Le sue percussioni lungo la destra sanno essere sanguinose: quando parte palla al piede, è difficile arrestarlo. Pericoloso con un tiro-cross nel primo tempo, conquista punizioni da posizioni interessanti, ancora nel finale prova a sfondare rendendosi pericoloso. Grande facilità di corsa.
Dopo l'autogol di Cagliari, ancora non convince fino in fondo la tenuta del colombiano che si fa ammonire per proteste sul finire di primo tempo e rischia subito dopo portando troppo palla, perdendola e aprendo per il contropiede degli avversari. Non dà la solidità e le certezze dei due compagni di reparto.
Nel complesso una prestazione sufficiente, in avvio fa ammonire Tomiyasu, dal suo lato il Genoa prova a sfondare: tanta propulsione in avanti, diversi cross messi al centro, un tiro che impegna Skorupski, ma manca l'efficacia finale.
Grande esperienza, sempre puntale e ordinato, non si scompone mai e riesce dietro a tenere sempre in mano la situazione e a sbrogliare situazione difficili.
Costantemente aggressivo e in anticipo sui portatori di palla avversari, l'argentino sa anche portare palla con grande efficacia, lanciarsi in progressione e mettere in pericolo la retroguardia avversaria. Quarta ammonizione in quattro gare giocate per un fallo su Sansone, comunque ben limitato, nel secondo tempo.
Specializzato nel servire Barreca, riesce ad aprire più volte il campo per il terzino lanciandolo sulla sinistra. Nel complesso buona tenuta e poco da recriminargli.
Si impegna in mezzo al campo, ma non dimostra di avere le forze per proiettarsi in avanti ed essere di supporto agli attaccanti di Andreazzoli.
Riscalda il piede già al 3': tiro da fuori a lato, al 30' poi il gran tentativo su punizione con la palla che si stampa sulla traversa. Dimostra personalità e qualità, dà sicurezza in mezzo, lancia i compagni o conquista spazi. Molto meno lucido nella ripresa: la stanchezza si fa sentire, causa il rigore su Soriano e il Genoa si salva solo grazie alla traversa. Esce all'81'.
Impalpabile il giovane ex Inter che raramente riesce a trovare il dialogo con i compagni o a portare pericoli dalle parti di Skorupski. Esce al 68' per fare posto a Saponara.
Impalpabile il giovane ex Inter che raramente riesce a trovare il dialogo con i compagni o a portare pericoli dalle parti di Skorupski. Esce al 68' per fare posto a Saponara.
Torna alla formazione tipo dopo la sconfitta di Cagliari ma in particolari suoi attaccanti non sono in giornata e lui non fa granché per cambiare le cose.
Qualche incertezze e qualche brivido, in particolare in uscita, li regala. Compie diversi interventi, nulla comunque di particolarmente complicato e che possa davvero metterlo in difficoltà.
Gli attaccanti del Genoa non riescono a creargli quest'oggi grossi grattacapi, riesce a concludere con autorevolezza una gara tutto sommata tranquilla.
Il difensore olandese ad inizio secondo tempo rischia stendendo Kouame al limite dell'area, si salva e nella parte finale di gara riesce comunque a mettersi in mostra con un paio di chiusure.
Il difensore olandese ad inizio secondo tempo rischia stendendo Kouame al limite dell'area, si salva e nella parte finale di gara riesce comunque a mettersi in mostra con un paio di chiusure.
Pronti via e si fa ammonire con Barreca che quasi lo beffa. Cartellino giallo che sicuramente lo condiziona dietro, timido il giapponese classe '98, quando si fa vivo in avanti sbaglia clamorosamente il cross.
Il cileno è un guardiano sicuramente d'esperienza ed affidabilità, davanti alla difesa sempre pronto a fare da frangiflutti e spezzare le trame di gioco avversarie. Rallenta gli attaccanti del Genoa ed è prezioso nel proteggere la sua retroguardia. In regia non osa, ma non sbaglia.
Poco coinvolto in fase di costruzione, nemmeno in fase di interdizione primeggia. Partita abbastanza anonima la sua, si fa ammonire in un litigio con Radovanovic all'80'.
Poco coinvolto in fase di costruzione, nemmeno in fase di interdizione primeggia. Partita abbastanza anonima la sua, si fa ammonire in un litigio con Radovanovic all'80'.
Fatica tanto nel contenere Ghiglione (anzi sbaglia e innesca una pericolosa ripartenza dell'avversario), mentre non riesce a dare la spinta offensiva giusta sulla sinistra. Fa sentire la mancanza di Dijks.
Nel primo tempo ci prova con un paio di tiri da fuori, ma gli esiti sono da dimenticare. Meglio nella ripresa: si procura il rigore con Schone che lo stende; nel finale, ha la chance su assist di Sansone, per sbloccare la gara ma la sua mira è imprecisa.
E' il regista offensivo del Bologna, gran movimento e tante aperture per i compagni. Fa da rifinitore ed è punto di riferimento importante soprattutto nel primo tempo. Esce al 71' per fare posto ad una punta di peso come Santander, dopo aver speso molte energie.
Poco ispirato nel primo tempo, più vivace nella ripresa sull'out mancino ma pesa l'errore dal dischetto: osa con il cucchiaio, ma la traversa gli dice di no. Prova a rifarsi poi con un prezioso assist per Soriano nel finale, ma il Bologna non riesce comunque a vincere la gara.
Ci prova con un paio di spunti nel primo tempo: dalla destra, si accentra e tira ma l'esito è sempre lo stesso: tiro fuori a lato. Manca di precisione e lo conferma nella ripresa quando diventa a tratti irritante: troppo egoista.
Ci prova con un paio di spunti nel primo tempo: dalla destra, si accentra e tira ma l'esito è sempre lo stesso: tiro fuori a lato. Manca di precisione e lo conferma nella ripresa quando diventa a tratti irritante: troppo egoista.
Positivo il suo ingresso in campo, entra al 71' al posto di Palacio e il Bologna riesce a mettere ancora in apprensione la retroguardia dei padroni di casa. Prezioso nel proteggere palla e nel lavoro di sponda per i compagni con i quali ben dialoga. I pericoli aumentano.
Gara dalle poche emozioni che il Bologna rischia addirittura di vincere, ottiene comunque un punto che permette ai felsinei di salire a quota 8 in classifica, mentre l'allenatore serbo continua a combattere la battaglia più importante.
