L'espressione "serata da incubo" non rende assolutamente l'idea riguardo la pessima prestazione dello sloveno. Si incarta e causa il calcio di rigore, respinge malamente un tiro centrale di Ilicic sul raddoppio, non esce e Miranda è espulso: un disastro.
Tra i meno peggio nella prima mezzora, paga l'errore di Handanovic, che rimane piantato e non esce su Kalinic, costringendo il brasiliano all'espulsione. Con la sua esperienza forse avrebbe potuto evitare un fallo tutto sommato superfluo.
Partita mediocre, costellata da due errori gravi: il ritardo in chiusura su Kalinic in occasione dello 0-3, la palla regalata agli avversari che propizia l'1-4. Mancini ci mette del suo, mandandolo in confusione con i continui cambi di ruolo.
La fase difensiva deve essersela dimenticata nel tragitto da Istanbul a Milano. Semplicemente inesistente quando deve difendere, confusionario quando attacca: di buono salviamo solo la punizione dalla quale scaturisce il gol di Icardi.
La fase difensiva deve essersela dimenticata nel tragitto da Istanbul a Milano. Semplicemente inesistente quando deve difendere, confusionario quando attacca: di buono salviamo solo la punizione dalla quale scaturisce il gol di Icardi.
La fase difensiva deve essersela dimenticata nel tragitto da Istanbul a Milano. Semplicemente inesistente quando deve difendere, confusionario quando attacca: di buono salviamo solo la punizione dalla quale scaturisce il gol di Icardi.
Solita partita confusionaria, paradossalmente migliore nel primo tempo che nella ripresa. Nel secondo tempo è come se non rientrasse in campo: assomma errori grossolani uno dietro l'altro, fino a quando Mancini si decide a sostituirlo.
Offre il fianco alle critiche dei suoi numerosi detrattori con un'altra prestazione che non giustifica minimamente l'esborso affrontato dai nerazzurri per lui. Indolente, si lascia saltare nettamente da Ilicic sul secondo gol. Mancini lo leva nell'intervallo.
Uno dei pochi a salvarsi, grazie alla solita partita tutta grinta in cui tappa le falle aperte dai suoi compagni. È ovunque, a volte persino in attacco, pur partendo da centrale difensivo; ma nel corso della partita ricopre tanti ruoli, sia in difesa che a centrocampo.
Uno dei pochi a salvarsi, grazie alla solita partita tutta grinta in cui tappa le falle aperte dai suoi compagni. È ovunque, a volte persino in attacco, pur partendo da centrale difensivo; ma nel corso della partita ricopre tanti ruoli, sia in difesa che a centrocampo.
Un pesce fuor d'acqua, nell'Inter e nel campionato italiano. Imbarazzante la sua rincorsa a Marcos Alonso nell'azione del terzo gol viola, inspiegabili alcuni errori tattici e tecnici, che difficilmente si vedono in Serie A. Finora una grande delusione.
Serataccia per il Comandante, come ama farsi chiamare. Fa a sportellate come al solito, ma gli avversari sono palleggiatori d'eccezione, che gli sgusciano via da tutte le parti; il carattere, questa volta, non può bastargli.
Serataccia per il Comandante, come ama farsi chiamare. Fa a sportellate come al solito, ma gli avversari sono palleggiatori d'eccezione, che gli sgusciano via da tutte le parti; il carattere, questa volta, non può bastargli.
Entra al posto dello spento Perisic, ma non può fare molto per cambiare l'inerzia della partita. Mancini però lo piazza come esterno basso, a tratti anche come terzino, e ovviamente si lascia contagiare dalla confusione generale della squadra.
Entra al posto dello spento Perisic, ma non può fare molto per cambiare l'inerzia della partita. Mancini però lo piazza come esterno basso, a tratti anche come terzino, e ovviamente si lascia contagiare dalla confusione generale della squadra.
Si sfianca in continuo lavoro di pressing, senza mai rinunciare, pur a risultato compromesso. Trova il gol anche in una serata sfortunata per l'Inter, nella quale riceve pochissimi palloni giocabili. Ma dentro l'area è come al solito letale.
Gira a vuoto per tutto il match, dimostrandosi l'ombra del giocatore che era. Non vede mai palla, non aiuta la squadra se non pro forma, non incide: visto l'infortunio di Jovetic prima del fischio d'inizio, perché non puntare su Ljajic?
Sousa lo porta a scuola fin dai primi istanti della partita. Tanti cambi di modulo, mai azzeccati: la perla di mettere Santon tra i centrali gli costa due gol, Perisic terzino è un abominio. Manda in confusione i suoi giocatori, già frastornati di loro.
Sousa lo porta a scuola fin dai primi istanti della partita. Tanti cambi di modulo, mai azzeccati: la perla di mettere Santon tra i centrali gli costa due gol, Perisic terzino è un abominio. Manda in confusione i suoi giocatori, già frastornati di loro.
Le pagelle al Fantacalcio di Fantacalcio®
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.