Salvato due volte dal legno, si fa trovare pronto in uscita bassa su Barella, mentre non può mai arrivare sulla rasoiata letale di Eriksen.
Pagelle Napoli 31° giornata Napoli - Inter 1-1
Mai troppo presente in fase offensiva, disputa una gara diligente rovinata però dalla lentezza che permette ad Hakimi a bruciarlo in occasione del gol del pari.
Mai troppo presente in fase offensiva, disputa una gara diligente rovinata però dalla lentezza che permette ad Hakimi a bruciarlo in occasione del gol del pari.
Mai troppo presente in fase offensiva, disputa una gara diligente rovinata però dalla lentezza che permette ad Hakimi a bruciarlo in occasione del gol del pari.
Classica partita in cui alterna ottime cose ad alcuni passaggi a vuoto quasi preoccupanti. Nel complesso tiene bene botta nel gran duello tra titani con Romelu Lukaku.
Una sola pecca, non da poco certo, in tutta la partita. Il rinvio non perfetto da cui nasce il pari potrebbe essere più deciso, ma per il resto è determinante con le sue chiusure e con la sua velocità nel breve. Nel finale prezioso su Hakimi.
Si fa notare soprattutto per la superficialità degli appoggi. Fatica un po' troppo con Darmian anche se alla fine difensivamente riesce in qualche modo a tenere. Nel complesso è insufficiente.
E' sempre un bel vedere quando ha il pallone tra i piedi, anche se, a dispetto del solito, gli manca il guizzo "da bonus", anche se è decisivo il recupero in occasione del gol. Ci prova però fino alla fine con i suoi dribbling, arrendendosi solo alla chiusura di De Vrij.
Al contrario di Ruiz, l'ex della gara parte sottotono, subendo quasi l'iniziativa di Darmian, ma alla distanza esce alla grande guadagnandosi la sufficienza anche grazie al guizzo che lo porta a cogliere la traversa.
Parte molto bene illuminando il gioco con il suo mancino, ma poi si inceppa il tutto e finisce in calando. Ha sulla coscienza anche un mancato tocco da due metri che poteva valere il 2-1 sulla spizzata aerea di Di Lorenzo.
Moto perpetuo del centrocampo partenopeo, che non a caso piace molto a un allenatore che aveva quelle caratteristiche. Lucido anche in fase di impostazione.
Del quartetto offensivo è sempre il più pericoloso, e alla fine è sua la giocata che costringe Handanovic alla figuraccia. Capitano sempre coraggioso.
Entra con la voglia di spaccare il mondo, forse deluso dalla panchina iniziale. Discreto impatto, ma fatto di troppo nervosismo, con annesso giallo per proteste.
Entra con la voglia di spaccare il mondo, forse deluso dalla panchina iniziale. Discreto impatto, ma fatto di troppo nervosismo, con annesso giallo per proteste.
Non si fa mai vedere e viene fagocitato dai possenti difensori nerazzurri. Gattuso gli chiede di arretrare per venire a prendere la palla, ma non è il suo gioco. Lui ha bisogno degli spazi, e l'Inter non glieli concede.
Non si fa mai vedere e viene fagocitato dai possenti difensori nerazzurri. Gattuso gli chiede di arretrare per venire a prendere la palla, ma non è il suo gioco. Lui ha bisogno degli spazi, e l'Inter non glieli concede.
Non si fa mai vedere e viene fagocitato dai possenti difensori nerazzurri. Gattuso gli chiede di arretrare per venire a prendere la palla, ma non è il suo gioco. Lui ha bisogno degli spazi, e l'Inter non glieli concede.
Certo, forse col senno di poi la scelta di Osimhen non è brillante, ma gli va dato merito di aver fermato la corsa dell'Inter, che sembrava inarrestabile. E ora il quarto posto è alla portata.
Le pagelle al Fantacalcio di Fantacalcio®
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