La prima a San Siro è una pacchia: non un tiro in porta dello Spezia, lo sloveno è chiamato soltanto a eseguire qualche semplice presa alta.
La prima a San Siro è una pacchia: non un tiro in porta dello Spezia, lo sloveno è chiamato soltanto a eseguire qualche semplice presa alta.
Dopo un inizio timido, sale di colpi con il passare dei minuti e finisce per stravincere il duello con Gyasi. I suoi cross sono sempre pericolosi, il tiro al volo del 15' in perfetta coordinazione avrebbe meritato maggior fortuna.
Tiene a bada Nzola senza troppi problemi, qualche piccolo intoppo in fase di disimpegno, ma si tratta di errori veniali. Cerca gloria nell'area avversaria, ma non trova la deviazione vincente.
Tiene a bada Nzola senza troppi problemi, qualche piccolo intoppo in fase di disimpegno, ma si tratta di errori veniali. Cerca gloria nell'area avversaria, ma non trova la deviazione vincente.
Controlla la zona destra della metà campo offensiva nerazzurra. Non deve fronteggiare nessun pericolo in particolare, è sempre sicuro nelle chiusure, vive come tutta la retroguardia una serata di relax.
Rispetto ai compagni di difesa non solo difende perfettamente, ma lascia partire dei lanci precisi per le punte, che mettono in difficoltà la fase difensiva dello Spezia. Ottimo anche quando si spinge in avanti, disputa una partita di alto livello.
Rileva Dimarco, rispetto al compagno di squadra arretra il raggio d'azione e non riesce mai a scatenarsi sulla fascia. Ancora indietro di condizione, al momento è un gradino sotto se confrontato con il resto della squadra.
Mezzo punto in meno per il gol mancato nel primo tempo, che avrebbe potuto chiudere la partita con largo anticipo. Straripante dal punto di vista fisico, sbaglia spesso la scelta o l'esecuzione, come al 32', quando non trova la porta, o al 41', quando si fa ipnotizzare da Dragowski da posizione favorevolissima.
Lo Spezia prova ad adottare su di lui una marcatura a uomo, che nelle intenzioni di Gotti dovrebbe spegnere la fonte di gioco nerazzurra. Il croato non si scompone, smista il gioco come al solito, appare soltanto un pizzico impreciso con alcuni tocchi fuori misura.
Disputa l'ultimo quarto d'ora, mettendosi in mostra con il lancio per Dzeko, che innesca il gol di Correa. Un buon impatto, anche se non ha altre occasioni per mettersi in mostra.
Corre per quattro, smista il gioco, si inserisce in area pure al 90': il suo lavoro inesauribile per i compagni è uno dei segreti della squadra di Inzaghi. Cala leggermente nella ripresa, ma in ogni momento è in grado di sfornare giocate interessanti.
Corre per quattro, smista il gioco, si inserisce in area pure al 90': il suo lavoro inesauribile per i compagni è uno dei segreti della squadra di Inzaghi. Cala leggermente nella ripresa, ma in ogni momento è in grado di sfornare giocate interessanti.
Corre per quattro, smista il gioco, si inserisce in area pure al 90': il suo lavoro inesauribile per i compagni è uno dei segreti della squadra di Inzaghi. Cala leggermente nella ripresa, ma in ogni momento è in grado di sfornare giocate interessanti.
Lega il gioco tra centrocampo e attacco, dal suo piede partono sempre traiettorie velenose. Trova il primo gol in campionato con un tocco preciso, un colpo da biliardo che si infila alle spalle di Dragowski e vale il 2-0.
Lega il gioco tra centrocampo e attacco, dal suo piede partono sempre traiettorie velenose. Trova il primo gol in campionato con un tocco preciso, un colpo da biliardo che si infila alle spalle di Dragowski e vale il 2-0.
Entra al posto di Lautaro e sfrutta al meglio i minuti a sua disposizione, segnando il gol che chiude la partita. Sull'assist di Dzeko è bravo ad aspettare e leggere la posizione degli avversari, prima di scaricare in porta la sua conclusione.
Un buon ingresso in campo del bosniaco, che pennella l'assist per il gol di Correa e potrebbe anche realizzare il 4-0, se non ci fosse la chiusura in extremis di Dragowski. Dalla panchina può essere un valore aggiunto per i nerazzurri.
Ci mette un po' a carburare, ma quando lo fa sono dolori per la difesa dello Spezia. Grandi meriti sul gol di Lautaro, al 43' colpisce una clamorosa traversa su cross di Bastoni, mancando l'appuntamento con il primo gol a San Siro. Semina il panico nell'area dei liguri in occasione del raddoppio di Calhanoglu, rivelandosi determinante per il risultato finale.
Ci mette un po' a carburare, ma quando lo fa sono dolori per la difesa dello Spezia. Grandi meriti sul gol di Lautaro, al 43' colpisce una clamorosa traversa su cross di Bastoni, mancando l'appuntamento con il primo gol a San Siro. Semina il panico nell'area dei liguri in occasione del raddoppio di Calhanoglu, rivelandosi determinante per il risultato finale.
Va vicino al gol al 17' e al 31', lo trova al 35' su assist dell'amico Lukaku, con una staffilata che non lascia scampo a Dragowski. Potrebbe raddoppiare nel finale del primo tempo, ma non trova la porta da buona posizione. Qualche errore di misura all'interno di un'ottima prestazione.
A differenza del match con il Lecce, questa volta l'Inter chiude la partita a inizio ripresa e non si volta più indietro. La condizione non è ancora ottimale, ma la squadra gira e ha elementi che possono fare la differenza anche dalla panchina.
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.