Sulla conclusione di Theo Hernandez, la più pericolosa del Milan, sfoggia un intervento decisivo.
- Wisniewski 75’
- Esposito Sa. 85’
Inesauribile spinta sulla sinistra, con sovrapposizioni, potenziali assist, conclusioni. Questo modulo lo valorizza al meglio.
Rispetto alle prove sontuose dei suoi colleghi di reparto, si mette lì e svolge il compito in maniera tutto sommato tranquilla, visto che sulla sinistra fa tutto Reca.
E' l'elemento che permette a questo 3-5-2 di funzionare alla perfezione, con la sua intelligenza a scalare tra i reparti, a cui abbina ottime chiusure difensive.
E' l'elemento che permette a questo 3-5-2 di funzionare alla perfezione, con la sua intelligenza a scalare tra i reparti, a cui abbina ottime chiusure difensive.
Soffre l'intraprendenza di Theo Hernandez, mentre davanti resta un fattore discretamente importante, con il palo che porta al gol del vantaggio. Giallo ingenuo che gli costa il Lecce.
E' semplicemente perfetto in entrambe le fasi. Dietro chiude ogni spiraglio per la manovra rossonera, e davanti si fa trovare pronto a timbrare il primo gol in A, che vale tantissimo.
Mette tutta la sua esperienza a disposizione della squadra gestendo i ritmi. Potrebbe fare meglio nell'occasione a tu per tu con Maignan ma nel complesso la sua prova è più che buona.
Inizio difficoltoso per lui, ma poi prende bene le misure e prima di uscire si ritaglia anche una discreta chance.
Entra nel momento in cui viene decisa la partita. Qualche fallo di troppo ma tanta quantità, preziosa in quel frangente.
Prova eccezionale per l'ex Spal, paradossalmente nel giorno in cui la squadra di Ferrara va in C. Trova il primo gol in A con una punizione perfetta, che corona una prestazione totale a centrocampo, fatta di recuperi sempre precisi e impostazione pulita.
Inizia timidamente la partita ma poi si ricorda come assecondare i movimenti di Nzola e il suo rendimento cresce a vista d'occhio.
Dimostra, anche senza bonus all'attivo, quanto sia anima e cuore (e muscoli) di questa squadra. Alza da solo di decine di metri il baricentro della squadra e tiene sempre in apprensione, fino al minuto 96, i difensori rossoneri.
Dimostra, anche senza bonus all'attivo, quanto sia anima e cuore (e muscoli) di questa squadra. Alza da solo di decine di metri il baricentro della squadra e tiene sempre in apprensione, fino al minuto 96, i difensori rossoneri.
Dopo l'Inter, supera anche il Milan e riaccende le speranze salvezza in vista dello scontro diretto di Lecce.
Fa quel che può, ma poi si inchina alle stoccate di Wisniewski e di Esposito.
Parte bene con chiusure attente, ma poi la difesa si slega e anche lui è tra i colpevoli di questa situazione.
Parte bene con chiusure attente, ma poi la difesa si slega e anche lui è tra i colpevoli di questa situazione.
Per larghi tratti del primo tempo è l'uomo più pericoloso del Milan, poi resta vittima della gestione delle energie.
Stesso discorso per Kjaer, ma le sue colpe sono evidenti in occasione dell'1-0, quando abbandona ai blocchi di partenza la marcatura di Wisniewski, consentendo di sfruttare all'uomo che avrebbe dovuto contenere un rimpallo casuale su un compagno di squadra. Errore fatale.
Nonostante le sgasate di Reca, riesce sempre in qualche modo a tenere botta e a chiudere, in una circostanza anche in maniera provvidenziale.
Che non sia Theo Hernandez è evidente, ma il calo (quasi crollo) della squadra con lui in campo non è proprio un caso.
Che non sia Theo Hernandez è evidente, ma il calo (quasi crollo) della squadra con lui in campo non è proprio un caso.
Parte alla grande timbrando il palo ma poi si deve arrendere alla pochezza della manovra messa in piedi dai compagni.
Nel secondo tempo abbozza una reazione d'orgoglio dopo un primo tempo disastroso. Nel complesso non arriva alla sufficienza, anche se forse Pioli lo toglie nel suo miglior momento.
Nel secondo tempo abbozza una reazione d'orgoglio dopo un primo tempo disastroso. Nel complesso non arriva alla sufficienza, anche se forse Pioli lo toglie nel suo miglior momento.
Non riesce mai ad accendersi come aveva fatto contro la Lazio, cestinando prima della sua uscita un'ottima occasione da gol per un dribbling in eccesso.
Si fa notare più sulle palle inattive che dando una mano concreta a Tonali nella gestione della mediana.
Si fa notare più sulle palle inattive che dando una mano concreta a Tonali nella gestione della mediana.
Pioli gli concede l'occasione di mettersi in mostra ma lui decisamente non la sfrutta a dovere.
Pioli gli concede l'occasione di mettersi in mostra ma lui decisamente non la sfrutta a dovere.
Per l'ennesima volta non supera l'esame, alla luce di una mezz'ora scarsa con più ombre che luci.
Per l'ennesima volta non supera l'esame, alla luce di una mezz'ora scarsa con più ombre che luci.
Ci prova sempre e nel primo tempo è prezioso nella velocizzazione della manovra. Scende un po' nella ripresa ma porta a casa la sufficienza.
Ci prova sempre e nel primo tempo è prezioso nella velocizzazione della manovra. Scende un po' nella ripresa ma porta a casa la sufficienza.
Parte rubando palla a centrocampo e sgroppando verso l'area dello Spezia. Unica azione degna di nota di una partita più che grigia.
Parte rubando palla a centrocampo e sgroppando verso l'area dello Spezia. Unica azione degna di nota di una partita più che grigia.
Entra e prova quantomeno a lasciare il segno, sebbene sia servito poco e male dai trequartisti.
Non convince la formazione iniziale e nemmeno qualche cambio. Sacrifica il campionato per le ultime speranze nell'Euroderby.