Può fare poco sui gol, sia Rabiot che Ronaldo pescano il jolly giusto, ma il portiere rossonero trova comunque il modo di mettere la sua firma sul match con una bella respinta sul colpo di testa di Rugani.
- Rabiot 47’
- Ronaldo 53’
- Ibrahimovic rig 63’
- Kessie' 66’
- Rafael Leao 68’
- Rebic 80’
Partita da soldatino contro un avversario non proibitivo come Danilo, ma fa il suo e lo fa con discreta continuità, soprattutto nella ripresa quando il Milan alza sensibilmente il baricentro.
Primo tempo tranquillo anche per via dei ritmi molto bassi, appena si comincia ad andare un attimo più veloci, si perde Rabiot col movimento di Higuain, e con Kjaer aprono l'autostrada dello 0-2 a Ronaldo.
Primo tempo d'ordinaria amministrazione, poi dieci minuti di follia nei quali si fa uccellare di reparto da Rabiot, e soprattutto quando in collaborazione con Romagnoli spalancano la porta a Ronaldo sullo 0-2.
Parte male con qualche errore tecnico di troppo, un mezzo salvataggio su Higuain a fine primo tempo, bucato da Rabiot sullo 0-1, poi va via via crescendo risultando determinante nello sviluppo del gioco rossonero.
Entra nella fase finale quando il Milan è all'assalto a caccia della vittoria, si fa trovare pronto trovando anche l'assist del 4-2 sfruttando al meglio l'errore di Alex Sandro nel finale.
Fa a spallate durante tutto l'arco del match con qualunque avversario gli capiti a tiro, poi trova anche spazio e tempo per timbrare il cartellino col gol che vale il 2-2 momentaneo.
Entra in campo nonostante l'acciacco fisico, la sua presenza dona più imprevedibilità alla squadra in fase offensiva, seppur non partono da lui le azioni più pericolose e vincenti della squadra.
Entra in campo nonostante l'acciacco fisico, la sua presenza dona più imprevedibilità alla squadra in fase offensiva, seppur non partono da lui le azioni più pericolose e vincenti della squadra.
Non si spaventa nel farsi vedere dai compagni in qualunque circostanza, soffre fisicamente, ma si arrangia comunque bene venendo fuori anche alla distanza quando il Milan trova la rimonta vincente.
Dà sempre l'impressione di poter fare bene e di trovare la giusta giocata da un momento all'altro, ma ciò non succede mai, e quando il Milan vuole cambiare marcia, deve affidarsi ad altri calciatori.
E' una delle note dolenti, fra le poche, della serata rossonera: nonostante la buona spinta, non trova la giusta continuità in termini di qualità, e senza quella da quel lato va in difficoltà.
E' una delle note dolenti, fra le poche, della serata rossonera: nonostante la buona spinta, non trova la giusta continuità in termini di qualità, e senza quella da quel lato va in difficoltà.
Un'ora di gioco quasi da peggiore in campo, poi cambia totalmente e con lui il Milan: si procura il rigore dell'1-2, segna il 4-2 che vale il colpo del k.o. per la Juventus. Difficile chiedergli di più in una serata del genere.
E' di fatto il regista della squadra, e lo fa a tutto campo. Il Milan si attacca al suo carattere, alla sua tecnica, alla sua forza fisica: lui segna il rigore dell'1-2, e assiste Kessie sul 2-2.
E' di fatto il regista della squadra, e lo fa a tutto campo. Il Milan si attacca al suo carattere, alla sua tecnica, alla sua forza fisica: lui segna il rigore dell'1-2, e assiste Kessie sul 2-2.
Il suo ingresso in campo è clamorosamente impattante sul match: dentro sullo 0-2, con la sua fisicità e velocità crea scompiglio nella difesa bianconera, non a caso è sua la firma che vale il 3-2 che certifica la rimonta dei suoi.
Il suo ingresso in campo è clamorosamente impattante sul match: dentro sullo 0-2, con la sua fisicità e velocità crea scompiglio nella difesa bianconera, non a caso è sua la firma che vale il 3-2 che certifica la rimonta dei suoi.
Il suo ingresso in campo è clamorosamente impattante sul match: dentro sullo 0-2, con la sua fisicità e velocità crea scompiglio nella difesa bianconera, non a caso è sua la firma che vale il 3-2 che certifica la rimonta dei suoi.
Imbriglia bene gli avversari nel primo tempo, non crolla nonostante il doppio svantaggio nella ripresa, con i cambi trova le giuste mosse per dare la scossa vincente e decisiva ai suoi.
Imbriglia bene gli avversari nel primo tempo, non crolla nonostante il doppio svantaggio nella ripresa, con i cambi trova le giuste mosse per dare la scossa vincente e decisiva ai suoi.
Non ha grosse responsabilità sui quattro gol subiti, forse poteva fare meglio sulla realizzazione di Leao, ma in generale non dà mai sicurezza alla squadra in questa serata.
