Giornata quasi da spettatore non pagante per il portiere dei calabresi che non è mai stato chiamato a interventi particolarmente complicati. Un po' da sistemare il suo gioco con i piedi, ma giusto per trovare una sfumatura da migliorare nella gara odierna.
Giornata quasi da spettatore non pagante per il portiere dei calabresi che non è mai stato chiamato a interventi particolarmente complicati. Un po' da sistemare il suo gioco con i piedi, ma giusto per trovare una sfumatura da migliorare nella gara odierna.
Di fronte avrebbe dei clienti molto pericolosi come Masina e Di Francesco, ma lui si disimpegna molto molto bene in fase difensiva e nel finale si fa vedere anche in attacco per alleggerire la pressione del serrate finale del Bologna. È l'uomo che tocca più palloni fra i suoi ed è quello più incisivo in fase difensiva, davvero una prestazione rimarchevole la sua.
Tutte le chiusure importanti arrivano da lui, tutti gli interventi di un certo rilievo arrivano da lui, una prestazione davvero positiva che si palesa nei tanti contrasti vinti su Verdi e Palacio, specialmente quelli aerei. La salvezza del Crotone passa dalla solidità difensiva e Capuano è imprescindibile.
Alcune cose davvero pregevoli come il lancio di 45 metri che porta all'occasione di Ricci nel primo tempo, altre un po' meno come il pallone perso nella ripresa nei pressi della sua area di rigore. Sicuramente il meno positivo del pacchetto arretrato del Crotone, ma assolutamente sufficiente la sua prestazione.
Nel primo tempo Torosidis lo vede sbucare da qualsiasi parte e le occasioni importanti passano tutte dai suoi piedi - chiedere a Ricci -. Nella ripresa si dedica di più a contenere e lo fa senza alcun particolare affanno.
Entra nel finale per aiutare i suoi ad alleggerire la pressione e lo fa egregiamente arginando spesso Masina dal suo lato quando il Crotone passa a 5 dietro.
Gioca tantissimi palloni e ne distribuisce moltissimi ai suoi compagni, il più bello quello per Simy in occasione del gol. Il ruolo di mezzala gli calza a pennello nel 433 disegnato da Zenga perché lo mette in condizione di muoversi nel vivo del gioco senza sprecare troppe energie. Una buonissima partita in cui l'assist è solo la punta dell'iceberg.
È chiamato a sostituire dall'inizio l'infortunato Benali dopo aver giocato e perso la gara contro il Torino: questo avrebbe messo tanta pressione su qualsiasi giocatore, ma lui di disimpegna discretamente senza mai andare in sofferenza nell'arco della gara sebbene in qualche momento abbia dovuto avere a che fare con le sgroppate di Poli e di Dzemaili.
La sua prestazione in cabina di regia è senza infamia e senza lode, ma quello che lascia perplesso è un la supponenza che mette in campo in qualche frangente: a prescindere dal cartellino giallo, l'errore da non ripetere nel corso della sua maturazione è il pallone regalato a Pulgar a inizio ripresa che avrebbe potuto portare al pareggio del Bologna. Una "stupidità" lieve ai fini del risultato, ma da non ripetere più.
Gioca largo a destra nel tridente e comunque riesce a lasciare il segno con un paio di belle giocate fra cui un mancino deviato sul palo da Mirante e la palla che porta all'assist di Stoian. Esce per lasciar spazio a Sampirisi nella fase di massima spinta del Bologna, ma la sua gara è sicuramente positiva, sebbene abbia giocato in un ruolo non prettamente suo.
Gol vittoria da sostituto del titolare. Nwankwo Simy regala la gioia più grande ai suoi tifosi e non fa rimpiangere gli assenti Budimir e Nalini. Il gol è un tocco da biliardo pregevole, ma anche lo sforzo profuso in fase di difesa del pallone e di ripiegamento difensivo è encomiabile.
L'occasione in apertura è molto ghiotta, ma lì è un ottimo lavoro di Mirante a negargli il gol; quella nel secondo tempo è troppo ghiotta per essere derubricata a banale errore di gioco. Sul risultato finale non influisce, ma sbagliare un pallone a 5/6 metri dalla porta è qualcosa che da lui non ci si aspetta.
Il Bologna non ha nulla da chiedere al campionato e lui lo sa: mette in campo una formazione molto propositiva e prova ad asfissiare le ali felsinee con un pressing esasperato; la mossa paga e adesso per il Crotone si profila un mini campionato di 7 gare in cui fare almeno un punto in più della SPAL per rimanere in Serie A
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