Il Milan non tira tantissimo in porta, solamente tre volte nell'arco di tutto il match, trovando però due reti. Sul gol del definitivo 2-0 non può far molto, ma la sensazione è che potrebbe fare qualcosa di più sulla punizione di Krunic che lo coglie alla sprovvista sul proprio palo di competenza.
Il Milan non tira tantissimo in porta, solamente tre volte nell'arco di tutto il match, trovando però due reti. Sul gol del definitivo 2-0 non può far molto, ma la sensazione è che potrebbe fare qualcosa di più sulla punizione di Krunic che lo coglie alla sprovvista sul proprio palo di competenza.
Il suo ingresso riesce a dare una leggera scossa all'asfittica partita del Verona. L'esterno si incarica di tutti i calci da fermo, regalando traiettorie pericolose che però vengono sprecate dalla scarsa precisione dei suoi compagni di squadra.
Partita non molto incisiva in fase offensiva per l'esterno del Verona, però il suo apporto in fase difensiva è utile per contenere le folate offensive del Milan. Il numero 5 gialloblu chiude con 6 duelli aerei vinti, 3 respinte ed il 100% di contrasti vinti.
Ha grosse responsabilità sulla rete che chiude definitivamente la partita. Puntato in velocità di Dalot non riesce a contrapporsi nella maniera più corretta, dando all'esterno la possibilità di calciare in porta piuttosto serenamente.
Ha grosse responsabilità sulla rete che chiude definitivamente la partita. Puntato in velocità di Dalot non riesce a contrapporsi nella maniera più corretta, dando all'esterno la possibilità di calciare in porta piuttosto serenamente.
Si trova davanti un attaccante guizzante come Rafael Leao e lo annulla quando si tratta di duelli aerei, ma palla a terra palesa qualche incertezza di troppo, soprattutto in fase di costruzione della manovra.
Partita non facile per il difensore del Verona, nonostante il Milan non attacchi tantissimo nella sua zona di competenza lui dimostra di non essere in giornata. Nel finale poi si inventa anche un pericolosissimo colpo di tacco nella propria area, venendo però graziato da Rafael Leao.
La sua corsa e la sua abnegazione dovrebbero essere due armi fondamentali per la squadra di Juric. Oggi però il numero 8 non riesce praticamente mai ad accendersi, soprattutto grazie all'enorme attenzione portata dal Milan in fase di non possesso.
Entra con la partita già ampiamente indirizzata, si mette a galleggiare tra le linee di centrocampo e difesa avversari, trovando un po' più di spazio rispetto a Barak.
Dovrebbe essere l'uomo di maggior qualità del Verona, invece la marcatura asfissiante di Calabria lo costringe a toccare pochissimi palloni e soprattutto con una costante pressione addosso che ne limita il rendimento. A certificare la giornata difficile del numero 20 scaligero c'è anche la statistica sui passaggi completati: appena il 50% di quelli tentati.
Dovrebbe essere l'uomo di maggior qualità del Verona, invece la marcatura asfissiante di Calabria lo costringe a toccare pochissimi palloni e soprattutto con una costante pressione addosso che ne limita il rendimento. A certificare la giornata difficile del numero 20 scaligero c'è anche la statistica sui passaggi completati: appena il 50% di quelli tentati.
Il regista portoghese non trova una delle sue giornate migliori, pressato costantemente da Kessié e Meité non riesce mai a trovare lo spazio ed il tempo per dare il giusto ritmo alla manovra del Verona.
La coppia di centrocampisti centrali del Milan fa un ottimo lavoro di schermatura, lasciando pochissimo spazio alle proprie spalle e bloccando ogni possibile traiettoria di passaggio. A risentirne di più è il numero 7 scaligero che non trova mai la posizione utile per rendersi pericoloso, venendo spesso costretto a tornare nella propria metà campo pur di trovare qualche pallone pulito.
La coppia di centrocampisti centrali del Milan fa un ottimo lavoro di schermatura, lasciando pochissimo spazio alle proprie spalle e bloccando ogni possibile traiettoria di passaggio. A risentirne di più è il numero 7 scaligero che non trova mai la posizione utile per rendersi pericoloso, venendo spesso costretto a tornare nella propria metà campo pur di trovare qualche pallone pulito.
Il "Kessié del Verona" si trova davanti al vero Kessié e va in netta sofferenza sotto tutti i punti di vista. Il centrocampista del Verona non riesce ad opporre la giusta resistenza al diretto avversario, soffrendo soprattutto sul piano fisico.
Il "Kessié del Verona" si trova davanti al vero Kessié e va in netta sofferenza sotto tutti i punti di vista. Il centrocampista del Verona non riesce ad opporre la giusta resistenza al diretto avversario, soffrendo soprattutto sul piano fisico.
Entra per un Veloso in netta difficoltà, ma non riesce a dare la scossa giusta alla squadra scaligera. Anche lui ingabbiato dalla coppia dei centrocampisti avversari non trova lo spazio giusto per garantire la fluidità alla manovra dei suoi.
Entra per un Veloso in netta difficoltà, ma non riesce a dare la scossa giusta alla squadra scaligera. Anche lui ingabbiato dalla coppia dei centrocampisti avversari non trova lo spazio giusto per garantire la fluidità alla manovra dei suoi.
Ha una sola occasione in tutta la partita: quella dopo pochi minuti sull'errore di Tomori in appoggio su Donnarumma. L'ex Udinese non riesce ad approfittarne, la difesa del Milan ringrazia e poi aumenta la pressione su di lui impedendogli di trovare altre potenziali occasioni da gol.
