Nel silenzio della Dacia Arena si sente solo la sua voce dare indicazioni, ma non è solo chiacchiere e distintivo il portiere argentino, che al 92' vola a disinnescare il destro a botta sicura di Chiesa.
La partenza non è delle migliori, complice forse la sua condizione fisica non perfetta, ma poi prende in mano la partita e giganteggia lì dietro senza mai sbagliare nemmeno il tempo di un singolo intervento. Presente anche in fase offensiva.
Discrete accelerazioni lì davanti, unite a un'attenzione difensiva altissima. Preziosissima la sua diagonale difensiva sull'unica piccola sbavatura di Becao. Il danese c'è sempre.
Discrete accelerazioni lì davanti, unite a un'attenzione difensiva altissima. Preziosissima la sua diagonale difensiva sull'unica piccola sbavatura di Becao. Il danese c'è sempre.
Sfrutta la splendida serata dei suoi due alfieri, e quindi disputa una partita tranquilla senza troppi affanni.
Buona prestazione del brasiliano, che non fallisce praticamente mai l'anticipo sulle palle lunghe dei viola. Buone chiusure quando è necessario.
Gotti lo rispolvera dopo tantissime panchine e il ritmo gara del bosniaco è troppo lento, e si vede. Fatica alla lunga a correre dietro a Castrovilli e Duncan.
Gotti lo rispolvera dopo tantissime panchine e il ritmo gara del bosniaco è troppo lento, e si vede. Fatica alla lunga a correre dietro a Castrovilli e Duncan.
La Fiorentina è una di quelle squadre che lo cerca molto sul mercato, e lui è probabilmente galvanizzato anche da questo. Sfiora il gol, manda in porta Okaka (che spreca) e fa tanta legna a centrocampo.
La Fiorentina è una di quelle squadre che lo cerca molto sul mercato, e lui è probabilmente galvanizzato anche da questo. Sfiora il gol, manda in porta Okaka (che spreca) e fa tanta legna a centrocampo.
Entra bene dalla panchina facendo comunque meglio di Jajalo in poco tempo. Ha il merito di armare Lasagna in occasione dell'unica parata di Dragowski.
Quando ha palla al piede in attacco è quasi sempre una gioia per gli occhi, ma commette qua e là qualche leggerezza di troppo in fase di impostazione, che l'Udinese rischia di pagare a caro prezzo.
Parte in difficoltà, ma poi ingrana le marce più alte e tiene bene testa sulla fascia sinistra. Prima della sostituzione, perde un po' di smalto, ma non era al meglio.
Entra benissimo in gara KL15, che crea un po' di scompiglio nella retroguardia viola. Scaglia un bolide ben disinnescato di Dragowski e due minuti dopo fa un ripiegamento difensivo a togliere il pallone del gol a Badelj. In questi due frangenti si guadagna il mezzo voto in più.
Prova a metterci tutto se stesso per sfruttare l'occasione che gli lascia Gotti. Buona corsa e lavoro di sponda, anche se troppo sterile nel momento in cui c'è da piazzare la stoccata.
Spalle alla porta i difensori viola gli tolgono spesso l'appoggio, e lui non riesce a trovare gli spazi di cui necessita. Quando Mandragora gli dipinge un pallone sulla testa, ha la colpa di non centrare lo specchio dalla porta da distanza ravvicinata.
Ancora un pareggio, che continua quantomenoa muovere la classifica. Anche se dietro le inseguitrici corrono...
Non deve intervenire troppe volte, ma si fa sempre trovare attento. Bravo su Lasagna, mentre rischia il pasticcio su Sema. Nel complesso sufficiente.
Oggi praticamente insuperabile. Rispetto ai suoi colleghi di reparto è di una continuità disarmante, che gli permette di vincere tutti i duelli nei suoi ultimi 20 metri.
Buona partenza con il tiro cross che impensierisce Musso, ma poi si perdono le sue tracce sia quando gioca a destra che quando Iachini lo sposta a sinistra.
In fase difensiva lascia poche briciole agli avversari, mentre in attacco sfiora il bis del gol che decise la partita d'andata. Il palo gli dice no.
In fase difensiva lascia poche briciole agli avversari, mentre in attacco sfiora il bis del gol che decise la partita d'andata. Il palo gli dice no.
Capitano spento rispetto alle ultime uscite. Soffre la vivacità di Nestorovski e commette errori banali in fase di disimpegno, rischiando anche qualcosa su un contatto in area con Lasagna.
Sostituisce Dalbert, ma non lo fa poi così bene. Conferma che avanzato come quinto di centrocampo ha davvero troppa difficoltà ad adattarsi.
Unico merito il potenziale assist che Duncan cestina, ma il resto della sua gara è giocata su marce bassissime e non a caso il motore viola va in difficoltà. Nel finale ha anche una buona occasione, gettata alle ortiche sempre per la solita lentezza.
Ha buoni numeri ma non si applica. Nel silenzio di Udine si sentono solo i suoi rimbrotti a Chiesa. Ha l'occasione di diventare eroe nel finale, ma per portarsela sul sinistro sciupa un'occasione colossale.
Ha buoni numeri ma non si applica. Nel silenzio di Udine si sentono solo i suoi rimbrotti a Chiesa. Ha l'occasione di diventare eroe nel finale, ma per portarsela sul sinistro sciupa un'occasione colossale.
Non smette mai di correre e di crederci, fino in fondo, anche nel massimo momento di difficoltà dei suoi. Spinge sempre sull'acceleratore tanto che l'occasione buona la trova all'ultimo respiro, ma Musso gli dice di no.
Prova sempre la giocata che il giocatore normale non si aspetta, sebbene non riesca a rendere i pensieri in fatti concreti. La sua prova resta comunque sufficiente nella pochezza del resto del suo centrocampo.
Entra con il solito piglio, ma gestisce troppo male la ripartenza di Vlahovic che poteva voler dire tre punti per la sua squadra. Perde l'attimo per calciare e il passaggio a Badelj è la mossa della disperazione.
Non riesce quasi mai a ritagliarsi lo spazio per la conclusione, ma ha il merito di non intristirsi, anzi, di mettersi a disposizione dei compagni e creare tantissimi spazi e opportunità per quelli che gli gravitano intorno.
Punto prezioso in una situazione non semplice, che fa muovere la classifica. Non convince però l'esclusione di Pulgar, anche se il pareggio non è poi così male.