"Questo non è volare, questo è cadere con stile" gli dice Hoedt, che rosica per il miracolo nel primo tempo. Alato come Buzz Lightyear, arrabbiato come Hulk, Gigio tiene in partita i suoi con una parata dopo l'altra. Unica pecca: non è lui a commettere fallo su Immobile, ma quella resta una uscita avventata. Pazienza, è comunque il migliore in campo.
"Questo non è volare, questo è cadere con stile" gli dice Hoedt, che rosica per il miracolo nel primo tempo. Alato come Buzz Lightyear, arrabbiato come Hulk, Gigio tiene in partita i suoi con una parata dopo l'altra. Unica pecca: non è lui a commettere fallo su Immobile, ma quella resta una uscita avventata. Pazienza, è comunque il migliore in campo.
Keita gli va via, spesso, ed è questo il motivo per cui resta incollato alla sufficienza nuda e cruda. Coraggioso e lanciato, si guadagna un rigore per fallo di Luli?, ma Damato la pensa diversamente.
Nato il 5 maggio, alla Lazio deve per forza evocare bei ricordi. Il duello con Felipe Anderson è roba forte, e Leonel è tutto fuorché vittima sacrificale, anche se ogni tanto deve cedere il passo al forte brasiliano. Esce col sorriso stampato in faccia e i muscoli doloranti: per un lunedì... da Vangioni.
Nato il 5 maggio, alla Lazio deve per forza evocare bei ricordi. Il duello con Felipe Anderson è roba forte, e Leonel è tutto fuorché vittima sacrificale, anche se ogni tanto deve cedere il passo al forte brasiliano. Esce col sorriso stampato in faccia e i muscoli doloranti: per un lunedì... da Vangioni.
Calamità naturale dotata di quadricipiti fuori dal comune, è il paraguagio a sgambettare Immobile per il rigore che vale l'uno a zero. Pare sempre in affanno.
Titolare in luogo di Kucka, è meno "animale" dello slovacco ma ugualmente signore del tackle (ben cinque a segno); non tocca molto la sfera, ma statistiche alla mano sbaglia solo due passaggi in tutti i settantasette minuti giocati. Esce perché sfinito, non per demeriti.
Insufficiente per ottantacinque minuti, ma "mai fidarsi di un mancino": servito da Sosa, Jesús JoaquÃn Fernández Sáez de la Torre non ha pietà per Radu, Biglia e Hoedt e la palla va in buca d'angolo, dove Strakosha non può arrivare. Un pareggio da dividere con Donnarumma, bravo Montella a tenerlo in campo.
Insufficiente per ottantacinque minuti, ma "mai fidarsi di un mancino": servito da Sosa, Jesús JoaquÃn Fernández Sáez de la Torre non ha pietà per Radu, Biglia e Hoedt e la palla va in buca d'angolo, dove Strakosha non può arrivare. Un pareggio da dividere con Donnarumma, bravo Montella a tenerlo in campo.
Non in versione "enfant prodige", il Loca viene graziato dal giallo per un fallo in avvio e si limita al passaggino fino al cambio con Sosa. Partita insipida, ma in campo, fino al momento della sostituzione, s'era visto di peggio.
Non in versione "enfant prodige", il Loca viene graziato dal giallo per un fallo in avvio e si limita al passaggino fino al cambio con Sosa. Partita insipida, ma in campo, fino al momento della sostituzione, s'era visto di peggio.
Tanto sacrificio nei primi minuti e un paio di contrasti aerei vinti, ma il resto è "solo" classe al servizio di sé stesso, fumo, un passaggio mancato a Deulofeu (tutto solo in mezzo all'area) che fa infuriare Montella e tifosi. È il primo sacrificato da Montella nel tridente: un motivo ci sarà.
Un tiraccio appena entrato fa infuriare i tifosi rossoneri, che avrebbero (forse) voluto "altro" Locatelli. A curriculum calcia punizioni che impegnano Strakosha e fa ammonire Milinkovi?-Savi?. È lui, poi, a dar palla a Suso per il gol del pari: in qualche modo suona la carica.
Stavolta l'uomo del destino stecca alla grande. La presenza fisice c'è, ma a centrocampo è quello che fatica maggiormente e per lunghi tratti di gara sparisce dal rettangolo, oscurato sulll'asse Parolo-Felipe Anderson.
Posizionato là dove viveva Bacca, "Deu" viene ridimensionato dopo i numeri da circo bolognesi che hanno scomodato paragoni importanti. Il tiro non è la specialità della casa e i dribbling riusciti sono zero.
Raddrizza una partita che poteva finire anche con un largo passivo grazie alle prodezze di Suso e Donnarumma. Non benissimo l'esperimento di giocare con Deulofeu fra Suso e Ocampos, ma alla fine porta a Milano un punto insperato. Prosegue, timidamente, la corsa all'Europa League.
Raddrizza una partita che poteva finire anche con un largo passivo grazie alle prodezze di Suso e Donnarumma. Non benissimo l'esperimento di giocare con Deulofeu fra Suso e Ocampos, ma alla fine porta a Milano un punto insperato. Prosegue, timidamente, la corsa all'Europa League.
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Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.