Le parate su Perotti e Nainggolan sono sovrumane: una alta a togliere la sfera dall'incrocio, l'altra rasoterra sospirando ai fili d'erba ancora umidi. Non può nulla sui gol e quasi piglia il rigore di De Rossi: questo Milan se lo merita davvero?
Le parate su Perotti e Nainggolan sono sovrumane: una alta a togliere la sfera dall'incrocio, l'altra rasoterra sospirando ai fili d'erba ancora umidi. Non può nulla sui gol e quasi piglia il rigore di De Rossi: questo Milan se lo merita davvero?
Saranno le polemiche per la fascia di capitano o saranno le voci di mercato, ma De Sciglio non è più adatto, forse, a questa realtà. Frullato da Perotti che nemmeno suda, passa un primo tempo da incubo. Buona - almeno quella - la chiusura al minuto ottantuno su Salah.
Si capisce non è la sua partita quando non accenna minimamente a contrastare Džeko in occasione del vantaggio. Fanno rabbrividire certe respinte di testa (perde cinque contrasti aerei su sei) e la tenerezza con cui affronta il gigantesco bosniaco. C'è di più: salterà l'Atalanta per un'espulsione (quarta in stagione!) rimediata tentando di fermare Salah e due passi da Donnarumma.
Quando il migliore dei quattro dietro prende "cinque" significa che qualcosa non funziona. Fisico e brutale quando serve, è salvifico in un paio di occasioni. Colto da eccessiva foga si lancia spesso in avanti (interessanti un paio di sponde aeree) e resta fuori posizione porgendo non solo le guance agli artigli affilati della Lupa.
Quando il migliore dei quattro dietro prende "cinque" significa che qualcosa non funziona. Fisico e brutale quando serve, è salvifico in un paio di occasioni. Colto da eccessiva foga si lancia spesso in avanti (interessanti un paio di sponde aeree) e resta fuori posizione porgendo non solo le guance agli artigli affilati della Lupa.
Salah gli porge i migliori auguri per i suoi trent'anni con un primo tempo dinamitardo e fastidioso. Pasticciando con Deulofeu regala agli ospiti il gol del vantaggio, poi passa tutto il tempo a rincorrere guadagnandosi anche un cartellino giallo. Esce per Ocampos quando Montella tenta il tutto per tutto.
Prova una sola conclusione, velleitaria, nei quarantacinque minuti che gli concede Montella. Non mette mai la gamba e si limita ad una serie di scontati appoggi, ch'è il massimo concessogli dalla Roma. Forse vittima di qualche problema fisico (non che fosse il migliore in campo) l'allenatore preferisce non farlo rientrare nella ripresa.
Due falli subiti e un tiro in bello stile che passa troppo largo per impensierire Szcz?sny. Gioca solo la ripresa al posto di Mati Fernández senza combinare granché, eccezion fatta per il mini litigio che castiga lui e Manolas con un giallo.
Prova a dare una mano in fase difensiva: cosa che a Deulofeu non passa proprio per la testa. Leggermente meglio del biondo in prestito dall'Everton, quando Montella gli cambia fascia e si trova al cospetto di un "attento" Palmieri, sparisce dal campo dopo un primo tempo sufficiente.
L'uomo che non t'aspetti: ha poco tempo per raddrizzare stagione e partita, ma ci prova. Anzi, quasi ci riesce spizzando il corner di Sosa per regalare a Pašali? il pallone delle speranza. Il giallo gli "rovina" il bottino guadagnato con l'assist.
L'uomo che non t'aspetti: ha poco tempo per raddrizzare stagione e partita, ma ci prova. Anzi, quasi ci riesce spizzando il corner di Sosa per regalare a Pašali? il pallone delle speranza. Il giallo gli "rovina" il bottino guadagnato con l'assist.
Se ne va dal campo con la consapevolezza di essere il cavaliere del possesso palla rossonero: magra consolazione, anche perché sbaglia parecchio. Unico a impensierire Szcz?sny (da distanza proibitiva) nel primo tempo, esce quando ormai la frittata è cotta e mangiata dopo aver battuto il corner da cui nasce l'1-2.
Si divide fra le due metà del terreno di gioco senza mai entusiasmare, annaspando fra la fisicità dei giallorossi. Stasera, rispetto al croato in prestito dal Chelsea, avrebbe fatto maggior filtro uno scolapasta di carta igienica. Si riprende col gol in bello stile gentilmente offerto da Ocampos e Juan Jesus.
Terza partita da titolare per Lapagol: Lapache? La pagella ne risente perché l'ex Pescara gioca a fare il difensore nell'area avversaria (cinque falli commessi...) e non tira mai in porta. Gioca novanta minuti con Bacca in panchina...
Terza partita da titolare per Lapagol: Lapache? La pagella ne risente perché l'ex Pescara gioca a fare il difensore nell'area avversaria (cinque falli commessi...) e non tira mai in porta. Gioca novanta minuti con Bacca in panchina...
Da quando è nata la piccola Sara lo spagnolo da Riudarenes s'è lasciato un po' andare: un po' tanto. Cancellato dal campo da Emerson Palmieri e Juan Jesus, non tira mai in porta, non trova nessun compagno con un cross, non crea nessuna occasione da gol e non completa nemmeno un dribbling su cinque tentativi. Mai così male.
Bacca in panchina per novanta minuti con questi Deulofeu e Lapadula? Uno scherzo, pensiamo. Penalizzato da qualche assenza non può comunque passare inosservato l'atteggiamento rinunciatario osservato in queste ultime settimane. Demolito da Spalletti, in undici partite contro la Roma in Serie A non ha mai vinto.
Bacca in panchina per novanta minuti con questi Deulofeu e Lapadula? Uno scherzo, pensiamo. Penalizzato da qualche assenza non può comunque passare inosservato l'atteggiamento rinunciatario osservato in queste ultime settimane. Demolito da Spalletti, in undici partite contro la Roma in Serie A non ha mai vinto.
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