Non poteva fare molto di più sul gol di Favilli, è attento per il resto in una serata durante la quale comunque il Verona dalle sue parti ci arriva molto raramente.
- Favilli 60’
- Kulusevski 78’
La Juve ha difficoltà a costruire gioco, lui prova a spingere il baricentro un attimo più in su spostando il raggio di azione di qualche metro. Soffre in fase difensiva, non entusiasma nelle iniziative offensive, finisce infortunandosi.
Altalenante lungo l'arco dell'intero match, ma è probabilmente il più attivo e pericoloso dei suoi per lo meno fra i titolari. Aveva anche trovato l'assist, ma il VAR pesca in fuorigioco Morata e gli cancella il bonus.
Attento nella fase difensiva, si propone in avanti, sta trovando continuità di impiego e di rendimento, fattori che l'anno scorso gli sono evidentemente mancati. A volte si fida troppo delle proprie caratteristiche tecniche.
Gli piace lo scontro fisico, non si tira indietro, cerca spesso l'anticipo in uscita lontano dalla propria area di rigore: gli riesce spesso, quando non gli riesce sa come recuperare, seppur con qualche affanno.
Non ha il passo qualitativo dei compagni di squadra, si vede, prova a farsi valere con il carattere, ma stasera gli va male anche in questo senso. Non riesce a rendersi utile con le sue sgroppate.
Sembra avere un blocco mentale clamoroso che non gli permette di riuscire a fare neanche le cose più elementari. Spreca una buona occasione su assist di Rabiot, commette una clamorosa leggerezza in occasione dell'azione che porta in vantaggio il Verona.
Alterna cose buone (l'assist sprecato da Rabiot nel primo tempo, il tiro da fuori subito dopo la rete di Kulusevski) a cose meno buone (troppi palloni persi in mezzo al campo), e ciò fa perdere continuità alla manovra bianconera.
Alterna cose buone (l'assist sprecato da Rabiot nel primo tempo, il tiro da fuori subito dopo la rete di Kulusevski) a cose meno buone (troppi palloni persi in mezzo al campo), e ciò fa perdere continuità alla manovra bianconera.
Dal trequartista della Juventus ci si aspetta più imprevedibilità ed estro, lui è più un geometra in questo senso: compitino e presenza fisica, deve cambiare passo presto per meritarsi un ruolo che comunque ricopre ad oggi con dignità calcistica.
Con lui in campo la Juve cambia marcia dalla metà campo in su, ed è una sua giocata personale a permettere ai bianconeri di non uscire sconfitti dalla partita contro l'Hellas. Il confronto con Bernardeschi è impietoso per l'ex viola.
Si limita al compitino, non è ancora entrato negli ingranaggi bianconeri, sarebbe la perfetta spalla di un centrocampista di qualità superiore. Oggi non ha questo partner accanto a lui.
Primo tempo così così, ma è quasi normale considerando una condizione fisica non esaltante. Nella ripresa, complice anche la presenza in campo di Kulusevski, dialoga meglio con i compagni di reparto e si rende più volte pericoloso: un diagonale di destro e la traversa dal limite le occasioni migliori.
Evidentemente il VAR non è uno strumento che va d'accordo con l'attaccante spagnolo: dopo Crotone, infatti, arriva il secondo gol annullato per pochi millimetri. Lui, di suoi, ci mette corsa e volontà, ma non riesce ad incidere stasera.
La Juventus di Andrea Pirlo non è ancora chiaro se ha il gusto della carne o del pesce. E neanche se la materia prima è di qualità. Ci sono momenti in cui sembra una squadra allo sbando, altre in cui domina: urge continuità di rendimento.
Tante parate, nessuna di estrema difficoltà, ma è sempre sul pezzo senza farsi sorprendere dai tiri degli attaccanti della Juventus soprattutto nella fase finale. E' anche fortunato quando lo salvano i pali, nulla può su Kulusevski.
Non è il solito motorino di fascia, soffre l'assetto tattico della Juventus. L'ingresso in campo di Kulusevski è per lui il colpo di grazia finale, non riesce a limitare l'avversario in occasione dell'1-1.
