Chiude la porta a quadrupla mandata respingendo tutti gli attacchi del Torino. Nel primo tempo due volte di piede su Vlasic e Rodriguez, mentre nella ripresa parate non impossibili, ma importanti, su Sanabria, ancora Vlasic e Radonjic.
Chiude la porta a quadrupla mandata respingendo tutti gli attacchi del Torino. Nel primo tempo due volte di piede su Vlasic e Rodriguez, mentre nella ripresa parate non impossibili, ma importanti, su Sanabria, ancora Vlasic e Radonjic.
Più presente nella fase di spinta e di costruzione, anche se Seck gli dà dietro parecchio filo da torcere. Nel complesso riesce a strappare la sufficienza.
Più presente nella fase di spinta e di costruzione, anche se Seck gli dà dietro parecchio filo da torcere. Nel complesso riesce a strappare la sufficienza.
Tre parole che lo legano a Skriniar: lo salva Handanovic. Al di là di una bella uscita nel primo tempo, dietro soffre l'intraprendenza del tridente granata. Osserva Sanabria saltare da solo in area, ma l'amico Samir per sua fortuna è pronto.
Per alcuni tratti del match sembra gli sia stato sottratto il talento come in "Space Jam". Vlasic lo svernicia in più di qualche occasione e la sua resistenza traballa. Lo salva Handanovic.
Entra a gara in corsa e riesce a dare delle garanzie dietro, oltre che uno o due cross interessanti in area di rigore.
Inzaghi lo sballottola a destra e a sinistra, e l'ex di turno cerca sempre di mantenere inalterato il suo livello di rendimento. Ci riesce.
Inzaghi lo sballottola a destra e a sinistra, e l'ex di turno cerca sempre di mantenere inalterato il suo livello di rendimento. Ci riesce.
Sa che ha poco o nulla da perdere, e dimostra tutto il suo valore dando la carica sulla destra, e mettendo in difficoltà Vojvoda. E' uno dei pochi che riesce a riaccendere San Siro.
Ancora una volta sembra a tratti un pesce fuor d'acqua, facendo sembrare Vojvoda irresistibile in alcuni frangenti. Prova a mettersi in mostra nel gioco aereo, ma è poco per una valutazione sufficiente.
Ancora una volta sembra a tratti un pesce fuor d'acqua, facendo sembrare Vojvoda irresistibile in alcuni frangenti. Prova a mettersi in mostra nel gioco aereo, ma è poco per una valutazione sufficiente.
Anche lui gioca una gara di fatica e difficoltà, ma cerca a suo modo di dare sempre una mano ai compagni. Al minuto 89 si fa trovare però al momento giusto e al posto giusto, e con un tocco di rara intelligenza regala ai suoi tre punti pesantissimi.
Gioca 88 minuti in cui è irriconoscibile. Sempre in ritardo sul pallone, poco preciso negli appoggi e perfino poco grintoso. Sarà la stanchezza, ma quella non può far sbiadire la qualità, che torna prepotente in occasione del bell'assist per la vittoria.
Gioca 88 minuti in cui è irriconoscibile. Sempre in ritardo sul pallone, poco preciso negli appoggi e perfino poco grintoso. Sarà la stanchezza, ma quella non può far sbiadire la qualità, che torna prepotente in occasione del bell'assist per la vittoria.
Di solito è tanta tecnica e poco coinvolgimento, e invece contro il Torino abbina bene le due cose. E' uno dei pochissimi che anche nei momenti più bui della squadra riesce a infiammare e tenere in gara tutto San Siro.
Ingresso in campo discreto, con un paio di palloni persi ma anche tanti altri lavorati in maniera utile.
Non fa cose strabilianti, ma si inserisce molto meglio di Dzeko nelle pieghe della partita.
Non fa cose strabilianti, ma si inserisce molto meglio di Dzeko nelle pieghe della partita.
Se Lautaro trascina, lui zavorra. E' un peso superfluo per la formazione nerazzurra, come dimostra sbagliando un passaggio elementare per Barella o sparando sempre a salve verso Milinkovic. Il peggiore dei suoi.
