Subisce quattro reti senza poter intervenire su nessuna di essa, anzi sulla seconda rete di Gagliardini tenta l'intervento disperato quando la sfera ha già varcato interamente la linea bianca. Nel finale di partita si esalta con due interventi di buon livello.
- Gagliardini 15’
- Icardi rig 40’
- Perisic 54’
- Gagliardini 81’
Subisce quattro reti senza poter intervenire su nessuna di essa, anzi sulla seconda rete di Gagliardini tenta l'intervento disperato quando la sfera ha già varcato interamente la linea bianca. Nel finale di partita si esalta con due interventi di buon livello.
Vista la presenza di un solo attaccante avversario avrebbe la possibilità di marcarlo con continuità ed attenzione, invece si fa cogliere spesso fuori posizione lasciando dei varchi preoccupanti in cui i centrocampisti nerazzurri hanno facilità ad infilarsi, come in occasione della rete di Perisic. Con la sua esperienza dovrebbe guidare con autorevolezza il reparto arretrato genoano, invece finisce con l'essere travolto assieme al resto della sua compagine senza mai dare segno di reazione se si esclude una bella chiusura nel primo tempo.
Prestazione da mettere al più presto nel dimenticatoio, apparso in difficoltà fin dalle prime battute si fa strappare troppo facilmente il possesso da Nainggolan in occasione della terza rete nerazzurra. Termina la partita con solamente un contrasto vinto e sei possessi persi, troppi per chi dovrebbe rappresentare un elemento importante per la retroguardia genoana.
Prestazione da mettere al più presto nel dimenticatoio, apparso in difficoltà fin dalle prime battute si fa strappare troppo facilmente il possesso da Nainggolan in occasione della terza rete nerazzurra. Termina la partita con solamente un contrasto vinto e sei possessi persi, troppi per chi dovrebbe rappresentare un elemento importante per la retroguardia genoana.
Messo in costante difficoltà nell'uno contro uno dagli esterni nerazzurri sembra non trovare mai il bandolo della matassa. Chiude la sua partita con ben 8 possessi persi, decisamente troppi.
Messo in costante difficoltà nell'uno contro uno dagli esterni nerazzurri sembra non trovare mai il bandolo della matassa. Chiude la sua partita con ben 8 possessi persi, decisamente troppi.
Entra per sopperire al vuoto lasciato in difesa dall'espulsione di Romero. Con il suo ingresso la situazione del pacchetto arretrato non cambia, anzi anche lui ha responsabilità sulla rete siglata da Perisic e lascia troppi varchi nella propria zona di competenza.
Che per il Genoa fosse una serata difficile si intuisce fin dalle prime battute. Per trovare un risultato positivo i rossoblu avrebbero bisogno di una prestazione perfetta del pacchetto arretrato, invece il giovane argentino sembra distratto e si fa cogliere più volte impreparato. L'episodio più grave arriva chiaramente al 39' quando il difensore si lascia scavalcare dal lancio lungo e poi commette il fallo che vale rigore ed espulsione.
Che per il Genoa fosse una serata difficile si intuisce fin dalle prime battute. Per trovare un risultato positivo i rossoblu avrebbero bisogno di una prestazione perfetta del pacchetto arretrato, invece il giovane argentino sembra distratto e si fa cogliere più volte impreparato. L'episodio più grave arriva chiaramente al 39' quando il difensore si lascia scavalcare dal lancio lungo e poi commette il fallo che vale rigore ed espulsione.
Il possesso palla continuato dell'Inter lo manda in crisi fin dai primi momenti di gioco. Costretto ad inseguire i portatori di palla avversari finisce ben presto per perdere la lucidità necessaria per organizzare in maniera decente la manovra genoana. Non riesce neppure a dare il suo apporto in fase di non possesso, Brozovic riesce a mandarlo costantemente fuori giri.
Entra e prova a dare la scossa con un paio di iniziative personali, il resto della squadra però non lo asseconda e finisce dunque con lo sparire nel grigiore generale.
Prandelli lo schiera nell'inusuale ruolo di esterno sinistro di centrocampo con la precisa intenzione di bloccare le iniziative degli esterni offensivi avversari. Lui ci mette il consueto impegno, ma finisce ben presto ad essere travolto dalla superiore qualità tecnica degli avversari. Piccole note positive sono rappresentate dai calci da fermo con cui riesce a trovare i compagni di squadra in posizione utile per battere a rete.