Forse il meno appariscente della difesa veronese, sbaglia qualcosina in fase di impostazione, soffre la velocità con cui l'attacco bianconero lo affronta, ma se la cava comunque portando a casa la sufficienza.
Forse il meno appariscente della difesa veronese, sbaglia qualcosina in fase di impostazione, soffre la velocità con cui l'attacco bianconero lo affronta, ma se la cava comunque portando a casa la sufficienza.
Entra per l'infortunato Ceccherini, gioca una partita praticamente identica al compagno di squadra: soffre, ma regge botta, e non va di fatto mai in apnea contro l'attacco bianconero.
Non parte benissimo contro le accelerazioni di Morata, va via via crescendo provando addirittura a trovare gloria nell'area juventina, seppur senza successo.
Non parte benissimo contro le accelerazioni di Morata, va via via crescendo provando addirittura a trovare gloria nell'area juventina, seppur senza successo.
Giovane e sfacciato, che l'avversario di turno sia Dybala o Morata per lui non c'è differenza: ribatte colpo su colpo, di fino o meno, è sicuramente il migliore in campo dei suoi.
Giovane e sfacciato, che l'avversario di turno sia Dybala o Morata per lui non c'è differenza: ribatte colpo su colpo, di fino o meno, è sicuramente il migliore in campo dei suoi.
Corre, corre, corre, prova a metterci qualità, ma la poca freddezza ogni tanto gli causa qualche problema in questo senso. E' una spina nel fianco della difesa bianconera nel primo tempo, nella ripresa cala anche fisicamente.
Prestazione simile a quella di Colley, ma a differenza sua riesce anche a marchiare il terreno con un assist al bacio per Favilli in occasione del momentaneo vantaggio dei veronesi.
Appena rientrato dopo l'isolamento a causa del Covid-19, sembra abbastanza nervoso tant'è che commette anche un paio di falli evitabili. Con lui in campo, però, il Verona comincia a spingere poco, e non per demeriti suoi.
Appena rientrato dopo l'isolamento a causa del Covid-19, sembra abbastanza nervoso tant'è che commette anche un paio di falli evitabili. Con lui in campo, però, il Verona comincia a spingere poco, e non per demeriti suoi.
Forse è la nota più stonata della serata per l'Hellas: dovrebbe dare fisicità e tempi al centrocampo gialloblù, ci riesce poco e male. Sicuramente farà vedere di meglio in altre circostanze.
Forse è la nota più stonata della serata per l'Hellas: dovrebbe dare fisicità e tempi al centrocampo gialloblù, ci riesce poco e male. Sicuramente farà vedere di meglio in altre circostanze.
In mezzo al campo a darle e prenderle, sa sporcarsi le mani nonostante la buona tecnica di base, ha anche i guizzi fisici giusti per non farsi sovrastare dal dinamismo del centrocampo bianconero.
Quasi un tempo in campo per lui, non va in confusione e fa la sua figura contro il centrocampo della Juventus, comunque non in stato di grazia stasera. Non trova il guizzo giusto nella metà campo avversaria.
Tiene sempre impegnata tutta la retroguardia bianconera, il duello fisico con Demiral è tutto da gustare, ma non ha i novanta minuti nelle gambe e si vede col passare dei minuti. Giustamente sostituito ad inizio ripresa.
Entra, si procura un fallo, una buona sponda di testa e un gol prima di uscire dal campo per un problema muscolare: chiedergli di più nei sette minuti in campo era francamente impossibile.
Entra, si procura un fallo, una buona sponda di testa e un gol prima di uscire dal campo per un problema muscolare: chiedergli di più nei sette minuti in campo era francamente impossibile.
Parte bene sgusciando sulla trequarti dell'Hellas, poi quasi si ecclissa nella parte centrale del match, nelle ultime battute si rivede dando una mano alla squadra in un paio di occasioni tenendo la palla lontana dalla propria area.
Imbriglia bene la squadra avversaria, non soffre particolarmente nella ripresa, ma dopo il pareggio bianconero non riesce a trovare le contromosse giuste per respingere le iniziative avversarie dal punto di vista tattico.
Imbriglia bene la squadra avversaria, non soffre particolarmente nella ripresa, ma dopo il pareggio bianconero non riesce a trovare le contromosse giuste per respingere le iniziative avversarie dal punto di vista tattico.