Viene chiamato in causa una sola volta nei novanta minuti e si fa trovare pronto, ipnotizzando Maxi Moralez e salvando così il risultato.
Viene chiamato in causa una sola volta nei novanta minuti e si fa trovare pronto, ipnotizzando Maxi Moralez e salvando così il risultato.
Saremmo felici di sapere cosa ha fatto quest'estate Paulo Sousa a Marcos Alonso. Neanche lontano parente di quello delle stagioni scorse, lotta più di tutti, corre più di tutti e sfiora anche il gol con un siluro con cui costringe Sportiello a superarsi.
Non sbaglia niente, ma ha anche davvero poco da fare in questa serata dominata dalla Fiorentina.
Non è certo una serata delle più pericolose, considerando che l'Atalanta non si affaccia praticamente mai sulla fascia di sua competenza. Spinge poco, ma questa non è certo una novità.
Un altra partita perfetta a supporto della tesi che abbia archiviato l'orribile annata di Roma e sia tornato quello di Cagliari. Preciso, puntuale, non sbaglia mai un intervento.
Ripulisce ogni pallone che passa dalla metà campo viola, orchestrando con passaggi al millimetro una manovra che stasera si è rivelata perfetta.
Ripulisce ogni pallone che passa dalla metà campo viola, orchestrando con passaggi al millimetro una manovra che stasera si è rivelata perfetta.
Guida con carisma la manovra d'attacco della Fiorentina svariando dalla metà campo all'area avversaria. Pericoloso in zona gol prima sono Sportiello e il palo a dirgli di no, poi non sbaglia trovando il gol con una freddezza da attaccante vero.
Guida con carisma la manovra d'attacco della Fiorentina svariando dalla metà campo all'area avversaria. Pericoloso in zona gol prima sono Sportiello e il palo a dirgli di no, poi non sbaglia trovando il gol con una freddezza da attaccante vero.
Dopo 5 minuti è già ad esultare per il suo terzo gol su rigore in sette partite. Poi passa il resto della sua partita a tentare il gol con una delle sue classiche conclusioni da fuori, e andandoci spesso vicino.
Entra a risultato già acquisito e sfrutta l'occasione per mettersi in mostra tentando la conclusione da fuori area. Purtroppo per lui senza buoni risultati.
Entra avvolto nel mistero generale che lo accompagna da quando è arrivato a Firenze, ma gli bastano 10 minuti per fugare i dubbi insaccando la palla alle spalle di Sportiello con un delizioso tiro al volo.
Dà inizio alle danze viola scattando in area su un bel passaggio di Bernardeschi e procurandosi il rigore dell'1-0. Per il resto della partita presidia la fascia destra rispettando i dettami di Paulo Sousa.
Gioca quella che probabilmente è la sua miglior partita in A. Corre, lotta, regala giocate d'autore e soprattutto fa segnare: prima confeziona il passaggio per Blaszczykowski che porta al rigore, poi l'assist per il gol di Borja Valero.
Come ci ha già mostrato nelle precedenti partite, gioca con gli occhi iniettati di sangue. Sbatte sui difensori avversari e ringhia su ogni pallone, nel finale si toglie lo sfizio di deliziare la platea con un assist meraviglioso per il primo gol italiano di Verdù.
È difficile trovare qualcuno più responsabile di lui di questa Fiorentina prima in classifica. Riesce a fare correre i suoi anche al novantesimo sul 3-0, il paragone con un altro portoghese di successo inizia a serpeggiare.
È difficile trovare qualcuno più responsabile di lui di questa Fiorentina prima in classifica. Riesce a fare correre i suoi anche al novantesimo sul 3-0, il paragone con un altro portoghese di successo inizia a serpeggiare.
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