La Fiorentina arriva dalle sue parti solo con conclusioni piuttosto centrali, parate tutte con relativa tranquillità dal portiere e capitano dei rossoblù. Probabilmente si aspettava un pomeriggio più movimentato, ma sarà stato di sicuro più contento così.
Ballardini lo butta nella mischia dopo tre panchine di fila e l'ex-Toro ha il grande merito di non scomporsi minimamente ed entrare con buona rapidità nelle trame della gara. Contiene bene gli attaccanti viola, andando in affanno solo nei primi dieci minuti della ripresa.
La sua partita dura solo 44 minuti, in cui il Genoa non soffre tantissimo, complice una Fiorentina non proprio in giornata ed un atteggiamento comunque battagliero e gagliardo dei suoi. Pochi pericoli dalle sue parti, ma l'esperienza del centrale ex-Catania si fa sentire con un paio di chiusure importanti.
Da un suo retropassaggio horror arriva una delle due più grandi occasioni della partita, con Benassi che non riesce ad angolare il tiro da buona posizione. In ritardo più di qualche volta sull'avversario diretto, riesce comunque a salvare la faccia con il suo marchio di fabbrica: la sgroppata di alleggerimento.
Puntuale e preciso in quasi tutte le chiusure su Thereau e Simeone, non fa mai mancare la giusta dose di grinta ed agonismo, trascinando anche i compagni nei momenti più complicati. Non ha paura di niente, e lo dimostra ogni volta che scende in campo.
Insieme ad Izzo il migliore dei difensori rossoblù: il piede non è vellutato, ma il fisico è imponente e si fa sentire spesso e volentieri alle spalle degli attaccanti viola, prendendo il tempo costantemente a Simeone.
Insieme ad Izzo il migliore dei difensori rossoblù: il piede non è vellutato, ma il fisico è imponente e si fa sentire spesso e volentieri alle spalle degli attaccanti viola, prendendo il tempo costantemente a Simeone.
Buttato nella mischia al posto di Laxalt, ha il merito di non far rimpiangere l'esterno uruguaiano. E' vero che negli ultimi venti metri la qualità non è delle migliori, ma fa il suo in maniera ordinata e senza sbavature. Soldato.
Primi minuti sulla scia della partita di lunedì contro l'Atalanta, fatta di percussioni, qualità, tecnica in conduzione e grinta. Cala, assieme a tutta la squadra, nella seconda parte della partita, ma sembra un giocatore davvero ritrovato.
Tanti, troppi passaggi sbagliati. La sua partita potrebbe essere riassunta anche solo così, ma è comunque doveroso aggiungere che il senso della posizione, quando è in giornata, resta quello dei vecchi tempi. Da lui ci si aspetta comunque di più.
Tanti, troppi passaggi sbagliati. La sua partita potrebbe essere riassunta anche solo così, ma è comunque doveroso aggiungere che il senso della posizione, quando è in giornata, resta quello dei vecchi tempi. Da lui ci si aspetta comunque di più.
Semplicemente devastante nella prima mezz'ora, dove sembra Alberto Tomba ad Albertville nel 1992. Sguscia via fra i paletti del centrocampo viola che è un piacere, ma non riesce mai a trovare lo spunto decisivo. Col passare dei minuti cala soprattutto dal punto di vista fisico, ma sempre più spesso sta mettendo in mostra il suo talento.
Servono muscoli e corsa negli ultimi minuti, e lui risponde presente. In un paio di occasioni potrebbe addirittura volare via in campo aperto, ma si lascia fermare sul più bello dai difensori avversari. Resta comunque un pedone importante per la scacchiera genoana.
Servono muscoli e corsa negli ultimi minuti, e lui risponde presente. In un paio di occasioni potrebbe addirittura volare via in campo aperto, ma si lascia fermare sul più bello dai difensori avversari. Resta comunque un pedone importante per la scacchiera genoana.
Parte fortissimo, poi si spegne pian pianino, complice soprattutto l'inabitudine a giocare tanti minuti ad alti livelli di concentrazione. Rimedia un giallo piuttosto stupido, che fa trapelare la sua inesperienza, ma la sufficienza è comunque sacrosanta alla luce di tutti gli inserimenti ed i recuperi che riesce a produrre.
Parte fortissimo, poi si spegne pian pianino, complice soprattutto l'inabitudine a giocare tanti minuti ad alti livelli di concentrazione. Rimedia un giallo piuttosto stupido, che fa trapelare la sua inesperienza, ma la sufficienza è comunque sacrosanta alla luce di tutti gli inserimenti ed i recuperi che riesce a produrre.
Semplicemente evanescente: difficile ricordarsi di lui in questa partite. Tocca pochissimi palloni e li sbaglia quasi tutti, non fornisce appoggio ai compagni e si nasconde spesso alle spalle dei difensori avversari. Ballardini ne apprezza le qualità tecniche e l'esperienza, ma non può continuare così.
Pochi palloni giocabili transitano dalle sue parti, lui prova comunque a convertirli in qualcosa che assomigli ad una situazione pericolosa. In un paio di occasioni ci riesce pure, ma entra in un momento in cui la squadra è sostanzialmente impegnata unicamente a non prenderle.
Continua a lasciare fuori Lapadula e Rossettini, ma il campo gli da ancora ragione: sette punti in cinque partite e ruolino di marcia invidiabile in trasferta. Adesso però è fondamentale fare punti a Marassi.
Le pagelle al Fantacalcio di Fantacalcio®
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
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