. Si becca un giallo e poi esce per un problema fisico al 66'.
Ordinato e tutto sommato tranquillo su Ribery. Si becca un giallo e poi esce per un problema fisico al 66'.
Parte male soffrendo la velocità di Kouamé, ma alla distanza trova il modo di incidere e di farsi vedere anche nei pressi dell'area viola, risultando alla fine forse il migliore della difesa giallorossa.
Parte male soffrendo la velocità di Kouamé, ma alla distanza trova il modo di incidere e di farsi vedere anche nei pressi dell'area viola, risultando alla fine forse il migliore della difesa giallorossa.
Entra con tutta la sua esperienza e finisce di annientare il malcapitato Biraghi con chiusure sempre precise.
Entra con tutta la sua esperienza e finisce di annientare il malcapitato Biraghi con chiusure sempre precise.
E' il meno pulito della retroguardia, ma comunque nel complesso sufficiente, anche se dovrà pagare una cena a Montipò che cancella il suo errore in marcatura su Vlahovic.
Ha poco da fare nel primo pomeriggio toscano, ma è sempre al posto giusto al momento giusto, aiutando la sua squadra ad arrivare a un'importante vittoria.
Nel momento centrale della partita è una sorta di gigante in mezzo al campo, ma all'inizio e alla fine è in difficoltà, quasi in apnea, come quando prende il giallo per trattenuta su Castrovilli. Nel complesso sufficiente.
Improta in mezzo al campo significa Ionita dietro la punta. Beh, non un esperimento indimenticabile. Potrebbe fare meglio qualche metro più indietro, sicuramente.
Anche per lui l'inizio non è facile, con Castrovilli sempre a fare da segugio sulle sue tracce. Ha la capacità di trovare i suoi spazi e chiudere bene da schermo difensivo. La crescita costante lo porta anche ad andare vicino al raddoppio.
Crea potenziali buone chances, ma le rovina tutte per qualche tocco di troppo. Questo fa infuriare Inzaghi che lo lascia negli spogliatoi al 45'.
In panchina dopo gli impegni con il Perù, Lapadula entra in campo con grinta e facendo una cosa bella e una brutta: splendida la punizione deviata in corner da Dragowski, sbilenco il mancino finito alto che poteva chiudere in anticipo la pratica.
Scelto al posto di Lapadula, risponde presente pur senza strafare, ma aiutando tanto i suoi nell'alzare il baricentro.
Scelto al posto di Lapadula, risponde presente pur senza strafare, ma aiutando tanto i suoi nell'alzare il baricentro.
Scelta forte di Inzaghi, che lo schiera nei 3 di centrocampo, e l'ex Bari risponde presente con un gol bello e prezioso. Il suo primo in A, che vale tre punti per i campani e che si ricorderà per sempre.
Spacca in due la partita ed è forse il vero match-winner del Benevento. Incide su Biraghi come il classico sale sulla ferita. Frega il pallone che diventa l'assist per il gol decisivo e sfiora in tre circostanze il raddoppio. Una fiamma che la difesa viola non ha saputo gestire.
Poche mosse, ma vincenti. Attende la viola anestetizzando il primo tempo e poi spacca la partita con l'ingresso di Insigne, fermando una striscia negativa di 5 sconfitte di fila tra Serie A e Coppa Italia.
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