Il Chievo tira nello specchio della porta solamente tre volte nell'arco di tutta la partita, il capitano bianconero si fa sempre trovare pronto e non è mai apparso in seria difficoltà. Nelle imprecisioni dei suoi compagni di reparto si fa sentire anche per tenere alta la tensione.
Dopo un primo tempo in cui è quasi perfetto nella seconda frazione si fa cogliere due volte fuori posto sullo stesso movimento di Birsa con il conseguente cross verso il centro dell'area.
Dopo un primo tempo in cui è quasi perfetto nella seconda frazione si fa cogliere due volte fuori posto sullo stesso movimento di Birsa con il conseguente cross verso il centro dell'area.
Quando la Juventus abbassa il ritmo Allegri lo manda in campo per rimpolpare il reparto arretrato e schierando la "vecchia" difesa a tre con l'ex Bari piazzato nell'antico ruolo di regista difensivo. Si fa ammonire ingenuamente per proteste.
Inizia la partita aggredendo ripetutamente la propria corsia di competenza, proponendosi in sovrapposizione a Cuadrado e mettendo in crisi la coppia Gobbi-Radovanovic. Con l'andare dei minuti la stanchezza inizia a farsi sentire ma, nonostante questo, trova ancora la forza di arrivare sul fondo per ricevere il passaggio di Dybala e servire Higuain per la rete del definitivo 2-0.
Inizia la partita aggredendo ripetutamente la propria corsia di competenza, proponendosi in sovrapposizione a Cuadrado e mettendo in crisi la coppia Gobbi-Radovanovic. Con l'andare dei minuti la stanchezza inizia a farsi sentire ma, nonostante questo, trova ancora la forza di arrivare sul fondo per ricevere il passaggio di Dybala e servire Higuain per la rete del definitivo 2-0.
Partita attenta e priva di sbavature, nel primo tempo effettua un intervento importante bloccando un cross rasoterra di Meggiorini ed impedendo che Pellissier possa concludere a botta sicura da pochi passi.
Serata da dimenticare per l'esterno brasiliano. L'ex Porto sbaglia tantissimi palloni, regalando tre occasioni clamorose ad un Chievo che senza quelle non sarebbe parso mai pericoloso. Anche in fase offensiva brilla meno del solito, preoccupante per Allegri anche il dato sui palloni persi, ben 18, troppi in vista del prossimo delicato impegno.
E' suo il primo tiro della partita, Seculin però lo blocca con un intervento in due tempi. Ha una percentuale altissima di passaggi realizzati, superiore al 96%, ma senza una distribuzione straordinaria, limitandosi anzi ad un giro palla troppo spesso sterile e costringendo Dybala ad abbassarsi per creare occasioni pericolose.
Si alterna con Khedira in cabina di regia, abbassandosi spesso verso i difensori per iniziare la costruzione della manovra. A differenza del compagno però prova qualche soluzione più coraggiosa come il lancio di prima per innescare Higuain nel primo tempo o il colpo di tacco per Alex Sandro nella seconda frazione.
Non è nella sua posizione ideale e in avvio di partita sbaglia diversi palloni, nel resto della partita mette in campo tutta la sua grinta guadagnandosi anche diversi calci di punizione ed alzando il pressing verso i difensori del Chievo.
Una giocata semplice, una giocata sbagliata, una giocata di qualità. La partita del colombiano sembra un ottovolante in cui si alternano senza soluzione di continuità giocate di qualità pregevole ad errori grossolani, dribbling ubriacanti a passaggi, anche semplici, sbagliati. Tirando le somme l'ex Fiorentina merita la sufficienza, ma la sensazione è che potesse fare molto meglio.
Entra in campo per dare maggiore sostanza ad una squadra che aveva lasciato il pallino del gioco al Chievo, lui mette a disposizione della squadra i suoi muscoli ma i minuti sono troppo pochi per incidere realmente sull'andamento della gara.
Una "Joya" per gli occhi, non solo quelli degli appassionati juventini. L'ex Palermo delizia la platea con una serie di giocate da applausi a scena aperta, facendo impazzire i difensori del Chievo per almeno 75', poi la fatica inizia a farsi sentire. Strepitosi il tunnel nel primo tempo, il triangolo volante con Cuadrado e la palla tagliata servita per Higuain nella seconda frazione.
I difensori che se lo trovano contro vivono le stesse sensazioni di chi partecipa alla roulette russa. Può sbagliare qualche volta, ma alla fine è sempre letale, segna due reti e se ne divora almeno un'altra, la sua semplice presenza mette in apprensione la coppia Cesar-Spolli.
Continua la sua rotazione degli elementi della rosa. Oggi ha fatto riposare Dani Alves, Bonucci, Chiellini, Pjanic e salvaguardando la salute di Mandzukic, senza che queste decisioni influissero sul risultato finale. Ennesima vittoria tra le mura dello Stadium, senza la sensazione di essere mai in vera difficoltà.
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