Punito alla prima occasione degli avversari, ma non per colpa sua, è attento poi soprattutto nella doppia occasione firmata prima da Quagliarella e poi da Muriel al 49'.
Punito alla prima occasione degli avversari, ma non per colpa sua, è attento poi soprattutto nella doppia occasione firmata prima da Quagliarella e poi da Muriel al 49'.
Atteggiamento stranamente timido dell'esterno capitolino solitamente molto intrapendente in fase offensiva: Dodò lo preoccupa, seppur non sia una prestazione eccellente quella del diretto avversario, lui smette di spingere e non dà mai una soluzione agli attacchi dei suoi dal suo lato.
Vive un pomeriggio sempre sulla soglia del crollo, riesce a limitare i danni soprattutto nei confronti con Quagliarella, ma da un suo mezzo fallo sull'ex Toro si crea il buco nel quale si inserisce Fernando in occasione dell'1-1.
In campo dal 1', controlla bene l'attacco blucerchiato nonostante l'imprevedibilità di Quagliarella e la velocità di Muriel. Sul gol di Fernando non è colpevole, esce a fine primo tempo per far posto a Mauricio.
In fascia sinistra si trova inevitabilmente ed evidentemente in imbarazzo: De Silvestri non lo preoccupa più di tanto, ma lui soffre comunque anche in disimpegno. Chiude in ritardo in occasione dell'1-1, ed anche sul 2-1 è in ritardo dopo il rimpallo sulla traversa.
Lasciato inizialmente in panchina da Inzaghi, quando entra in campo ad inizio ripresa dà subito l'impressione di essere abbastanza su di giri: rischia in un paio di occasioni, poi raccoglie il giallo per un fallo evitabile, non regala mai sicurezza al reparto arretrato capitolino.
La sua è una regia ordinata che fa girare bene la squadra, per quanto possibile: dai suoi piedi nascono alcune ripartenze pericolose sfruttate male dai compagni, sfiora il pareggio allo scadere con una punizione dal limite deviata in corner da Viviano.
Parte benissimo con la giocata che vale lo 0-1: salta Dodò e serve l'assist dello 0-1. Da qui in avanti, però, tante occasioni sprecate fra tiri in ritardo, cross sparacchiati e, soprattutto, il rigore calciato male su Viviano.
In panchina inizialmente, entra nella ripresa quando Inzaghi prova a vincere la partita: non fa nulla di particolare per meritarsi più spazio, sembra quasi un corpo estraneo al match sino al fischio finale del match.
In panchina inizialmente, entra nella ripresa quando Inzaghi prova a vincere la partita: non fa nulla di particolare per meritarsi più spazio, sembra quasi un corpo estraneo al match sino al fischio finale del match.
Non ha le caratteristiche giuste per giocare in un centrocampo a tre, e, nonostante un match più o meno ordinato, lo dimostra soprattutto in occasione del gol di Fernando: sull'inserimento dell'avversario si dimentica di seguirlo sino alla conclusione che vale l'1-1.
A differenza di quanto ci si può aspettare da un centrocampista con le sue qualità, la sua è una prestazione fisicamente di sofferenza. Non regge l'urto soprattutto contro Fernando, sciupa anche qualche pallone di troppo in fase di ripartenza.
A differenza di quanto ci si può aspettare da un centrocampista con le sue qualità, la sua è una prestazione fisicamente di sofferenza. Non regge l'urto soprattutto contro Fernando, sciupa anche qualche pallone di troppo in fase di ripartenza.
Pronti-via e alla prima palla toccata la mette dentro, poi qualche altro dialogo di qualità coi compagni di reparto, ma col passare del tempo quasi scompare dal campo. A metà ripresa l'occasionissima per la doppietta, ma il liscio su assist di Keita è quasi imbarazzante.
Se fosse un pizzico più concreto, sarebbe un giocatore di primissimo livello: mette in imbarazzo tutta la difesa blucerchiata con le sue accelerazioni, un paio di assist al bacio non sfruttati dai compagni, ma anche qualche occasione mancata che alla fine pesa sul risultato finale.
Se fosse un pizzico più concreto, sarebbe un giocatore di primissimo livello: mette in imbarazzo tutta la difesa blucerchiata con le sue accelerazioni, un paio di assist al bacio non sfruttati dai compagni, ma anche qualche occasione mancata che alla fine pesa sul risultato finale.
L'inizio sulla panchina laziale è stato evidentemente illusorio: la sconfitta a Torino e soprattutto quella subita oggi in rimonta gli fanno capire quanto difficile sia il mondo della Serie A dall'altro lato della barricata. Se vuole conservare il posto, deve mostrare qualcosa di più.
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