Prandelli lo schiera a sorpresa accanto a Radovanovic nel cuore del centrocampo genoano, lui non ha molte attitudini difensive e lo dimostra ampiamente in occasione della prima rete nerazzurra quando non segue l'inserimento di Gagliardini.
Schierato sull'out di destra di centrocampo si fa prendere molto spesso in mezzo alla coppia composta da Asamoah e Perisic senza riuscire ad arginare nessuno dei due. Buona parte della colpa sulla prima rete nerazzurra ricade sulle sue spalle: è lui che non segue il movimento di Asamoah lasciandogli dunque tutto lo spazio utile per trovare il cross giusto per l'inserimento di Gagliardini.
Il Genoa basa la sua partita sulle ripartenze sue e di Kouamé. La tattica però non sempre riesce a causa della prestazione altalenante del numero 9 rossoblu che alterna giocate positive ad errori marchiani. Esemplificativa un'azione prima della mezz'ora quando si libera molto bene della marcatura per poi sbagliare completamente il cross verso Kouamé.
Il Genoa basa la sua partita sulle ripartenze sue e di Kouamé. La tattica però non sempre riesce a causa della prestazione altalenante del numero 9 rossoblu che alterna giocate positive ad errori marchiani. Esemplificativa un'azione prima della mezz'ora quando si libera molto bene della marcatura per poi sbagliare completamente il cross verso Kouamé.
Il canovaccio tattico di Prandelli dovrebbe esaltarne le qualità, invece lui non riesce mai ad essere incisivo. Quando poi esce il suo compagno di reparto lui sparisce definitivamente dal terreno di gioco. Ha inoltre grossa responsabilità sulla seconda rete di Gagliardini quando permette al centrocampista avversario di colpire di testa senza troppa pressione.
Prova ad organizzare una partita come quella contro la Juventus, ma questa volta il rischio non viene ripagato, anzi i suoi finiscono con l'essere clamorosamente travolti. Il Genoa appare in difficoltà fin dalle prime battute e lui non riesce mai a trovare le contromosse efficaci per rispondere alla superiorità nerazzurra.
Il Genoa tira due volte in porta nell'arco della partita, lui non si fa cogliere addormentato e se la cava senza troppi problemi. Attento anche sui retropassaggi dei compagni di reparto, gestiti con serenità e sicurezza.
Il Genoa tira due volte in porta nell'arco della partita, lui non si fa cogliere addormentato e se la cava senza troppi problemi. Attento anche sui retropassaggi dei compagni di reparto, gestiti con serenità e sicurezza.
Non partecipa eccessivamente alla festa nerazzurra, limitando al minimo le scorribande nella metà campo avversaria. Si fa vedere un po' di più nella ripresa, ma senza comunque strafare.
Leggermente meglio del compagno di reparto in quanto viene chiamato più volte in causa. Il brasiliano si dimostra sempre attento in fase di copertura e anche quando gli avversari lo puntano in velocità lui sfoggia tutta la sua esperienza bloccando le loro iniziative.
Leggermente meglio del compagno di reparto in quanto viene chiamato più volte in causa. Il brasiliano si dimostra sempre attento in fase di copertura e anche quando gli avversari lo puntano in velocità lui sfoggia tutta la sua esperienza bloccando le loro iniziative.
Buona la sua prestazione, soprattutto nella prima frazione di gioco quando scende con continuità nella metà campo avversaria. Si libera bene dalla marcatura avversaria e si fa trovare spesso libero dai propri compagni di squadra. Impreziosisce la sua gara con un pregevole cross sul quale si avventa Gagliardini in occasione del momentaneo 1-0.
Gli scattanti attaccanti del Genoa non lo disturbano troppo. Il monolitico difensore nerazzurro bada come sempre al sodo sfruttando la sua superiore fisicità per bloccare le rare iniziative avversarie. Corre solo un pericolo per un retropassaggio un po' troppo corto, ma Handanovic è attento e sbroglia la matassa.
Entra per far rifiatare Politano, si limita ad aiutare la squadra a gestire il possesso quando la partita era già ormai in pieno garbage time.
Se Gagliardini bada alla sostanza ed agli inserimenti nell'area avversaria il numero 77 si "limita" a dirigere il gioco dei nerazzurri. La sua prestazione è molto intelligente e con i suoi tempi di gioco e le sue aperture riesce sempre ad innescare gli esterni offensivi mettendoli in condizione di puntare nell'uno contro uno i propri avversari diretti.
