Due dei quattro gol subiti nascono da sue respinte imperfette e questo non può incidere sul suo voto complessivo. Oltre ai due rinvii centrali sui piedi di Cutrone è discutibile la sua scelta di dare palla a Viviani in occasione del terzo gol - anche se la colpa maggiore è del mediano ex Bologna -. Una gara da dimenticare al più presto la sua.
Suso dalla sua parte fa quello che vuole sin dal primo minuto. Semplici prova a dirgli che lui deve occuparsi di Abate, ma lui arretra sempre troppo per coprire lo spagnolo e questo consente al Milan di arrivare con facilità ai 20 metri dalla sua parte. Il fatto poi di chiudere Suso, però, non è una scelta oculata: l'ex Liverpool, nonostante la sua presenza lo prende sempre in mezzo e lo salta con una facilità irrisoria. La sintesi della sua gara è il gol del 2-0: prova a contenere Suso, ma la sua posizione del corpo è tutt'altro che utile e lo spagnolo si beffa facilmente di lui.
Schierato al centro della difesa a tre da Semplici ha sul groppone due errori che hanno portato il Milan alla rete: nonostante la difesa a zona sul primo gol di Cutrone guarda troppo il pallone e non l'uomo, idem accade sul secondo gol quando si limita ad ammirare i dribbling di Suso su Mattiello e non si accorge di Cutrone che gli sguscia via alle spalle.
Schierato al centro della difesa a tre da Semplici ha sul groppone due errori che hanno portato il Milan alla rete: nonostante la difesa a zona sul primo gol di Cutrone guarda troppo il pallone e non l'uomo, idem accade sul secondo gol quando si limita ad ammirare i dribbling di Suso su Mattiello e non si accorge di Cutrone che gli sguscia via alle spalle.
Di sicuro se la difesa della SPAL annaspa non è merito suo, ma un uomo con la sua esperienza poteva aiutare maggiormente il reparto e i due compagni. Invece commette qualche fallo di troppo e mostra segni di nervosismo sin dal primo tempo. Suso a destra spadroneggia, ma lui non è il responsabile di questo.
All'esordio in Serie A inizia subito malamente dimenticandosi di difendere sulla seconda palla in occasione del primo gol. Differentemente da Salamon, però, prova a reagire e da quel momento in poi, nonostante la sfida compromessa per i suoi, cerca di arginare come può le avanzate del Milan.
Nella mediana a tre pensata da Semplici doveva essere lui a sostenere Kurtic sulla trequarti, ma viene preso nella battaglia a centrocampo in cui, il più delle volte, ne esce sconfitto, anche se fin quando rimane in campo mette in campo tutto quello che ha.
Durante tutto il corso della partita si sono sentiti più improperi rivolti a lui dagli spalti che verso chiunque degli altri 21 in campo. Nel primo tempo dovrebbe essere sulla trequarti, ma lo si trova sempre a pestare i piedi a Viviani; nel secondo tempo dovrebbe agire da mezzala, ma non si vede praticamente in campo.
La sua partita è onesta per i primi 45 minuti in cui va anche vicinissimo al gol con una delle sue punizioni che però si infrange sul palo a Donnarumma battuto. Questo, probabilmente, unito al raddoppio del Milan, lo incupisce e commette un errore gravissimo sul quale si chiude definitivamente la gara. Va bene essere uno specialista sulle punizioni, però perdere quel pallone non può essere messo sotto il tappeto ai fini della valutazione della sua gara.
La sua partita è onesta per i primi 45 minuti in cui va anche vicinissimo al gol con una delle sue punizioni che però si infrange sul palo a Donnarumma battuto. Questo, probabilmente, unito al raddoppio del Milan, lo incupisce e commette un errore gravissimo sul quale si chiude definitivamente la gara. Va bene essere uno specialista sulle punizioni, però perdere quel pallone non può essere messo sotto il tappeto ai fini della valutazione della sua gara.
Nel primo tempo, gol a parte di Cutrone, è il migliore fra i 22 in campo. Rodriguez nei primi 45 minuti non lo vede mai, lui è ubiquo e corre per 3. Nel secondo tempo, complice la sparizione dei suoi compagni dal campo rimane da solo e si trova più impegnato a rincorrere Rodriguez che a offendere, ma comunque rimane il migliore dei suoi nella sconfitta odierna.
Entra in campo per dare una scossa ai suoi, ma l'unica cosa che riesce a fare e perdere tanti palloni e commettere altrettanti falli che lo portano al giallo e a numerosi battibecchi con l'arbitro Mariani.
Debutta in una gara complicata, ma fin quando rimane in campo la SPAL non imbarca acqua a centrocampo, poi Semplici lo toglie dal campo per inserire Paloschi e la partita prende una piega decisamente diversa. Potrebbe essere una delle conferme in vista delle prossime settimane.
L'highlight della sua partita è la litigata con Antenucci quando la SPAL ha avuto l'unica occasione potenziale per poter cambiare le sorti della partita. Oltre a quello non viene mai coinvolto nella gara dai suoi e quelle poche volte che succede il suo lo fa, ma non può bastare a giustificare la sua prestazione.
Lotta tanto, specialmente nel primo tempo quando la SPAL si rende anche pericolosa. Con i suoi movimenti mette in apprensione i centrali rossoneri creando spazio per gli altri, ma nel secondo tempo si intestardisce sempre troppo e spreca l'unica vera occasione dei suoi provando il gol della stagione quando in realtà poteva fare altre scelte. Gara negativa anche per lui.
La dirigenza ferrarese lo conferma al termine della gara, ma per quanto visto in campo sarà sicuramente spaventato. Sbaglia la scelta iniziale di schierare praticamente un 361 e nel secondo tempo sbaglia i cambi inserendo la seconda punta al posto del centrocampista sbagliato (lasciare questo Kurtic in campo 90' è inspiegabile). Si arrende al Milan troppo facilmente e il pareggio raccolto contro l'Inter potrebbe essere stato inutile ai fini della sua permanenza sulla panchina biancazzurra.
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.