Se Lautaro trascina, lui zavorra. E' un peso superfluo per la formazione nerazzurra, come dimostra sbagliando un passaggio elementare per Barella o sparando sempre a salve verso Milinkovic. Il peggiore dei suoi.
Discorso molto simile a quello di Calhanoglu. Ha le fiamme nelle vene; all'inizio sbaglia qualche occasione anche semplice, si arrabbia e allora si scatena buttandosi su tutti i palloni. E' un trascinatore.
Vince sì, ma con quanta fatica. L'Inter non piace e non convince. E chissà se oggi le parate di Handanovic le ha viste...
Attento sulla testata di Skriniar, unico blando pericolo, ma poi il tocco furbo di Brozovic lo taglia fuori dalla possibilità di intervenire.
Silenzioso, ma leader. E' sempre pulito e preciso nelle giocate, anche contro un attacco sulla carta atomico. Una deviazione di Barella quasi gli regala la gioia del gol.
Azzera completamente Dzeko ed esce frequentemente con brillantezza palla al piede. Sta diventando una certezza in mezzo alla difesa, e verrà sicuramente riproposto.
Buona prestazione fino a quando il pallino del gioco è in mano ai granata, poi è quello che va più in difficoltà quando i nerazzurri salgono di tono nel finale.
Da ex torna a San Siro e gli manca un po' di birra nelle gambe. Nonostante il pomeriggio non irresistibile dell'Inter, perde il duello con Darmian.
Da ex torna a San Siro e gli manca un po' di birra nelle gambe. Nonostante il pomeriggio non irresistibile dell'Inter, perde il duello con Darmian.
Ha fiammate incredibili, che rischiano di mettere in seria difficoltà l'Inter, anche se ogni tanto si siede. Nel complesso è comunque sufficiente.
Forse non è un caso che il Torino cala con l'uscita di Rodriguez, ma lui fa crollare il palco. Prima lascia svettare Lautaro in mezzo all'area poi perde in uscita il pallone che porta al gol dell'Inter.
Anche la sua uscita dal campo alla fine costa la sconfitta, perché prima a centrocampo stava gestendo con Lukic alla perfezione la situazione.
Anche la sua uscita dal campo alla fine costa la sconfitta, perché prima a centrocampo stava gestendo con Lukic alla perfezione la situazione.
Giocatore importantissimo, che sa quando e come apparire. Quando la squadra vola, lui svolge il lavoro sporco nel retropalco, ma quando i suoi ragazzi soffrono, esce allo scoperto e domina la mediana. Due chiusure evitano altrettanti gol.
Giocatore importantissimo, che sa quando e come apparire. Quando la squadra vola, lui svolge il lavoro sporco nel retropalco, ma quando i suoi ragazzi soffrono, esce allo scoperto e domina la mediana. Due chiusure evitano altrettanti gol.
Parte dalla panchina, ma poi entra e fa cose buone, come quando impegna Handanovic con una rasoiata di destro.
Fa venire il mal di testa, e il mal di mare, a Skriniar. Dribbling sempre perfetti, sterzate e tiri in porta pericolosi. Manca il quarto gol in campionato, ma ci va particolarmente vicino almeno due volte.
Come Zima, contribuisce al crollo del Toro nel finale. Si perde Brozovic nell'inserimento e poi perde altri due palloni banali.
Utile nel gioco di sponda, ma nel complesso troppo nervoso come quando rischia il rosso, e viene salvato dal Var. Sul colpo di testa potrebbe fare meglio visto lo spazio lasciato da De Vrij.
Utile nel gioco di sponda, ma nel complesso troppo nervoso come quando rischia il rosso, e viene salvato dal Var. Sul colpo di testa potrebbe fare meglio visto lo spazio lasciato da De Vrij.
Lunghe leve e buon dribbling contribuiscono a renderlo un rebus irrisolto per la difesa nerazzurra.
(in panchina Paro). Mette in scacco un'Inter che a tratti sembra un docile gattino, ma con i cambi nella ripresa contribuisce a trasformare i nerazzurri in tigre.