Buono l'impatto dell'ex Roma nella partita contro il Genoa. Prima si fa apprezzare per l'apporto costante in fase offensiva, tentando anche la conclusione personale dal limite dell'area. Poi si rende protagonista del match portando un pressing continuo sui portatori di palla avversari. E' lui infatti che strappa il possesso dai piedi di Pereira nell'azione che diventerà, pochi secondi dopo, il tre a zero firmato da Perisic.
Sembrava che dovesse lasciare il match già nella prima frazione di gioco per due colpi ricevuti alla caviglia. Invece il croato non solo arriva fino al fischi finale ma si rende protagonista di una prestazione importante realizzando la rete del 3-0 e fornendo l'assist a Gagliardini per il definitivo 4-0. Il 44 mette in campo tanto movimento e tanta qualità che mandano quasi costantemente fuori giri la retroguardia avversaria.
Sembrava che dovesse lasciare il match già nella prima frazione di gioco per due colpi ricevuti alla caviglia. Invece il croato non solo arriva fino al fischi finale ma si rende protagonista di una prestazione importante realizzando la rete del 3-0 e fornendo l'assist a Gagliardini per il definitivo 4-0. Il 44 mette in campo tanto movimento e tanta qualità che mandano quasi costantemente fuori giri la retroguardia avversaria.
Partita sontuosa dell'ex atalantino che si fa apprezzare in entrambe le fasi di gioco. Il suo meglio lo dà però quando si tratta di attaccare i sedici metri avversari. Sono sue infatti le reti che aprono e chiudono la gara. Sul primo gol riesce ad attaccare perfettamente lo spazio lasciato vuoto dai difensori e dai centrocampisti avversari, in occasione della quarta rete nerazzurra è bravo a svettare ed anticipare tutti rendendo vano l'intervento di Radu.
Partita sontuosa dell'ex atalantino che si fa apprezzare in entrambe le fasi di gioco. Il suo meglio lo dà però quando si tratta di attaccare i sedici metri avversari. Sono sue infatti le reti che aprono e chiudono la gara. Sul primo gol riesce ad attaccare perfettamente lo spazio lasciato vuoto dai difensori e dai centrocampisti avversari, in occasione della quarta rete nerazzurra è bravo a svettare ed anticipare tutti rendendo vano l'intervento di Radu.
Entra a partita ampiamente decisa, si fa apprezzare per un'iniziativa nella metà campo avversaria. Quando invece si tratta di difendere su Bessa appare in difficoltà.
Tornato in campo 53 giorni dopo l'ultima volta il centravanti argentino sembra aver in corpo molta rabbia da smaltire.Al 20' si divora un gol a tu per tu con Radu. La svolta della sua partita arriva al 39' quando approfitta dell'ennesimo errore della difesa avversaria per controllare all'interno dell'area di rigore prima di essere atterrato da Romero. L'arbitro assegna il rigore e lui si prende prontamente il pallone trasformando con freddezza. Da quel momento appare più sereno e prova prima a servire Nainggolan con un bel colpo di tacco, poi fornisce l'assist per il momentaneo 3-0 a Perisic.
L'esterno nerazzurro è imprendibile per tutti i genoani. Dai suoi piedi nascono moltissime azioni pericolose, come quella che porta al momentaneo 1-0 siglato da Gagliardini. L'ex Sassuolo regala una prestazione di qualità e continuità, puntando e saltando con costanza il proprio diretto avversario, inoltre denota una grande intelligenza tattica: quando lo spazio sulla fascia era troppo stretto si stringeva verso il centro del campo per ribaltare il fronte di gioco.
Nonostante la partita si metta in discesa dopo pochissimi minuti il tecnico toscano sembra non essere mai contento, a farne le spese è una povera penna che finisce triturata sotto i suoi denti. La prestazione dei suoi è di primo livello e potrebbe portare al gruppo quella serenità necessaria per affrontare questo finale di stagione.
Nonostante la partita si metta in discesa dopo pochissimi minuti il tecnico toscano sembra non essere mai contento, a farne le spese è una povera penna che finisce triturata sotto i suoi denti. La prestazione dei suoi è di primo livello e potrebbe portare al gruppo quella serenità necessaria per affrontare questo finale di stagione.