Attento sul tiro di Sosa nel primo tempo, il mezzo voto che lo sposta dalla sufficienza è tutto per il coraggio e il tempismo delle uscite alte: toglie dalla zucca di Zapata un gol fatto con la punta delle dita. Bravo.
Attento sul tiro di Sosa nel primo tempo, il mezzo voto che lo sposta dalla sufficienza è tutto per il coraggio e il tempismo delle uscite alte: toglie dalla zucca di Zapata un gol fatto con la punta delle dita. Bravo.
Gioca terzino sinistro per lo squalificato Rüdiger e dirotta Emerson a destra. Nessun problema nel primo tempo, Spalletti gli chiede di stare abbottonato e lui obbedisce, almeno fino al gol di Pašali?, che gli sfugge troppo facilmente segnando il gol che poteva dar vita alla rimonta nella ripresa. Per sua fortuna non succede.
Quant'è cresciuto sotto Spalletti il signor Emerson Palmieri dos Santos? Sbaglia pochissimo e sulla fascia destra - non il suo habitat - governa senza grattacapi prima Deulofeu e poi Suso. Chiude da migliore del pacchetto arretrato.
Partita normale, ma a chiusure, anticipi, tackle riusciti e "muri" (ben 5) fa meglio del compare Fazio, lasciando a Lapadula meno delle briciole. Brutto, però, quando si lascia andare a inutili battibecchi (giallo insieme a Bertolacci) e simulazioni evitabili.
Partita normale, ma a chiusure, anticipi, tackle riusciti e "muri" (ben 5) fa meglio del compare Fazio, lasciando a Lapadula meno delle briciole. Brutto, però, quando si lascia andare a inutili battibecchi (giallo insieme a Bertolacci) e simulazioni evitabili.
Gara onesta in cui l'ex Siviglia può riposarsi e lasciare il lavoro duro a Manolas e agli altri compagni. Si aspettava l'ex compagno Bacca, si ritrova Lapadula gli fa il solletico.
Preferito a El Shaarawy dal primo minuto decide di attivarsi sin da subito per mettere in imbarazzo il timido De Sciglio. Senza metterci troppo impegno sguazza fra i buchi della retroguardia rossonera e crea un paio di occasioni sugose, anche se Džeko ha già messo in piedi una redditizia attività dall'altra parta con Salah. Donnarumma gli nega il gol con una delle più belle parate della stagione, poi esce a inizio ripresa.
Difensore aggiunto, gioca senza eccessi e si guadagna il sette col rigore - calciato non benissimo - che batte Donnarumma per il definitivo 1-4 al Meazza.
Difensore aggiunto, gioca senza eccessi e si guadagna il sette col rigore - calciato non benissimo - che batte Donnarumma per il definitivo 1-4 al Meazza.
Meno dominante del solito, anche se nel primo tempo crea tre occasioni da gol per i compagni e sfiora la rete colpendo il palo dopo il felino riflesso di Donnarumma. Nel secondo tempo si arrende al problema al polpaccio che lo condizionava già dal riscaldamento e lascia il posto a Grenier.
Leandro Paredes da San Justo è l'uomo della trequarti, solo che in un senso differente: piazzato lì in fase di non possesso sta al suo posto come un camaleonte farebbe con un esercito di mosche, al riparo, aspettando il momento giusto. "Scippa" cinque volte la sfera nella propria metà campo, altre due in quella avversaria. Prezioso, inventa: si perde Ocampos sul gol di PaÅ¡ali?, ma regala a Džeko il 2-0.
Leandro Paredes da San Justo è l'uomo della trequarti, solo che in un senso differente: piazzato lì in fase di non possesso sta al suo posto come un camaleonte farebbe con un esercito di mosche, al riparo, aspettando il momento giusto. "Scippa" cinque volte la sfera nella propria metà campo, altre due in quella avversaria. Prezioso, inventa: si perde Ocampos sul gol di PaÅ¡ali?, ma regala a Džeko il 2-0.
Umile comparsa che danni non fa. Questo voleva Spalletti, questo gli consegna Clément.
Apre le danze col bello "scippo" a Deulofeu - Vangioni e dà a Džeko la palla del vantaggio. Nel finale fa espellere Paletta e si guadagna un rigore, nel mentre si mangia un gol di troppo solo contro l'ottimo Donnarumma: Zapata lo chiude bene in due occasioni.
Si lascia alle spalle Mertens, HiguaÃn, Icardi e stacca Belotti di due lunghezze con l'odierna doppietta. Gol poderoso col destro dopo sette minuti, raddoppia col manifesto della "core stability" associata al colpo di testa da fermo. Non contento serve sempre col crapone a El Shaarawy il gol che scaccia la paura appena dopo l'1-2 di PaÅ¡ali?. MVP.
Segna il secondo gol a San Siro alla sua ex squadra e non esulta per rispetto. Bel gesto con destro a giro (gli riesce al terzo tentativo), ringrazierà Džeko per l'ottima sponda aerea.
Non mette Totti a risultato acquisito e il "Pupone" ride: che gli si può dire? Vale più questo 1-4 a San Siro che ricaccia indietro il pericolosissimo Napoli di Sarri in chiave secondo posto. Ora l'aspetta la Juve, ma in conferenza rivela che, dovesse tornare indietro, non allenerebbe più la Roma.
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.