Trafitto dal rigore di Lukaku nel primo tempo, inizia male la ripresa, con un'uscita a vuoto. Poi si riscatta: sicuro sulla punizione di Eriksen, ottimo sul colpo di testa di Vecino all'82' e nel finale, quando c'è da governare l'area di rigore.
Trafitto dal rigore di Lukaku nel primo tempo, inizia male la ripresa, con un'uscita a vuoto. Poi si riscatta: sicuro sulla punizione di Eriksen, ottimo sul colpo di testa di Vecino all'82' e nel finale, quando c'è da governare l'area di rigore.
Trafitto dal rigore di Lukaku nel primo tempo, inizia male la ripresa, con un'uscita a vuoto. Poi si riscatta: sicuro sulla punizione di Eriksen, ottimo sul colpo di testa di Vecino all'82' e nel finale, quando c'è da governare l'area di rigore.
Un'ottima partita, in cui veleggiava tranquillamente verso il 7, rovinata dall'episodio che costa il 2-2 alla Juventus, ma per sua fortuna ci pensa Cuadrado. La battaglia con Lukaku è tosta, per lunghi tratti il difensore ha la meglio, poi si aggrappa alla maglia del centravanti e, beffa ulteriore, deposita il pallone nella sua porta. Al malus dell'autorete aggiunge pure quello dell'ammonizione.
Spinge poco e male, non c'è sufficiente intesa con Chiesa e in generale con i compagni, visto che sbaglia spesso posizione, stringendo troppo verso il centro. Soffre Hakimi nella ripresa, il marocchino sforna cross con regolarità da quel lato e la Juventus soffre.
L'Inter lo ispira particolarmente. Il colombiano polverizza Darmian, vince il duello con Perisic e segna due gol, il secondo dei quali su un rigore da lui stesso conquistato. Due reti decisive, due mazzate contro i rivali di sempre per quello che è nettamente il migliore in campo tra i padroni di casa.
L'Inter lo ispira particolarmente. Il colombiano polverizza Darmian, vince il duello con Perisic e segna due gol, il secondo dei quali su un rigore da lui stesso conquistato. Due reti decisive, due mazzate contro i rivali di sempre per quello che è nettamente il migliore in campo tra i padroni di casa.
Sicuro in difesa, forma una ottima catena a destra con Cuadrado. Doma Darmian, spinge e con un tocco in allungo sfiora il gol nel primo tempo; nella ripresa fa un po' tutti i ruoli, mostrando ancora una volta quanto può essere prezioso per Pirlo.
Sicuro in difesa, forma una ottima catena a destra con Cuadrado. Doma Darmian, spinge e con un tocco in allungo sfiora il gol nel primo tempo; nella ripresa fa un po' tutti i ruoli, mostrando ancora una volta quanto può essere prezioso per Pirlo.
Rileva Chiesa, si sistema a destra sulla linea difensiva. Dà il suo contributo nel finale di gara, aiutando il fortino bianconero a resistere e permettendo alla squadra di portare a casa 3 punti preziosissimi.
Rileva Chiesa, si sistema a destra sulla linea difensiva. Dà il suo contributo nel finale di gara, aiutando il fortino bianconero a resistere e permettendo alla squadra di portare a casa 3 punti preziosissimi.
Paga il pestone rifilato a Lautaro, che vale il rigore del provvisorio 1-1, altrimenti la sua valutazione sarebbe più alta. Soffre nel primo tempo, nella ripresa rasenta la perfezione: decisivo in chiusura su cross di Hakimi al 74', stoico nel finale quando resiste ai tentativi disperati della formazione nerazzurra.
Meno spumeggiante rispetto ad altre occasioni, non riesce a trovare la giocata giusta. Ci prova al 43' con una botta da fuori, ma trova Skriniar sulla sua strada; non riesce a sfondare sulla sua fascia, quando la squadra rimane in 10 prova a dare una mano a Ronaldo, senza riuscirci del tutto.
Primo tempo mediocre, in cui nonostante la buona prova della squadra non riesce a trovare il ritmo e le geometrie giuste. La sua ripresa dura poco: espulso per doppia ammonizione, lascia la squadra in 10 praticamente per una frazione di gioco.
Alti e bassi per il francese, che battaglia nel primo tempo e si fa sentire fisicamente, cala nella ripresa e va in affanno, schiacciandosi troppo sulla linea difensiva. Nel complesso la sua partita è sufficiente, i segnali per il futuro incoraggianti.
Arma tattica di Pirlo, che sembra funzionare nel primo tempo. È l'unico aspetto positivo della sua prova, per il resto poco brillante: si fa murare da Skriniar all'11', pasticcia in diverse occasioni. Quando c'è da scegliere chi sacrificare dopo l'espulsione di Bentancur Pirlo non ha alcun dubbio.
Rileva Kulusevski e cerca di assicurare protezione alla linea difensiva. Non ci riesce pienamente, anzi: i pericoli arrivano quasi sempre dal suo lato. Non disputa una partita insufficiente, ma neppure brillante, strappando un 6 risicato.
Rileva Kulusevski e cerca di assicurare protezione alla linea difensiva. Non ci riesce pienamente, anzi: i pericoli arrivano quasi sempre dal suo lato. Non disputa una partita insufficiente, ma neppure brillante, strappando un 6 risicato.
Rileva Ronaldo, prova a tenere alta la squadra, ma è un'impresa difficile. Impegna Handanovic con un tiro-cross, poi può poco, perché l'Inter gioca in costante proiezione offensiva; il suo contributo è comunque utile per la conquista della vittoria.
