Storari squalificato e contestato? Facile dunque innamorarsi dell'ex Hellas, l'"uomo Triangolo", quello che dichiara di aver studiato i rigoristi dell'Atalanta per tutta la settimana. Vedere per credere: sul penalty di Paloschi resta lì e salva il risultato.
Premiato per la discesa che regala a Sau la gioia del gol, il passaggio da terzino a mezz'ala non può che avergli fatto bene. Non tutti gli infortuni vengono per nuocere...
Una presenza fisica e mentale impossibile da trascurare per l'avversario di turno. L'Atalanta oggi è poca roba, ma il portoghese fa paura e Paloschi al suo cospetto sembra esser tornato alle scuole medie. Piedi dolci, imposta con leggerezza.
Vince il ballottaggio con Salamon e non delude le aspettative, sfiorando il gol dopo pochi secondi di gioco. Paloschi gli fa il solletico, controlla la situazione senza patemi.
Migliorato parecchio, il giovane canterano (ancora fermo a zero gol in Serie A) è abile a rubar palla a Toloi innescando João Pedro per il cross che varrà il vantaggio. Piccolo, ma duro.
Ha il suo bel da fare nel primo tempo, quando il Papu ha ancora un briciolo d'ispirazione. Provoca il rigore che poteva rimettere in corsa gli orobici (anche se il fallo era fuori area...), si riscatta in parte dando gas senza risparmiarsi. I selfie su Instagram? Risparmiabili.
L'"elefante albino del Peloponneso" sostituisce Di Gennaro senza far rimpiangere l'ex rossonero. Regista atipico per stazza e velocità di esecuzione, non combina niente di eccelso, qualche palla persa di troppo, ma anche un'interessante egemonia su ciò che piove dal cielo.
C'è ma non si vede, Pado fa legna e appare spesso a far la guardia sui malleoli del poderoso Kessié. Sufficiente e niente di più, si vede poco nella metà campo avversaria.
Ennebbì. Nota bene. Nicolò Barella, classe 1997, piedi educati e qualche "capiscer" l'apostrofa già "Il Gerrard sardo". Un attimo. Dà il via al 2-0, non ha paura.
L'account Twitter dei sardi gli regala emoticon cuoricinose e attestati di stima continui in 140 caratteri. Decisivo con l'assist per il gol dell'1-0, è un costante pericolo fra gesti funambolici e tocchi smarcanti. Esce per evitare ricadute.
Marco Borriello il castiga-ex. Terza squadra affrontata da ex nelle prime quattro giornate, quattro reti segnate con la doppietta di oggi. Il primo gol è una gemma rara, il 3-0 un mezzo regalo della barriera. Uomo della partita, in forma come avesse dieci anni in meno, manca di poco l'hat-trick.
Ommalleo... eccetera eccetera. Sarebbe da mezzo voto in più se nella ripresa non si inceppasse solo soletto di fronte a Berisha, con l'albanese che oggi gli nega almeno tre gol. Nel primo tempo offre a Masiello una Ichnusa per ogni dribbling effettuato: facile che poi l'atalantino resti negli spogliatoi dopo la fine del primo tempo. Capitano vero, segna il 2-0 che chiude il match.
Il Cagliari gioca bene, è ordinato, conta sul giusto mix di giovani e giocatori d'esperienza e non deve faticare molto per aver la meglio di un'Atalanta spenta e scialba. Tre punti pesanti, se Borriello dura fino a maggio non è utopico parlare d'Europa.
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