Non ha grosse responsabilità sui quattro gol subiti, forse poteva fare meglio sulla realizzazione di Leao, ma in generale non dà mai sicurezza alla squadra in questa serata.
Gioca un'ora in scioltezza, poi blackout totale che parte dal suo fallo di mano tradotto in rigore dal VAR: da lì in avanti è un festival dell'errore che lo vede fra gli attori protagonisti.
Gioca un'ora in scioltezza, poi blackout totale che parte dal suo fallo di mano tradotto in rigore dal VAR: da lì in avanti è un festival dell'errore che lo vede fra gli attori protagonisti.
Ha l'occasione di partire finalmente da titolare, fa una sola cosa buona: un colpo di testa sventato da Donnarumma. Per il resto una serata tutta da dimenticare, non si capisce praticamente mai quale sia la sua posizione in occasione dei gol rossoneri.
Entra in campo e fa l'unica cosa che non avrebbe mai dovuto fare: servire un assist ad un avversario, è l'occasione del 4-2 che di fatto fa partire i titoli di coda sul match.
Entra in campo e fa l'unica cosa che non avrebbe mai dovuto fare: servire un assist ad un avversario, è l'occasione del 4-2 che di fatto fa partire i titoli di coda sul match.
Nonostante la tanta esperienza, fa male nell'ora in cui la Juventus ha il pallino del gioco, fa malissimo quando il Milan prende il sopravvento e la va a vincere. E in un paio di occasioni viene addirittura graziato dagli avversari.
Ancora una serata da dimenticare: sembra andare alla spasmodica ricerca della giocata, e questo lo mette spesso in situazioni scomode che di fatto gli chiudono la porta della gloria in quasi tutte le occasioni.
Ancora una serata da dimenticare: sembra andare alla spasmodica ricerca della giocata, e questo lo mette spesso in situazioni scomode che di fatto gli chiudono la porta della gloria in quasi tutte le occasioni.
Serata finalmente all'altezza della sua fama, nonostante la sconfitta bianconera. Bene in regia e in filtro, pericoloso sulle palle da fermo scodellate in area a ripetizione. Cala fisicamente a lungo andare.
Serata finalmente all'altezza della sua fama, nonostante la sconfitta bianconera. Bene in regia e in filtro, pericoloso sulle palle da fermo scodellate in area a ripetizione. Cala fisicamente a lungo andare.
Solito peperino anche attento in fase difensiva, lancia Ronaldo in occasione dello 0-2, nel finale è praticamente costretto a lasciare il campo per una stanchezza inevitabile visto il tanto dinamismo.
Prova a reggere da solo tutta la fisicità della squadra bianconera, propositivo anche con qualche strappo interessante in fase offensiva, ma va via via inevitabilmente calando.
Entra, ci prova, spesso sbaglia, ma è sempre sul pezzo seppur stavolta senza meravigliare: se fosse entrato prima, forse sul risultato in parità, avrebbe dato uno sfogo maggiore alla manovra bianconera.
La sua fisicità servirebbe a recuperare palloni in zona alta, finisce per fare qualche fallo di troppo che rompe il ritmo della partita e che dunque fa il gioco di chi è in vantaggio: il Milan nel caso specifico.
Finalmente una firma che ne accompagna le aspettative: l'impressione era sempre quella di poter fare bene soprattutto fisicamente, poi lo strappo del gol che merita solo applausi.
Finalmente una firma che ne accompagna le aspettative: l'impressione era sempre quella di poter fare bene soprattutto fisicamente, poi lo strappo del gol che merita solo applausi.
In campo per dare imprevedibilità alla manovra bianconera, il suo ingresso lo si nota quando si intestardisce in fascia destra quando si imbuca affrontato da più avversari: oggetto misterioso.
In campo per dare imprevedibilità alla manovra bianconera, il suo ingresso lo si nota quando si intestardisce in fascia destra quando si imbuca affrontato da più avversari: oggetto misterioso.
Un tiro fiacco a fine primo tempo, buone sponde, bel movimento in occasione del gol di Rabiot, ma poi poco altro: non è così che può dare una mano alla Juventus in questo finale di stagione.
Un tiro fiacco a fine primo tempo, buone sponde, bel movimento in occasione del gol di Rabiot, ma poi poco altro: non è così che può dare una mano alla Juventus in questo finale di stagione.
E' il solito cecchino sottoporta, nonostante sia evidente quanto questa non fosse la sua serata perfetta. Il gol, però, non gli manca mai: illude il suo 0-2, poi conclude con fare nervoso.
E' il solito cecchino sottoporta, nonostante sia evidente quanto questa non fosse la sua serata perfetta. Il gol, però, non gli manca mai: illude il suo 0-2, poi conclude con fare nervoso.
Per un'ora la squadra riesce a seguire il suo spartito, poi un blackout difficile da spiegare, e l'incapacità di riprenderla con le sostituzioni che addirittura si rivelano controproducenti.