Chiamato in causa solo in un paio di occasioni, è poco efficace nell'azione che porta al pari, respingendo in maniera troppo blanda sui piedi dell'avversario. Attento su Andre Silva nel finale, ma la prestazione complessiva è ormai vanificata dal risultato finale.
Chiamato in causa solo in un paio di occasioni, è poco efficace nell'azione che porta al pari, respingendo in maniera troppo blanda sui piedi dell'avversario. Attento su Andre Silva nel finale, ma la prestazione complessiva è ormai vanificata dal risultato finale.
Parte bene, senza sbavature e reattivo nella proposizione offensiva ma è poco attento sulla marcatura in occasione del gol subito, pur senza particolari responsabilità.
Sulla sua fascia di competenza un cliente tutt'altro che facile. Riesce, con l'ausilio dei compagni a contenerlo come può e quando va avanti serve l'assist che vale il momentaneo vantaggio.
Come Pezzella, gioca da protagonista come centrale concedendo agli avversari il minimo indispensabile.
Entra bene in campo, con qualche minima incertezza ma senza mai commettere errori clamorosi.
Una roccia nella retroguardia Viola che regge senza particolari patemi d'animo fino alla sua obbligata sostituzione.
Ogni pallone che transita nella metà campo Viola è suo, sia offensivo che in fase di alleggerimento. Cala quando cala la Fiorentina e calcia in modo non impeccabile dinanzi a Donnarumma ma resta uno dei migliori dei suoi.
Più lento e superficiale del solito, non è in condizione e se ne accorge in tempo pure Pioli.
Entra con la voglia di spaccare il mondo ma rimedia tanta corsa fine a se stessa e mai utile alla causa e una particolare assenza di riflessi in occasione del gol subito. Nella settimana dei 47 anni del più famoso Enrico si regala solo un +1 nella casella delle presenze e poco altro.
In fase calante e in assoluta necessità di rifiatare, alterna errori in giocate banali con due assist al bacio non sfruttati dai compagni.
Entra per dar respiro alla manovra dei suoi e vi riesce senza strafare giocando da trequartista aggiunto più che da esterno di centrocampo.
Nel primo tempo è vivace e brillante ma non riesce a concretizzare l'assist che avrebbe potuto valere il vantaggio e troppo presto alza bandiera bianca.
Corre male per tutta la metà campo avversaria, per tutti i 90' in campo. Sul finire di gara l'unica occasione tra i suoi piedi ma spreca malamente.
Corre male per tutta la metà campo avversaria, per tutti i 90' in campo. Sul finire di gara l'unica occasione tra i suoi piedi ma spreca malamente.
Non contento di far ammattire Romagnoli e Bonucci, prima fa guadagnare la sufficienza piena a Donnarumma, poi stacca di testa come il padre, sempre contro il Milan, in un derby di qualche anno fa su suggerimento di Djorkaeff, per il momentaneo vantaggio. El Cholito castiga i rossoneri, stappa un Veuve Clicquot ma il tappo lo raccoglie Calhanoglu.
Non contento di far ammattire Romagnoli e Bonucci, prima fa guadagnare la sufficienza piena a Donnarumma, poi stacca di testa come il padre, sempre contro il Milan, in un derby di qualche anno fa su suggerimento di Djorkaeff, per il momentaneo vantaggio. El Cholito castiga i rossoneri, stappa un Veuve Clicquot ma il tappo lo raccoglie Calhanoglu.
A un certo punto si convince che il pari annunciato alla vigilia non è poi un risultato da buttare. Chiude soddisfatto un anno iniziato male, terminato oltre le aspettative.
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.