4 gol sul groppone, eppure è il migliore in campo: risponde da campione a Muriel al 20', si ripete sul colombiano al 43', è strepitoso sul colpo di testa di Malinovskyi al 78'. Forse poco reattivo sull'autogol di Viti, ma è preso in controtempo. Se il passivo per l'Empoli non è maggiore è solo per merito suo.
Comincia bene, ma contro le sfuriate di Muriel e compagni va presto in difficoltà. Il capitano prova a opporsi come può, anche con le cattive, ma l'Atalanta segna 2 gol e rischia di farne almeno altri 2; esce poco prima dell'intervallo per infortunio.
Rileva Romagnoli, prova a francobollarsi agli attaccanti dell'Atalanta per limitarne l'attività. Ci riesce per parte del secondo tempo, ma nel finale perde completamente le distanze e regala ampie praterie agli ospiti.
Rileva Romagnoli, prova a francobollarsi agli attaccanti dell'Atalanta per limitarne l'attività. Ci riesce per parte del secondo tempo, ma nel finale perde completamente le distanze e regala ampie praterie agli ospiti.
Grande sofferenza per il terzino: Ilicic si allarga dalle sue parti e lo porta a spasso, Zappacosta sovrappone e lui, preso in mezzo, non ha armi contro avversari del genere.
Alla lunga perde il duello con Maehle, che per lunghi tratti del primo tempo è alla pari. Colpevole in occasione del terzo gol dei bergamaschi: si perde Pasalic, che con la sua sponda manda Viti totalmente nel pallone.
Il giovane difensore dell'Empoli sbaglia in occasione del primo gol, regalando palla agli avversari e non riuscendo poi a intercettare il pallone di Ilicic. Maldestro e sfortunato a inizio ripresa, il suo autogol è un episodio grave, che indirizza la partita.
Il giovane difensore dell'Empoli sbaglia in occasione del primo gol, regalando palla agli avversari e non riuscendo poi a intercettare il pallone di Ilicic. Maldestro e sfortunato a inizio ripresa, il suo autogol è un episodio grave, che indirizza la partita.
Un tempo per la mezz'ala, ex della partita, che non incide come potrebbe. Nel primo tempo il ritmo dell'Atalanta non gli permette di calarsi al meglio nel match, non basta qualche buon tocco per salvare una prestazione poco soddisfacente.
Entra al posto di Haas, nonostante le buone intenzioni riesce a fare peggio del compagno. Regala un rigore all'Atalanta con un intervento in ritardo su Zappacosta, nel finale è travolto dalla forza d'urto dei bergamaschi; prova qualche giocata, ma non incide.
Entra al posto di Haas, nonostante le buone intenzioni riesce a fare peggio del compagno. Regala un rigore all'Atalanta con un intervento in ritardo su Zappacosta, nel finale è travolto dalla forza d'urto dei bergamaschi; prova qualche giocata, ma non incide.
Il lancio per Di Francesco è una perla all'interno di una partita ben al di sotto delle aspettative. Il centrocampo dell'Atalanta lo fa a pezzi, non riesce infatti a schermare al meglio la difesa e anche in cabina di regia non detta i tempi come gli chiede Andreazzoli.
Non aiuta Marchizza nel primo tempo, anche se tutto sommato riesce a tenere botta. Scompare a inizio ripresa: da uno con le sue qualità ci si aspetterebbe qualche bella giocata, che però non arriva mai.
Non aiuta Marchizza nel primo tempo, anche se tutto sommato riesce a tenere botta. Scompare a inizio ripresa: da uno con le sue qualità ci si aspetterebbe qualche bella giocata, che però non arriva mai.
Nel primo tempo la sua posizione tra le linee dà fastidio al centrocampo dell'Atalanta; va anche al tiro, battendo Musso ma trovando Demiral pronto al salvataggio sulla linea. Meno incisivo nella ripresa, ha poche occasioni per mettersi in mostra.
Entra nella ripresa e prova a mettere un po' di pepe nella manovra dell'Empoli, riuscendoci: dal suo piede partono iniziative pericolose, le sue accelerazioni danno fastidio a Palomino e compagni.
Entra nella ripresa e prova a mettere un po' di pepe nella manovra dell'Empoli, riuscendoci: dal suo piede partono iniziative pericolose, le sue accelerazioni danno fastidio a Palomino e compagni.
Uno dei pochi a crederci fino in fondo. Segna un gran gol, sfruttando al meglio il lancio di Stulac e fulminando Musso con un gran destro. Impegna costantemente la difesa avversaria, giocando sempre sulla linea del fuorigioco e andando a disturbare la manovra atalantina con un pressing forsennato.
Alterna buone giocate a qualche imprecisione, ma nel complesso non demerita: guizzante, mette in difficoltà sia Toloi sia Palomino, esibendosi in una buona difesa del pallone. Tira poco in porta: da questo punto di vista deve ancora ritrovarsi.
Confusionario, ha però il merito di provarci fino all'ultimo. Nel finale di gara, all'86', ha una grande chance, ma il suo tiro secco è respinto sulla linea; un gol avrebbe riaperto la gara, chiusa pochi minuti dopo dalla rete di Zapata.
Confusionario, ha però il merito di provarci fino all'ultimo. Nel finale di gara, all'86', ha una grande chance, ma il suo tiro secco è respinto sulla linea; un gol avrebbe riaperto la gara, chiusa pochi minuti dopo dalla rete di Zapata.
