Riesce a difendere la porta dal primo vero attacco del Napoli, respingendo una conclusione di Callejon. Poi però prende gol sul suo palo da Insigne e non è totalmente esente da colpe (minime rispetto ai compagni) sugli altri due gol.
Riesce a difendere la porta dal primo vero attacco del Napoli, respingendo una conclusione di Callejon. Poi però prende gol sul suo palo da Insigne e non è totalmente esente da colpe (minime rispetto ai compagni) sugli altri due gol.
Sempre difficile giocare da ex, figuriamoci in uno stadio come il San Paolo e contro avversari come gli ex compagni del terzino croato. Nel primo tempo soffre tantissimo Callejon ed è corresponsabile in diversi pasticci difensivi di cui il Napoli approfitta. Si fa ammonire dopo 18 minuti per un fallo evitabile.
Qualche disimpegno affrontato con troppa leggerezza. In particolare uno, che lo vede protagonista con Ferrari, costa caro e apre la strada al gol di Insigne. Lascia Hamsik libero di segnare il 3-2.
Il gol di Insigne nasce da un inaspettato regalo di Natale che confeziona insieme a Silvestre. Non è particolarmente attento neanche in occasione del primo gol. E sul 3-2 fa parte dei tre che provano, senza successo, a strappare il pallone ad Allan. Non un gran pomeriggio, insomma.
Soffre tantissimo la velocità di Insigne. A parte qualche moto d'orgoglio, è sempre costretto a rincorrere. Sul gol dell'attaccante della nazionale non è ben posizionato.
Soffre tantissimo la velocità di Insigne. A parte qualche moto d'orgoglio, è sempre costretto a rincorrere. Sul gol dell'attaccante della nazionale non è ben posizionato.
La generosità messa in campo soprattutto nella ripresa riscatta solo in parte una prestazione comunque opaca. Perde tanti palloni, ne recupera pochi, perde con Mertens il contrasto da cui nasce l'1-1.
Entra in campo, non passa neanche un minuto e si fa ammonire. Resta lucido e preciso nei passaggi, ma non riesce a rendersi veramente pericoloso.
Al di là dei palloni giocati (meno del solito), colpisce l'inusuale leggerezza con cui affronta la fase d'interdizione: perde la metà dei duelli in cui viene coinvolto, non sempre è ben posizionato.
Gioca una gara poco rilevante, quasi svogliata. Non si fa vedere molto al centro dell'azione, svolge un noioso compitino senz'infamia e senza lode, e niente di più.
Neanche due minuti e riesce a cogliere di sorpresa Reina (non esattamente l'ultimo arrivato) con una velenosa punizione dalla lunga distanza. Si lancia in area e si procura, con classe e furbizia, il rigore poi trasformato da Quagliarella.
Segna con freddezza il rigore che vale l'1-2. In una partita comunque complicata, va vicino al gol in altre due situazioni, nel primo tempo e all'inizio del secondo: entrambe le occasioni finiscono con la palla che rotola leggermente a lato della porta di Reina.
Segna con freddezza il rigore che vale l'1-2. In una partita comunque complicata, va vicino al gol in altre due situazioni, nel primo tempo e all'inizio del secondo: entrambe le occasioni finiscono con la palla che rotola leggermente a lato della porta di Reina.
Fa tanto movimento ma non riesce a imporsi, sembra fuori dal gioco. Riesce ad andare al tiro solo una volta, ma senza successo.
Il ventenne polacco entra nell'azione che rischia di riaprire la partita: è lui che subisce il fallo che fa guadagnare il secondo giallo a Mario Rui. Si muove molto, ma non tocca molti palloni.
Il ventenne polacco entra nell'azione che rischia di riaprire la partita: è lui che subisce il fallo che fa guadagnare il secondo giallo a Mario Rui. Si muove molto, ma non tocca molti palloni.
Dopo un primo tempo acceso, il ritmo s'è abbassato e non ha insistito nella ricerca del gol pareggio se non dopo l'espulsione di Mario Rui: avrebbe potuto giocarsi prima la carta Zapata.
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