Si trova, più o meno, nella stessa situazione del suo collega viola: subisce un gol da calcio da fermo, per di più con deviazione; un altro da un tiro da fuori di rara precisione; l'ultimo con Zarate mal controllato dai suoi difensori. Responsabilità decisamente limitate.
Si trova, più o meno, nella stessa situazione del suo collega viola: subisce un gol da calcio da fermo, per di più con deviazione; un altro da un tiro da fuori di rara precisione; l'ultimo con Zarate mal controllato dai suoi difensori. Responsabilità decisamente limitate.
Tagliavento lo ammonisce, con fin troppa severità, quando il cronometro non ha compiuto neanche un giro. Un giallo che lo condiziona fino a un certo punto: gioca con buona intensità, non si tira indietro nei contrasti.
Non è il solito motorino che corre sulla fascia, convincente in difesa e disponibile in avanti. Anzi: gioca perlopiù schiacciato, soffrendo oltremodo la velocità di Chiesa junior. E per lui, che è velocissimo, non è un buon segnale.
Inseguito per anni, pagato fior di milioni, da lui ci si aspetterebbero un'indiscussa titolarità e prestazioni fuori dal normale. E invece fa la riserva di Chiriches (che non è esattamente Koulibaly) e quando entra non è esattamente perfetto. Causa la punizione da cui nasce il primo gol di Bernardeschi, è in ritardo sul gol di Zarate. E come se non bastasse si fa ammonire. Alé.
Inseguito per anni, pagato fior di milioni, da lui ci si aspetterebbero un'indiscussa titolarità e prestazioni fuori dal normale. E invece fa la riserva di Chiriches (che non è esattamente Koulibaly) e quando entra non è esattamente perfetto. Causa la punizione da cui nasce il primo gol di Bernardeschi, è in ritardo sul gol di Zarate. E come se non bastasse si fa ammonire. Alé.
Fin quando è in campo, non ne sbaglia una: preciso negli anticipi, efficace nelle chiusure, bravo nella gestione del pallone. Poi l'infortunio muscolare, e l'obbligata sostituzione a fine primo tempo.
Continua, come per Zielinski, il suo percorso di maturazione: Sarri si fida sempre più di lui, e fa benissimo. Gioca tanti palloni, è sempre nel vivo dell'azione.
A tratti impressionante per intensità di gioco e presenza in campo. Agile e scattante nelle ripartenze, solido e difficilmente superabile in interdizione. Continua a crescere esponenzialmente.
Il capitano guida la ciurma all'arrembaggio del primo tempo, gestendo l'assalto con ordine e facendosi vedere spesso in prima fila. Nella ripresa i muscoli chiedono il conto, e col passare dei minuti cala l'intensità.
Rispetto ai compagni di reparto, nell'ultimo periodo segna poco, certo, ma il lavoro che fa è necessario, quasi quanto i gol: dialoga con Insigne e Mertens, corre tantissimo, non si nega quando c'è da sacrificarsi.
Rispetto ai compagni di reparto, nell'ultimo periodo segna poco, certo, ma il lavoro che fa è necessario, quasi quanto i gol: dialoga con Insigne e Mertens, corre tantissimo, non si nega quando c'è da sacrificarsi.
Entra, ormai, senza che ci si aspetta più nulla da lui, quello che non ride mai, quello senza carattere. E invece l'ex Samp si prende il pallone che scotta più di tutti, lo mette sul dischetto e con la calma più invidiabile batte Tatarusanu e salva il Natale in casa Cupiello.
Entra, ormai, senza che ci si aspetta più nulla da lui, quello che non ride mai, quello senza carattere. E invece l'ex Samp si prende il pallone che scotta più di tutti, lo mette sul dischetto e con la calma più invidiabile batte Tatarusanu e salva il Natale in casa Cupiello.
Ci prova e ci riprova continuamente, a fare il gol che porta il nome del suo idolo Del Piero. Stasera gli è riuscito: bello, bellissimo. Buono anche il resto della gara, giocato molto al servizio della squadra.
Ci prova e ci riprova continuamente, a fare il gol che porta il nome del suo idolo Del Piero. Stasera gli è riuscito: bello, bellissimo. Buono anche il resto della gara, giocato molto al servizio della squadra.
A quanto pare non ha alcuna intenzione di fermarsi: ottavo gol in tre partite, numeri da marziano. Riesce a diventare decisivo anche in una partita che era cominciata con un primo tempo sottotono. Poi va vicino al gol, poi segna, poi si divide con Gabbiadini il titolo di uomo della provvidenza procurandosi il rigore del 3-3.
A quanto pare non ha alcuna intenzione di fermarsi: ottavo gol in tre partite, numeri da marziano. Riesce a diventare decisivo anche in una partita che era cominciata con un primo tempo sottotono. Poi va vicino al gol, poi segna, poi si divide con Gabbiadini il titolo di uomo della provvidenza procurandosi il rigore del 3-3.
Come Sousa, tante domande e tante risposte. Giropalla delizioso nel primo tempo, belli i movimenti dei centrocampisti, ottimi gli attaccanti, Mertens non si ferma più, Gabbiadini ha ritrovato il gol. Ma Albiol salterà la prossima per squalifica, Koulibaly sarà in Coppa d'Africa (con Ghoulam) e Chiriches potrebbe stare fermo. E con questo Maksimovic (assolutamente da recuperare) non c'è da stare sereni.
Come Sousa, tante domande e tante risposte. Giropalla delizioso nel primo tempo, belli i movimenti dei centrocampisti, ottimi gli attaccanti, Mertens non si ferma più, Gabbiadini ha ritrovato il gol. Ma Albiol salterà la prossima per squalifica, Koulibaly sarà in Coppa d'Africa (con Ghoulam) e Chiriches potrebbe stare fermo. E con questo Maksimovic (assolutamente da recuperare) non c'è da stare sereni.
Le pagelle al Fantacalcio di Fantacalcio®
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.