Nulla da dire sull'atteggiamento del suo Empoli, che decide di utilizzare le armi che ha a disposizione per provare a impensierire l'Atalanta. I toscani erano anche riusciti a riaprire la gara, ma l'autogol è decisivo per l'andamento della partita; e nella ripresa sono troppi gli spazi concessi agli avversari.
Non può nulla in occasione del gol di Di Francesco, si fa trovare pronto quando serve: poche parate, tutte abbastanza semplici, più qualche bella uscita.
Non solo il calcio di rigore guadagnato nella ripresa, anche tante buone iniziative sulla fascia e una pressione costante sul lato sinistro dell'Empoli. Zapata non arriva su un suo cross potente e preciso, altrimenti avrebbe avuto all'attivo anche un assist.
Il capitano dell'Atalanta deve gettare la spugna nel finale della prima frazione, sostituito da Freuler. Prima, qualche imprecisione di troppo: l'occasione migliore dell'Empoli arriva infatti da un suo errore, quando regala palla agli avversari con un disimpegno errato e si lascia superare con troppa facilità.
Protagonista in negativo sul gol di Di Francesco, tiene in gioco l'attaccante sul lancio, poi gli lascia lo spazio per calciare. Anche in seguito commette qualche errore di troppo, concede un calcio di punizione da posizione pericolosa e rimedia un cartellino giallo.
Protagonista in negativo sul gol di Di Francesco, tiene in gioco l'attaccante sul lancio, poi gli lascia lo spazio per calciare. Anche in seguito commette qualche errore di troppo, concede un calcio di punizione da posizione pericolosa e rimedia un cartellino giallo.
Protagonista in negativo sul gol di Di Francesco, tiene in gioco l'attaccante sul lancio, poi gli lascia lo spazio per calciare. Anche in seguito commette qualche errore di troppo, concede un calcio di punizione da posizione pericolosa e rimedia un cartellino giallo.
La sua migliore prova con la maglia dell'Atalanta: due salvataggi sulla linea, anticipi precisi e puntuali, recuperi, disimpegni ben eseguiti. Tra i difensori oggi spicca per la sua prova priva di sbavature.
Entra al posto di Koopmeiners per blindare il risultato. Senza strafare si mette al servizio della squadra e contribuisce a portare a casa i 3 punti: contributo prezioso per la vittoria finale.
Entra al posto di Koopmeiners per blindare il risultato. Senza strafare si mette al servizio della squadra e contribuisce a portare a casa i 3 punti: contributo prezioso per la vittoria finale.
Vince il duello con Stojanovic alla lunga distanza. In certe occasioni è troppo rinunciatario, non brilla come in Nazionale, ma si intravedono miglioramenti nel suo gioco; va anche al tiro e cerca sempre la giocata utile alla squadra. In difesa è solido.
Meglio nella prima frazione che nella ripresa, quando è costretto ad arretrare il suo raggio d'azione. Come al solito è uno dei più affidabili, anche quando l'Empoli spinge lui risolve tutto e dà equilibrio alla squadra: per Gasperini è imprescindibile.
Rileva Toloi, si conferma la solita diga affidabile a centrocampo. Rimedia un'ammonizione evitabile, cerca di contenere gli attacchi dell'Empoli e di far ripartire l'azione; in tandem con Demiral salva su Cutrone nel finale di partita.
Gigantesca prestazione del centrocampista, schierato a supporto delle punte da Gasperini: i suoi inserimenti sono letali, sforna due assist e volendo anche un terzo, perché l'autogol di Viti arriva proprio da una sua sponda. Fin troppo altruista, quando gioca così è una delizia per gli occhi.
Entra al posto di Ilicic, è altalenante nelle giocate. Potrebbe entrare tra i marcatori, ma Vicario è strepitoso sul suo colpo di testa al 78'; non ha occasioni per provarci nuovamente.
Ottima prova di uno degli ultimi arrivati in casa Atalanta: tante belle giocate, entra nell'azione del primo e del terzo gol, mostrando una facilità di calcio impressionante. Dovesse continuare con prestazioni del genere, difficilmente Gasperini potrà pensare di lasciarlo in panchina.
La macchia del rigore calciato alle stelle non pregiudica una prestazione di livello altissimo, impreziosita da due gol. Il secondo in particolare è di pregevole fattura, un sinistro delizioso e imprendibile per Vicario. Oggi ha spiegato calcio come non gli accadeva da un po' di tempo, da troppo per uno con le sue qualità.
Vicario gli dice di no due volte, prima al 20', poi al 43'. In un tempo di gioco mostra tutto il suo repertorio, anche se forse a volte si intestardisce troppo alla ricerca della gloria personale. Ottima la sponda per Ilicic in occasione del secondo gol.
Entra nella ripresa: inizia lentamente, sbagliando anche qualche pallone di troppo, poi comincia a carburare e sono dolori per l'Empoli. Sbaglia due gol da pochi metri, non quello nel finale, che chiude la partita, concludendo un'azione che lui stesso aveva iniziato.
Entra nella ripresa: inizia lentamente, sbagliando anche qualche pallone di troppo, poi comincia a carburare e sono dolori per l'Empoli. Sbaglia due gol da pochi metri, non quello nel finale, che chiude la partita, concludendo un'azione che lui stesso aveva iniziato.
L'Atalanta non lascia scampo a un Empoli comunque propositivo, il tecnico degli orobici è bravo a non far calare la tensione dei suoi, soprattutto dopo il rigore sbagliato. Ormai i bergamaschi hanno una rosa all'altezza delle migliori della classe: all'allenatore il compito di farla fruttare.
