Nel primo tempo è protagonista assoluto e causa principale dello 0-0 parziale, mentre nel secondo viene bucato dal siluro dalla distanza di Djuricic.
Nel primo tempo è protagonista assoluto e causa principale dello 0-0 parziale, mentre nel secondo viene bucato dal siluro dalla distanza di Djuricic.
Sembra indemoniato a caccia di un regalo per festeggiare il suo compleanno. In fase offensiva è onnipresente con una buona serie di assist e cross preziosi. Coglie un palo clamoroso, mentre concede qualcosina in fase difensiva.
Sembra indemoniato a caccia di un regalo per festeggiare il suo compleanno. In fase offensiva è onnipresente con una buona serie di assist e cross preziosi. Coglie un palo clamoroso, mentre concede qualcosina in fase difensiva.
Buon inizio ma, al contrario del suo collega di reparto, viene schiacciato dalla pressione del giallo sulla testa. Da lì in poi si ferma e lascia spesso andare via Berardi, costringendo Juric a sostituirlo.
Dalla sua parte sprinta spesso e volentieri Boga, ma il 13 gialloblù ha la testa e il fisico per non farsi sopraffare.
Entra bene in partita e riesce subito a fare meglio di Gunter, chiudendo anche un pericolo potenziale con una buona diagonale. Nel finale soffre lo sbilanciamento della squadra.
Entra bene in partita e riesce subito a fare meglio di Gunter, chiudendo anche un pericolo potenziale con una buona diagonale. Nel finale soffre lo sbilanciamento della squadra.
Becca un giallo dopo pochissimi minuti, ma nonostante questo riesce a restare in partita con discreto ordine e con buona precisione negli interventi.
Buona uscita dai blocchi, anche se col passare del tempo si spegne in maniera quasi inesorabile, non riuscendo a incidere con i suoi cross.
Manca Veloso, e lui si sdoppia con il suo mancino a cercare sia di impostare che di concludere. Mette il suo mancino in tutte le occasioni del Verona, armando i vari Faraoni, Amrabat e Di Carmine. Alla fine si mette in solitario, ma sbatte sul palo.
Si mette in scia di Verre e cerca costantemente di cambiare il ritmo lì davanti. Riesce sempre a velocizzare la manovra con buone idee.
Si mette in scia di Verre e cerca costantemente di cambiare il ritmo lì davanti. Riesce sempre a velocizzare la manovra con buone idee.
Doveva non far pesare l'assenza di Veloso, e non ci riesce minimamente. Nell'ordine rischia il rosso in un paio di circostanze, è lento a tamponare il possibile tiro di Djuricic che si tramuta in gol e a coronamento della prova opaca fallisce una buona occasione che poteva portare al pari.
Meno convincente rispetto alle ultime uscite, forse anche lui penalizzato dalla mancanza del cervello di Veloso a supportarlo. Si becca un giallo stupido e manda alle stelle una buona occasione su assist di Verre.
Entra bene in partita con alcune iniziative interessanti che portano però soltanto a due corner e al gol sbagliato di Pessina. Meriterebbe più spazio.
Non ha grandissimi rifornimenti. Li cerca ma si fa tradire dalla troppa foga che lo fa scivolare in area di rigore sul momento più bello. Da lui è lecito aspettarsi qualcosa di più.
Il Verona piace e si lascia vedere, ma alla fine può solo recriminare per i due pali colpiti dai suoi.
Ringrazia lo scivolone di Di Carmine a inizio gara (ma comunque c'era), mentre poi ci mette tanto del suo sul destro di Amrabat che tiene la sua porta chiusa.
Ringrazia lo scivolone di Di Carmine a inizio gara (ma comunque c'era), mentre poi ci mette tanto del suo sul destro di Amrabat che tiene la sua porta chiusa.
De Zerbi gli chiede più copertura che spinta, poi ci si mette Faraoni a mantenerlo sempre molto basso. E' quello della linea difensiva neroverde che convince meno di tutti.
De Zerbi gli chiede più copertura che spinta, poi ci si mette Faraoni a mantenerlo sempre molto basso. E' quello della linea difensiva neroverde che convince meno di tutti.
Prima con la maglia del Sassuolo, gestita con ordine e sostanziale tranquillità. Qualche eccesso nelle entrate irruente, e non a caso arriva per lui uno dei tanti gialli di Pairetto.
Anche lui doveva riscattarsi e ci è riuscito. Di Carmine non lo sollecita troppo, ma la sua presenza in area di rigore si fa sentire in maniera sensibile.
Anche lui doveva riscattarsi e ci è riuscito. Di Carmine non lo sollecita troppo, ma la sua presenza in area di rigore si fa sentire in maniera sensibile.
Dopo la pessima prestazione contro l'Inter, il terzino di De Zerbi torna su ottimi livelli, anche se carbura lentamente come un diesel. Il suo secondo tempo, però, è quasi perfetto e Lazovic se ne rende conto.
Dopo la pessima prestazione contro l'Inter, il terzino di De Zerbi torna su ottimi livelli, anche se carbura lentamente come un diesel. Il suo secondo tempo, però, è quasi perfetto e Lazovic se ne rende conto.
Non si fa mai prendere dall'ansia. Sempre molto utile in fase di copertura e nel complesso la sua prestazione è sufficiente.
Lo squillo visto contro l'Inter non era soltanto un fulmine isolato. De Zerbi premia il suo talento con una maglia da titolare dopo mesi di ingressi dalla panchina, e il talentino col numero 10 risponde con una prova a corrente alternata, ma impreziosita da un gol tanto bello quanto pesante.
Lo squillo visto contro l'Inter non era soltanto un fulmine isolato. De Zerbi premia il suo talento con una maglia da titolare dopo mesi di ingressi dalla panchina, e il talentino col numero 10 risponde con una prova a corrente alternata, ma impreziosita da un gol tanto bello quanto pesante.
Entra bene in campo per dare copertura e schermare la difesa dagli inserimenti tra le linee dei trequartisti.
Il primo tempo è un bellissimo duello tra lui e Silvestri, che gli sbarra la strada due volte. Nel secondo tempo è meno incisivo, anche se la palla per Duncan nel finale è semplicemente deliziosa.
Il primo tempo è un bellissimo duello tra lui e Silvestri, che gli sbarra la strada due volte. Nel secondo tempo è meno incisivo, anche se la palla per Duncan nel finale è semplicemente deliziosa.
Il primo tempo è un bellissimo duello tra lui e Silvestri, che gli sbarra la strada due volte. Nel secondo tempo è meno incisivo, anche se la palla per Duncan nel finale è semplicemente deliziosa.
De Zerbi lo sceglie al posto di Caputo, ma lui non ripaga la fiducia con la giusta moneta, lasciando più di qualche interrogativo sul suo utilizzo.
De Zerbi lo sceglie al posto di Caputo, ma lui non ripaga la fiducia con la giusta moneta, lasciando più di qualche interrogativo sul suo utilizzo.
Anche lui riscuote la fiducia dell'allenatore. E' autore di una gara in cui va a strappi, ma quando si accende per la difesa del Verona son dolori, come capita quando dà il via al bolide della vittoria esibito da Djuricic.
Bravo a dare fiducia a chi aveva quasi ripreso l'Inter, un po' meno a tener fuori Caputo. Arriva comunque una vittoria che scaccia tanti cattivi pensieri.