Sbaglia un calcio di rigore, ma firma il provvisorio 1-0 avventandosi sulla respinta di Handanovic. È voglioso, prova a farsi innescare dai compagni, che non lo assistono a dovere; esce infuriato al 70' per Morata, non gradendo la sostituzione. Il titolo di capocannoniere intanto è più vicino.
La sua squadra si rilancia in chiave Champions al termine di una partita forse non brillante, ma efficace. Buon primo tempo della Juventus, dopo l'inferiorità numerica i bianconeri soffrono, ma conquistano i 3 punti; merito di un Cuadrado inarrestabile e dei piccoli aggiustamenti del tecnico.
La sua squadra si rilancia in chiave Champions al termine di una partita forse non brillante, ma efficace. Buon primo tempo della Juventus, dopo l'inferiorità numerica i bianconeri soffrono, ma conquistano i 3 punti; merito di un Cuadrado inarrestabile e dei piccoli aggiustamenti del tecnico.
Intuisce il tiro dal dischetto di Ronaldo, ma non può nulla sulla ribattuta. Sorpreso dal gol di Cuadrado: è vero che il tiro è deviato, ma se fosse rimasto fermo sarebbe stato colpito in pieno. Battuto dal dischetto nel finale di gara, per il resto non commette errori né ha occasioni per riscattarsi.
Sempre pulito negli interventi, bravissimo a opporsi a Kulusevski al 22'. Dirige la squadra da dietro, non soffre mai contro Ronaldo ed è incolpevole sulle azioni dei gol bianconeri. Nonostante le 3 reti subite, lui e Skriniar si confermano una sicurezza.
Mura Kulusevski all'11', poi Chiesa al 43'. Quando c'è bisogno di lui si fa trovare pronto, dopo la superiorità numerica gioca costantemente con i piedi nella metà campo della Juventus. Il migliore della linea difensiva nerazzurra.
Mura Kulusevski all'11', poi Chiesa al 43'. Quando c'è bisogno di lui si fa trovare pronto, dopo la superiorità numerica gioca costantemente con i piedi nella metà campo della Juventus. Il migliore della linea difensiva nerazzurra.
Meno preciso del solito, soffre le accelerazioni di Cuadrado sul suo lato e la catena di sinistra della Juventus. Prova a riscattarsi nella metà campo offensiva, accompagnando bene l'azione; oggi però le solite giocate non gli riescono, forse anche per un pizzico di nervosismo.
Brutta prestazione dell'esterno nerazzurro, non solo per l'ingenuo fallo su Chiellini, che causa un calcio di rigore per la Juventus. Fatica a contenere Cuadrado, mentre in avanti non combina praticamente nulla. Esce dopo l'intervallo, sostituito da Perisic.
Cresce con il passare dei minuti, dopo un inizio non del tutto positivo. Quando l'Inter rimane in superiorità numerica riesce a trovare più spazio e sforna cross interessanti; su uno di questi è bravissimo De Ligt a chiudere in extremis al 74'.
Imbrigliato nel primo tempo, anche a causa del pressing di Kulusevski, riesce a trovare maggiore spazio nella ripresa grazie a Eriksen, che si abbassa a dargli manforte, e alla superiorità numerica. Nel finale però si fa prima ammonire per proteste, poi cacciare per doppio giallo per un intervento falloso nel tempo di recupero.
Entra al posto di Darmian e sicuramente fa meglio del compagno di squadra, coprendo meglio in difesa e crossando in maniera interessante, come quando pesca Vecino in area all'82'. Nel finale di gara però atterra Cuadrado in area: è il calcio di rigore che decide il match.
Entra al posto di Darmian e sicuramente fa meglio del compagno di squadra, coprendo meglio in difesa e crossando in maniera interessante, come quando pesca Vecino in area all'82'. Nel finale di gara però atterra Cuadrado in area: è il calcio di rigore che decide il match.
Non è il solito Barella, le sue giocate sono imprecise e i tocchi spesso sbagliati non soltanto nella misura, ma anche come concetto. Fatica ad accendersi e a trovare le giuste distanze in campo, commette errori banali che pregiudicano la sua prestazione, come sempre generosa.
Non è il solito Barella, le sue giocate sono imprecise e i tocchi spesso sbagliati non soltanto nella misura, ma anche come concetto. Fatica ad accendersi e a trovare le giuste distanze in campo, commette errori banali che pregiudicano la sua prestazione, come sempre generosa.
Finale di gara al posto di Eriksen, non riesce a incidere più di tanto. La Juventus si chiude nella sua area, gli spazi sono intasati; si limita a smistare il pallone, senza trovare la giocata che servirebbe ai nerazzurri.
Prestazione negativa del danese nella prima frazione: molle, impreciso, fuori dal gioco. Non chiude in tempo in raddoppio su Cuadrado e devia il tiro che si insacca al 48'. Meglio nella ripresa, più nel vivo della manovra; ci prova anche su calcio di punizione, ma non impensierisce Szczesny.
Pur senza brillare, riesce a essere sempre decisivo. Segna un gol su rigore, si batte fino allo stremo con Chiellini, causa l'espulsione di Bentancur. Con il corpo a corpo è decisivo per l'autorete di Chiellini, che vale il provvisorio pareggio; nel finale di gara non ne ha più.
Non segna, anche se ci va vicino al 51', quando si libera con una grande giocata e non trova la porta di poco. Procura il calcio di rigore, si batte e fa tanto lavoro sporco, dialoga con i compagni e disputa una partita di grande livello, contro difensori tutt'altro che semplici da affrontare.
Perde contro la sua ex squadra in modo rocambolesco. L'Inter è già campione, ma la sconfitta brucia per il tecnico, che prova a raddrizzare il match con i cambi nel secondo tempo, ma esce dall'Allianz Stadium senza punti.