La febbre dei giorni precedenti non lo condiziona. Lui vuole esserci e c'è. Vola a togliere a Ibra il gol all'incrocio (o l'autogol a Sabelli) ma poi non può nulla sul tap-in ravvicinato di Rebic.
La febbre dei giorni precedenti non lo condiziona. Lui vuole esserci e c'è. Vola a togliere a Ibra il gol all'incrocio (o l'autogol a Sabelli) ma poi non può nulla sul tap-in ravvicinato di Rebic.
Alla lunga perde il duello con Theo Hernandez, e nel mezzo ci mette un po' di nervosismo di troppo (giallo compreso). Scala decisamente troppo in ritardo in occasione del gol di Rebic. La beffa? La palla che gli passa sotto le gambe.
Alterna ottime proiezioni offensive con alcuni posizionamenti difensivi che non verrebbero perdonati nemmeno alla scuola calcio, come quando si fa scivolare alle spalle Ibra in occasione del gol rossonero.
Alterna ottime proiezioni offensive con alcuni posizionamenti difensivi che non verrebbero perdonati nemmeno alla scuola calcio, come quando si fa scivolare alle spalle Ibra in occasione del gol rossonero.
Non male nel complesso la sua gara, soprattutto sui palloni aerei, dove è in grado di dominare, ma la goffaggine con cui da terra serve inavvertitamente Rebic nel tentativo di liberare non può essere ignorata.
L'unico della difesa a non crollare, nemmeno quando dalle sue parti gravita un certo Ibrahimovic. Si riscatta dopo un periodo opaco con una prestazione solida e convincente.
Riportato sulla trequarti, fatica tantissimo a inserirsi nel gioco. Prova ad accendersi con qualche scorribanda, ma alla fine il saldo è negativo.
Riportato sulla trequarti, fatica tantissimo a inserirsi nel gioco. Prova ad accendersi con qualche scorribanda, ma alla fine il saldo è negativo.
Corsa e grinta al servizio della squadra. Certo, quando c'è da rifinire l'azione non è il migliore a cui affidarsi, ma ha il merito di dare tutto se stesso e uscire dal campo stremato.
Aiutato poco o niente alle spalle da Sabelli, si perde in mezzo alle maglie nere. Ha l'occasione di riscatto a tu per tu con Donnarumma ma si fa ipnotizzare dal portierone della nazionale.
Entra con buon piglio, ma quando ha l'occasione di pareggiare il risultato calcia male favorendo l'ennesimo intervento di Gigio Donnarumma.
Talento cristallino e tanta forza, un mix fantastico per il giocatore che rappresenta probabilmente da solo la metà o forse più della forza dell'intero Brescia. Solido e sempre pronto a mandare in porta i compagni. Purtroppo Bisoli rovina il suo lavoro.
La scelta a sorpresa di Corini risponde presente in campo, correndo qua e là e mettendo in difficoltà i difensori del Milan. Solo un ottimo Donnarumma gli strozza in gola l'urlo del gol.
La scelta a sorpresa di Corini risponde presente in campo, correndo qua e là e mettendo in difficoltà i difensori del Milan. Solo un ottimo Donnarumma gli strozza in gola l'urlo del gol.
La recente doppietta contro il Cagliari è stata benzina nelle sue gambe e nel suo cervello. Tormenta Romagnoli per tutto il primo tempo, sfiora il gol in girata e poi esalta le qualità atletiche di Donnarumma. La rete non arriva ma la meriterebbe ampiamente.
Il tabù Rigamonti purtroppo per lui resta intatto, ma questo Brescia continua a perdere giocando bene. Prima o poi la ruota potrebbe girare.
"Scusi, lei para?", gli chiederebbe il tifosissimo rossonero Salvini al citofono. E lui risponderebbe: "direi di sì". Lo fa per quattro, pesantissime volte nella serata del Rigamonti. Dai balzi su Ayé e Torregrossa al tuffo su Ndoj, passando per il grande riflesso su Bisoli. Il repertorio è completo.
