Praticamente inoperoso, deve soltanto controllare i tiri di Diogo Figueiras e Tino Costa nella ripresa. Un po' di apprensione nel finale, quando il Genoa preme alla ricerca del pareggio, ma senza correre veri pericoli.
Praticamente inoperoso, deve soltanto controllare i tiri di Diogo Figueiras e Tino Costa nella ripresa. Un po' di apprensione nel finale, quando il Genoa preme alla ricerca del pareggio, ma senza correre veri pericoli.
Ingenuo in occasione dell'espulsione, non brilla nel corso della partita e pur disinnescando un Perotti altalenante tende a pasticciare quando è chiamato in causa in fase di costruzione. Cala vistosamente nel finale.
Prestazione di straordinaria efficacia e rara eleganza. Gakpè si schianta sul muro eretto dal brasiliano, che dal primo all'ultimo minuto non sbaglia un intervento.
Beneficia della straordinaria condizione di Miranda per affiancarlo con una prestazione solida e senza sbavature. Il colombiano si riscatta dopo l'uragano Higuain, vivendo una serata di relativa tranquillità.
Il brasiliano alterna momenti di grande ispirazione ad alcuni errori banali. In difesa tiene bene, annulla Lazovic e quando spinge sa rivelarsi prezioso con cross come quello per Ljajic al 41'. In generale una gara in cui si dimostra ancora una volta affidabile.
Non entra in partita come dovrebbe: bene in fase di pressing, ma troppo lento nell'avvio della manovra. Poco concentrato, molle, non sfrutta appieno l'occasione arrivata dall'infortunio di Melo.
Non risparmia "carezze" a nessuno, tenendo fede al suo soprannome di Pitbull. Tende a rallentare troppo l'azione e a sbagliare giocate in zone delicate del campo. Ma quando c'è da battagliare non si risparmia.
Non risparmia "carezze" a nessuno, tenendo fede al suo soprannome di Pitbull. Tende a rallentare troppo l'azione e a sbagliare giocate in zone delicate del campo. Ma quando c'è da battagliare non si risparmia.
Pochi minuti in cui si rende pericoloso duettando con Ljajic e facendosi notare per qualche copertura difensiva, ma anche per alcuni errori di troppo.
Offre alla causa la consueta quantità di recuperi e la solita dose di leadership, ma risente di una capocciata ricevuta da Medel, che lo costringe a uscire nell'intervallo.
Offre alla causa la consueta quantità di recuperi e la solita dose di leadership, ma risente di una capocciata ricevuta da Medel, che lo costringe a uscire nell'intervallo.
Gioca una partita a tutto campo, facendo letteralmente impazzire Laxalt. Velocità e non solo: tanta sostanza, anche quando c'è da ripiegare. Gli manca solo il gol.
Alterna giocate sopraffine a passaggi a vuoto. Ogni tanto tende a tenere troppo il pallone, ma quando duetta con i compagni di reparto è un piacere per gli occhi. Maggiore concretezza non guasterebbe.
Alterna giocate sopraffine a passaggi a vuoto. Ogni tanto tende a tenere troppo il pallone, ma quando duetta con i compagni di reparto è un piacere per gli occhi. Maggiore concretezza non guasterebbe.
Primo tempo non all'altezza, si riscatta con una ripresa nella quale mette in mostra tutta la sua intelligenza tattica. Se l'Inter dialoga così bene in avanti è anche merito delle sue qualità di "facilitatore" di gioco.
Decide il match con una punizione beffarda, dopo essersi divorato il gol per ben due volte nel primo tempo; ma è nettamente l'uomo più in forma dell'Inter e dà quel tocco di "follia" che è decisivo per le sorti della sua squadra.
Cambia tanto e ha ragione lui. Con le scelte in avanti non dà punti di riferimento alla retroguardia del Genoa, con la cerniera di centrocampo non lascia spazio alle ripartenze degli uomini di Gasperini. Se solo i suoi fossero meno leziosi...
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.