Incolpevole sul gol di Zapata, ne salva altri tre durante la partita: nel primo tempo su Pasalic, nella ripresa a stretto giro di posta prima su Gomez e poi su Zapata.
Incolpevole sul gol di Zapata, ne salva altri tre durante la partita: nel primo tempo su Pasalic, nella ripresa a stretto giro di posta prima su Gomez e poi su Zapata.
Con il suo ingresso in campo contro un Hateboer più stanco era lecito attendersi una partecipazione attiva alla manovra. E invece a parte un tiro debole non si registrano grandi interventi.
Contro un avversario scomodo e insidioso come Gosens dimostra ancora una volta di vivere una stagione molto positiva. Limita il tedesco e non fa mancare il suo apporto in attacco.
Il duello fisico che ingaggia con Zapata lo vede in difficoltà ma lo affronta senza paure. Poi però commette un errore gravissimo inciampando sul pallone e regalando il gol al colombiano.
Non casca alle finte di Gomez nell'1 contro 1 e quando si spinge in avanti crea sempre apprensioni. Da un suo tiro nasce il gol del pareggio di Pessina.
Non casca alle finte di Gomez nell'1 contro 1 e quando si spinge in avanti crea sempre apprensioni. Da un suo tiro nasce il gol del pareggio di Pessina.
Malinovskyi non lo impensierisce più di tanto e allora può permettersi di dare una mano ai compagni in raddoppio. Gara attenta senza sbavature.
Malinovskyi non lo impensierisce più di tanto e allora può permettersi di dare una mano ai compagni in raddoppio. Gara attenta senza sbavature.
Giornata meno brillante del solito ma comunque porta a casa la pagnotta grazie soprattutto al modo con cui limita Hateboer. Manca il suo apporto in fase offensiva.
Parte con qualche indecisione ma poi riesce a calarsi nella partita soprattutto nel dare una mano ai compagni in mezzo al campo quando la palla ce l'ha l'Atalanta.
Parte con qualche indecisione ma poi riesce a calarsi nella partita soprattutto nel dare una mano ai compagni in mezzo al campo quando la palla ce l'ha l'Atalanta.
Più compassato di Amrabat - e non è una novità -, il suo contributo è comunque utile soprattutto nei momenti in cui i gialloblu vanno in affanno: tiene la posizione ed offre sempre un aiuto ai compagni.
Qualche spunto interessante lo regala, ma per lo più si distingue per l'apporto che dà nella fase difensiva.
Primo tempo decisamente sottotono, poi nella ripresa ha il guizzo giusto al momento giusto per pareggiare i conti. Da quel momento è molto più vivo e partecipe.
Il centrocampo è roba sua, dirige le operazioni con enorme lucidità e senza andare mai in difficoltà nel palleggio. Cala nella ripresa ma non così tanto da inficiare la sua prestazione.
Il ragazzo ha talento, faccia tosta e voglia di mettersi in mostra. Non corre mai a vuoto, non ha paura dei duelli e nel secondo tempo riesce ad impegnare Gollini con conclusioni insidiose.
Il ragazzo ha talento, faccia tosta e voglia di mettersi in mostra. Non corre mai a vuoto, non ha paura dei duelli e nel secondo tempo riesce ad impegnare Gollini con conclusioni insidiose.
Un po' come per Dimarco, anche da lui ci si attende qualcosa in più nel finale di partita sfruttando la maggiore freschezza. E invece tocca pochi palloni e quei pochi non riesce a fruttarli.
Detto che il voto va soprattutto al suo vice Matteo Paro, il Verona conferma tutte le sue qualità anche al cospetto dell'Atalanta: squadra attenta, tatticamente sagace, pronta a soffrire e a leggere le varie situazioni.
Sul gol ha parziale responsabilità nella respinta non precisa ma c'è da dire che Pessina viene lasciato solo dai difensori. A parte questo, si disimpegna più che egregiamente sulle conclusioni veronesi.
Zaccagni e Borini non lo mettono in difficoltà, Salcedo quando bazzica dalle sue parti sì. Non sempre preciso quando gli tocca di impostare.
Il migliore del reparto arretrato nerazzurro. Dalle sue parti si fa fatica a passare, sia per terra che in aria, ed un paio di chiusure sono decisive.
Sfiora il gol su un bel cross di Gomez ma in difesa balla troppo senza dare affidabilità: buon per lui che gli attaccanti avversari non ne approfittano.
Se l'Atalanta non riesce ad esprimere al meglio il proprio calcio è soprattutto perché i due esterni non sono in giornata. L'olandese in particolare pasticcia troppo per quanto si faccia vedere più di Gosens.
Se l'Atalanta non riesce ad esprimere al meglio il proprio calcio è soprattutto perché i due esterni non sono in giornata. L'olandese in particolare pasticcia troppo per quanto si faccia vedere più di Gosens.
Lontanissimo dai fasti a cui ci ha abituato, il duello con Faraoni lo vede perdente tanto che in attacco si vede di rado e senza costrutto. Un po' meglio in fase difensiva, ma non basta a strappare la sufficienza.
Salcedo è un peperino che lo mette spesso in difficoltà; lui se la cava soprattutto giocando d'esperienza e d'anticipo.
Salcedo è un peperino che lo mette spesso in difficoltà; lui se la cava soprattutto giocando d'esperienza e d'anticipo.
Sfrutta la stanchezza di Faraoni per dare al Papu Gomez un appoggio più sostanzioso di quanto non avesse fatto Gosens. Nulla di eclatante, intendiamoci, ma la sufficienza la porta a casa.
Ci prova ad illuminare l'attacco, come sempre. Questa volta però non trova sbocchi nei compagni tanto che deve giocare più avanti del solito per avere un po' di dialogo.
Amrabat è un cliente tosto che lo mette a dura prova ma alla fine dei conti lo svizzero è quello del centrocampo bergamasco che regge meglio il confronto, sia tecnicamente che fisicamente.
A centrocampo regge bene il duello con i dirimpettai ma ha sulla coscienza due gol sbagliati, soprattutto quello nel primo tempo a tu per tu con Silvestri.
Spesso richiamato da Gasperini perché fuori posizione, non ha il piede caldo come in altre occasioni. Quando gli capita l'opportunità di esplodere il sinistro manda palloni su palloni in curva.
Spesso richiamato da Gasperini perché fuori posizione, non ha il piede caldo come in altre occasioni. Quando gli capita l'opportunità di esplodere il sinistro manda palloni su palloni in curva.
Il gol impreziosisce una gara che altrimenti non sarebbe sufficiente: per quanto vinca spesso i duelli con Gunter, la sua mira è imprecisa sia nelle conclusioni che negli appoggi ai compagni. Però quando c'è da buttarla dentro non si fa pregare.
Il gol impreziosisce una gara che altrimenti non sarebbe sufficiente: per quanto vinca spesso i duelli con Gunter, la sua mira è imprecisa sia nelle conclusioni che negli appoggi ai compagni. Però quando c'è da buttarla dentro non si fa pregare.
L'allievo riesce ad imbrigliare il maestro e così l'Atalanta si ritrova a faticare da matti a trovare sbocchi per andare in velocità come piace a lei. I cambi non producono effetti sostanziali.
L'allievo riesce ad imbrigliare il maestro e così l'Atalanta si ritrova a faticare da matti a trovare sbocchi per andare in velocità come piace a lei. I cambi non producono effetti sostanziali.