AAA cercasi ancora il terzino dei tempi dell'Atalanta che aveva fatto innamorare tutti. Altra gara di impaccio difensivo e di pochezza nella fase di impostazione. Non ci siamo.
Prima mezz'ora di autentica difficoltà contro un Torregrossa in grande spolvero. Per fortuna del Milan nella ripresa riesce a prendere le misure all'attacco bresciano e a difendere con maggiore intensità.
Prima mezz'ora di autentica difficoltà contro un Torregrossa in grande spolvero. Per fortuna del Milan nella ripresa riesce a prendere le misure all'attacco bresciano e a difendere con maggiore intensità.
Pronti via si becca un giallo sacrosanto. Il secondo Valeri glielo risparmia, ma il condizionamento sulla sua partita è evidente.
Pronti via si becca un giallo sacrosanto. Il secondo Valeri glielo risparmia, ma il condizionamento sulla sua partita è evidente.
Il miglior attaccante del Milan si conferma tale con una traversa nel finale che è degna del miglior giocatore offensivo. Nel mentre il legno ancora trema, ed è il segnale di un'ennesima buona prestazione, anche dopo qualche difficoltà di troppo nel corso del primo tempo.
Il miglior attaccante del Milan si conferma tale con una traversa nel finale che è degna del miglior giocatore offensivo. Nel mentre il legno ancora trema, ed è il segnale di un'ennesima buona prestazione, anche dopo qualche difficoltà di troppo nel corso del primo tempo.
Entra nel finale per dare supporto al centrocampo e lo fa con giocate lineari e precise.
Entra nel finale per dare supporto al centrocampo e lo fa con giocate lineari e precise.
Troppi possessi banali persi a centrocampo per il numero 79, che però ha quantomeno il merito di creare due occasioni da rete nel corso della sua gara.
Fa poche cose, ma le fa tremendamente bene. Cambi di gioco perfetti, un destro dalla distanza che finisce fuori di millimetri e un lancio per Ibra che fa sgorgare il gol vittoria.
Confermato sulla destra, lo spagnolo riscatta la timidezza iniziale entrando nell'azione del gol dei rossoneri e trovando un gol vanificato solo dal fuorigioco di Ibrahimovic.
Confermato sulla destra, lo spagnolo riscatta la timidezza iniziale entrando nell'azione del gol dei rossoneri e trovando un gol vanificato solo dal fuorigioco di Ibrahimovic.
Gestisce i ritmi a centrocampo con grandissima energia, a volte troppa. Nel primo tempo è tra i più presenti in fase offensiva. Limitasse qualche palla persa di troppo, sarebbe un giocatore già da grandissimo palcoscenico.
Stefano Pioli non lo promuove titolare nemmeno dopo i due gol contro l'Udinese. Lui non se la prende, anzi, si ripete. Entra nel secondo tempo e segna il terzo gol in cinque giorni. E' chiaramente il suo momento magico, e ogni pallone che tocca si trasforma i tre punti. Spreca la potenziale doppietta, ma al popolo rossonero va bene così.
Intesa con Leao discreta, soliti agganci da karateka. Riscatta un gol fallito in maniera clamorosa mettendo in area di rigore il pallone da cui scaturisce il gol-vittoria di Rebic.
Non lascia un grande segno nella partita, ma ha il merito di provare a creare almeno la superiorità numerica con i suoi numeri. Esce per far spazio a Rebic nel momento in cui avrebbe meritato la sostituzione meno di altri.
Non lascia un grande segno nella partita, ma ha il merito di provare a creare almeno la superiorità numerica con i suoi numeri. Esce per far spazio a Rebic nel momento in cui avrebbe meritato la sostituzione meno di altri.
Non convince la scelta di relegare ancora in panchina Rebic, ma alla fine porta a casa i tre punti e quindi ha ragione lui.
Non convince la scelta di relegare ancora in panchina Rebic, ma alla fine porta a casa i tre punti e quindi ha ragione lui.