Entra per Lasagna cercando di dare maggiore fisicità al reparto avanzato del Verona. Viene servito con il contagocce e non trova lo spazio utile per incidere sull'andamento della partita.
Entra per un Zaccagni un po' spento, cercando di dare un contributo importante allo sviluppo della manovra offensiva del Verona. Il diciannovenne però è molto confusionario e si ricorda di lui solo un'azione in cui trova la giocata giusta unicamente dopo essere scivolato per terra.
Il suo Verona oggi è stato ingabbiato con una precisione quasi famelica del Milan. Il tecnico scaligero non riesce mai a trovare le contromisure giuste per scavalcare la pressione dei rossoneri ed anche i suoi cambi appaiono essere in leggero ritardo, soprattutto quelli di Dimarco e Bessa.
Il Verona tira in porta solamente una volta nell'arco di tutto il match, conclusione che però viene deviata dall'onnipresente Kessié. Il portiere del Milan si fa notare solo per un possibile problema ai flessori e nulla più. Le sue statistiche parlano di un solo cross bloccato.
Il Verona tira in porta solamente una volta nell'arco di tutto il match, conclusione che però viene deviata dall'onnipresente Kessié. Il portiere del Milan si fa notare solo per un possibile problema ai flessori e nulla più. Le sue statistiche parlano di un solo cross bloccato.
L'esterno difensivo del Milan si trova davanti uno dei giocatori più pericolosi del nostro campionato. Calabria limita l'azione di Zaccagni pressandolo a tutto campo e costringendo il numero 20 a tornare nella propria trequarti per trovare qualche pallone giocabile. In fase offensiva l'esterno del Milan dà il suo contributo allargando le maglie dei difensori avversari.
Dopo le recenti prestazioni non proprio brillanti il capitano del Milan torna a battere un colpo in positivo. La sua prestazione è precisa sia in fase difensiva che in quella di costruzione. Quando possibile fa alzare la linea difensiva molto alta così da non lasciare troppo spazio tra loro e la diga dei centrocampisti.
Dopo le recenti prestazioni non proprio brillanti il capitano del Milan torna a battere un colpo in positivo. La sua prestazione è precisa sia in fase difensiva che in quella di costruzione. Quando possibile fa alzare la linea difensiva molto alta così da non lasciare troppo spazio tra loro e la diga dei centrocampisti.
Il suo avvio di partita non è di quelli da incorniciare, ma con il passare dei minuti la sua prestazione sale di livello, arrivando al culmine nella splendida azione che porta al definitivo 0-2.
Il suo avvio di partita non è di quelli da incorniciare, ma con il passare dei minuti la sua prestazione sale di livello, arrivando al culmine nella splendida azione che porta al definitivo 0-2.
Ad inizio partita fa correre più di un brivido sulle schiene di allenatore e compagni con un retropassaggio corto su cui si avventa Lasagna. Per sua fortuna l'attaccante scaligero spreca questa occasione. L'errore però fa crescere il livello d'attenzione del centrale rossonero che da quel momento in poi non sbaglia più, spazzando quando necessario.
L'ex Empoli viene mandato in campo da Pioli per via delle numerose assenze del reparto offensivo, lui ripaga la scelta del mister con una prestazione eccellente con la ciliegina del calcio di punizione che sblocca il punteggio ed aiutando la squadra a cucire lo sviluppo della manovra.
Ad un certo punto della partita sembrano che ci siano due Kessié in campo, uno che staziona nella metà campo del Verona ed uno in quella del Milan. Il numero 79 rossonero fa del suo strapotere fisico l'arma migliore della giornata, quasi maltrattando la coppia avversaria composta da Veloso e Tameze.
Non molto appariscente, ma l'esterno offensivo macina chilometri senza soluzione di continuità, un movimento continuo che contribuisce alla causa rossonera tenendo bloccati nella propria metà campo i pericolosi esterni del Verona.
La sua fisicità aggiunta a quella di Kessié rende praticamente invalicabile la linea del centrocampo rossonero. L'ex Torino porta un pressing feroce su tutti i portatori di palla avversari, impedendo al Verona di sviluppare la sua classica manovra per liberare gli esterni.
Nonostante sia spesso chiamato a raddoppiare sui pericolosi esterni offensivi il numero 56 rossonero trova il tempo e lo spazio utile per rendersi utile nello sviluppo della manovra. Fondamentale il suo contributo nella rete del definitivo 0-2 quando duetta con Dalot dando al compagno la possibilità di calciare in porta dopo aver evitato l'intervento di Ceccherini.
Avrebbe l'occasione di incidere sul match dopo pochissimi minuti di gioco, invece il suo colpo di testa si perde alto sulla traversa. Si vede che si trova poco a suo agio nel ruolo della prima punta e spesso si allarga nelle posizioni a lui più congeniali senza però trovare il guizzo giusto per incidere sul match.
Avrebbe l'occasione di incidere sul match dopo pochissimi minuti di gioco, invece il suo colpo di testa si perde alto sulla traversa. Si vede che si trova poco a suo agio nel ruolo della prima punta e spesso si allarga nelle posizioni a lui più congeniali senza però trovare il guizzo giusto per incidere sul match.
Nonostante le numerosissime e pesanti assenze il tecnico rossonero riesce a presentare in campo un Milan molto attento, preciso e soprattutto letale in fase offensiva. La squadra, seppur giovane, sta crescendo a dismisura sotto la sua guida, in tutti i suoi protagonisti.
Nonostante le numerosissime e pesanti assenze il tecnico rossonero riesce a presentare in campo un Milan molto attento, preciso e soprattutto letale in fase offensiva. La squadra, seppur giovane, sta crescendo a dismisura sotto la sua guida, in tutti i suoi protagonisti.
