Una buona parata sulla punizione di Hiljemark. Poi due gol presi a porta vuota in cui non poteva assolutamente far nulla, ma che pesano come un macigno per i suoi fantallenatori che speravano nel clean sheet.
Pagelle Fiorentina 36° giornata Genoa - Fiorentina 2-3
Una buona parata sulla punizione di Hiljemark. Poi due gol presi a porta vuota in cui non poteva assolutamente far nulla, ma che pesano come un macigno per i suoi fantallenatori che speravano nel clean sheet.
Bene in fase offensiva, rivedibile quando deve mettere una pezza agli inserimenti dei liguri, specie nella ripresa.
Al pari del compagno di reparto, si fa tagliare dalle accelerazioni letali dei centrocampisti genoani. Doppio errore che costa l'uno-due del Genoa.
Torna titolare dopo diversi mesi. Conferma quanto fatto vedere nella prima parte di stagione. Bel passo, bel dribbling, ma pericolosamente sbadato quando si tratta di difendere di chiudere la diagonale.
Giganteggia per quasi tutta la partia, ma quando Bessa e Hiljemark affondano pecca di concentrazione. Svirgola sul cross dello svedese, regalando a Lapadula un gol praticamente già fatto.
Giganteggia per quasi tutta la partia, ma quando Bessa e Hiljemark affondano pecca di concentrazione. Svirgola sul cross dello svedese, regalando a Lapadula un gol praticamente già fatto.
Ottima la prima frazione in cui riesce sempre a trovare la giocata giusta per allargare il gioco sugli esterni. Nella ripresa cala e cede il posto ad Eysseric.
Coordina le operazioni di centrocampo, alternando buone giocate a pericolose sviste; una di queste gli causa l'ammonizione.
Quinto gol stagionale, a dimostrazione di un'annata fantacalcisticamente produttiva. Inserimento coi tempi giusti e conclusione da cecchino in occasione del gol dell'iniziale vantaggio viola. Ma non è un caso isolato, perché alla fine si registrano altre 3 conclusioni nello specchio della porta avversaria.
Quinto gol stagionale, a dimostrazione di un'annata fantacalcisticamente produttiva. Inserimento coi tempi giusti e conclusione da cecchino in occasione del gol dell'iniziale vantaggio viola. Ma non è un caso isolato, perché alla fine si registrano altre 3 conclusioni nello specchio della porta avversaria.
Corre, si danna, crea, difende, fa falli. Instancabile, ma stavolta non vede la porta. Solo una conclusione verso le parti di Perin.
Non gioca la sua miglior partita. Fatica a chiudere gli inserimenti dei liguri e non riesce ad essere determinante nelle avanzate. Paga forse gli sforzi di una finale di stagione giocato a mille all'ora.
Non gioca la sua miglior partita. Fatica a chiudere gli inserimenti dei liguri e non riesce ad essere determinante nelle avanzate. Paga forse gli sforzi di una finale di stagione giocato a mille all'ora.
Trova la coordinazione perfetta sul pallone sporco smanacciato da Perin. Il suo primo gol in Serie A è un gioiello. Grandi festeggiamenti.
Entra al posto di Badelj e spacca la partita. Prima centra un palo, poi di piattone segna il suo primo gol in Serie A. Esultanza incontenibile (punita col giallo) per il francese di cui sentiremo sicuramente parlare la prossima stagione. Prendete appunti.
Il suo ingresso cambia volto alla Fiorentina che diventa molto più incisiva nei contropiedi. 1 assist e tanto lavoro per i compagni. Si è fatto trovare prontissimo e Pioli avrà sicuramente apprezzato.
Si vede poco dalle parti di Perin. Lavora di più per la squadra. Come quando nel primo tempo lavora da attaccante vero un pallone e lo tocca in orizzontale per l'inserimento di Benassi che segna l'1-0.
Con 3 cambi disegna una nuova Fiorentina che recupera un match in salita. L'Europa adesso può diventare realtà e grandi meriti vanno a Pioli che è riuscito ad amalgamare perfettamente una squadra che a luglio è stata rinnovata in toto.
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Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.