L'Udinese tira 4 volte nello specchio della porta juventina, quando può il polacco ci mette i guantoni, nulla può però sulle due conclusioni di Nestorovski prima e Fofana dopo.
Pagelle Juventus 35° giornata Udinese - Juventus 2-1
Partita tutto sommato tranquilla del difensore juventino, non soffre troppo gli attaccanti dell'Udinese. Non può nulla sull'errore di Alex Sandro che apre la porta al pareggio siglato da Nestorovski.
Partita tutto sommato tranquilla del difensore juventino, non soffre troppo gli attaccanti dell'Udinese. Non può nulla sull'errore di Alex Sandro che apre la porta al pareggio siglato da Nestorovski.
Parte bene ma si perde strada facendo. Il brasiliano sembra soffrire dal punto di vista fisico e con il passare dei minuti palesa sempre più difficoltà nel ripiegare in difesa, come dimostra l'azione che porta al pareggio di Nestorovski.
In apertura di partita sfiora una clamorosa autorete con un improvvido colpo di testa, nel resto della partita alterna giocate positive e propositive ad altre cervellotiche e con poco senso tattico.
Trova la rete che sblocca la partita con una bella conclusione da fuori area sul finire del primo tempo. Ha sulla coscienza la rete decisiva siglata da Fofana, facendosi saltare con troppa facilità dal centrocampista friulano che dopo il suo errore insacca alle spalle di un incolpevole Szczesny.
Trova la rete che sblocca la partita con una bella conclusione da fuori area sul finire del primo tempo. Ha sulla coscienza la rete decisiva siglata da Fofana, facendosi saltare con troppa facilità dal centrocampista friulano che dopo il suo errore insacca alle spalle di un incolpevole Szczesny.
Sarri gli chiede di dare equilibrio alla squadra, il numero 33 si sacrifica in fase difensiva, dimenticando però di essere a tutti gli effetti l'esterno del tridente offensivo. Non incide mai in fase di possesso ed anzi chiude la partita con sette possessi persi.
Entra e prova a dare la scossa aumentando la pressione sulla propria corsia di competenza. Pecca di troppa foga in fase difensiva finendo con il farsi ingenuamente ammonire.
Inizia con un buon piglio, poi sembra rimanere affascinato dalle giocate di De Paul e finisce con il perdere qualche pallone di troppo per chi dovrebbe essere il metronomo di una squadra che punta allo Scudetto.
Inizia con un buon piglio, poi sembra rimanere affascinato dalle giocate di De Paul e finisce con il perdere qualche pallone di troppo per chi dovrebbe essere il metronomo di una squadra che punta allo Scudetto.
Dovrebbe dare la scossa alla manovra juventina, invece non riesce mai ad incidere troppo, finendo con il perdere 6 possessi nei minuti a sua disposizione.
Generoso, come sempre, quando si tratta di correre. Con la palla tra i piedi però non riesce sempre ad essere ordinato, sparacchiando qualche pallone di troppo addosso ai difensori avversari.
Il tridente schierato da Sarri manca di fisicità ed il francese si dovrebbe far vedere più spesso nei sedici metri avversari, invece galleggia troppo lontano dalla porta di Musso, senza incidere in fase offensiva.
Si fa ammonire dopo neanche 40 secondi di gioco, lasciando intuire quanto potesse essere difficile la propria serata. Con il passare dei minuti la situazione non accenna a migliorare, anzi, spesso finisce con il dimenticare il pallone regalando diversi possessi agli avversari.
Si fa ammonire dopo neanche 40 secondi di gioco, lasciando intuire quanto potesse essere difficile la propria serata. Con il passare dei minuti la situazione non accenna a migliorare, anzi, spesso finisce con il dimenticare il pallone regalando diversi possessi agli avversari.
Nel primo tempo va più volte vicino al gol, nella ripresa invece finisce con l'essere schiacciato dalla morsa degli maglie bianconere. Prova a mettersi anche in proprio, ma dopo averne saltati quattro finisce a terra senza essere toccato.
Nel primo tempo va più volte vicino al gol, nella ripresa invece finisce con l'essere schiacciato dalla morsa degli maglie bianconere. Prova a mettersi anche in proprio, ma dopo averne saltati quattro finisce a terra senza essere toccato.
Vuole vincere la classifica cannonieri a tutti i costi e si vede, prova con grande costanza il tiro dalla distanza, trovando però solamente in due occasioni lo specchio della porta.
La Juventus sembra ben lontana dall'essere quella famelica macchina a cui ci aveva abituato in questi anni, anzi. Stanca e con l'impressione di avere la pancia piena non riesce a chiudere la partita nonostante trovi il vantaggio in un momento propizio come il finale del primo tempo.
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