Il Cagliari tira nello specchio della porta granata solamente una volta, con una deviazione aerea di Joao Pedro, occasione in cui l'estremo difensore del Torino alza sopra la traversa senza troppi problemi. Per il resto serata estremamente tranquilla per l'ex PSG.
Pagelle Torino 23° giornata Cagliari - Torino 0-1
Partita concreta per il numero 5 granata, concentrato e spesso vincitore nei duelli che lo vedono coinvolto. Ogni tanto si prende anche il lusso di tentare qualche giocata tecnicamente superiore, come qualche dribbling sui propri diretti avversari.
Questa sera l'esterno argentino ha deciso di far venire un infarto a Sirigu ed a tutti i supporter granata, inventandosi uno sciagurato retropassaggio che solo per fortuna non finisce dentro la propria porta. Impreciso anche sui cross e sui calci da fermo.
Dopo la querelle di inizio stagione il Torino ha definitivamente ritrovato il suo baluardo difensivo. Preciso anche sulle sbavature dei compagni di reparto, resta sempre concentrato nonostante la partita vada molto a folate.
Dopo la querelle di inizio stagione il Torino ha definitivamente ritrovato il suo baluardo difensivo. Preciso anche sulle sbavature dei compagni di reparto, resta sempre concentrato nonostante la partita vada molto a folate.
La sua partita prende una piega molto positiva dal 70' in poi. Prima blocca con uno splendido intervento un possibile contropiede del Cagliari, poi pochi secondi dopo sigla la rete che decide la partita permettendo ai suoi di portare a casa tre punti fondamentali per la lotta alla salvezza.
Tocca tanti palloni, soprattutto nella prima parte di gara. La sua velocità potrebbe fare la differenza in qualsiasi momento della gara, ma stasera è mancata precisione. Chiude la partita con il 68% di passaggi completati e solamente il 25% di cross realizzati. Troppo poco per chi dovrebbe dare più brio alla manovra granata.
La sua "solita" partita fatta di grinta e combattività. Chiude con 10 duelli vinti aiutando i suoi a recuperare spesso il possesso nelle zone centrali del campo ed abbassandosi in copertura per aiutare i compagni della difesa per disinnescare i pericoli creati da Nainggolan.
Entra nel finale per dare al Torino un po' più di ordine e far girare la palla, evitando che possa essere recuperata da un Cagliari pronto a lanciarsi verso la porta di Sirigu.
Nicola lo schiera nel cuore del centrocampo granata, affidandogli i compiti di costruire le azioni della propria squadra. L'ex Udinese ripaga la fiducia del mister con una prestazione attenta, ma non impeccabile. Importante però il suo contributo nei calci piazzati: da un suo calcio d'angolo arriva la rete realizzata da Bremer e che decide la partita.
Nel centrocampo del Torino il numero 7 dovrebbe essere quello che dà maggiore qualità e che si dovrebbe far vedere a ridosso degli attaccanti. Invece la sua non è una serata da incorniciare, molta confusione e poca concretezza, all'insegna del tanto fumo e poco arrosto.
Nel centrocampo del Torino il numero 7 dovrebbe essere quello che dà maggiore qualità e che si dovrebbe far vedere a ridosso degli attaccanti. Invece la sua non è una serata da incorniciare, molta confusione e poca concretezza, all'insegna del tanto fumo e poco arrosto.
Con Belotti chiamato a cucire il gioco molto lontano dalla porta di Cragno all'ex Juventus dovrebbe toccare il compito di mettere in difficoltà la difesa del Cagliari e dare la stoccata finale. Invece non riesce ad incidere sulla partita, sbagliando anche le poche occasioni importanti che gli capitano.
Anche questa sera viene chiamato ad un lavoro di cucitura del gioco, girando molto lontano dall'area di rigore cagliaritana. Lotta in mezzo al campo, mettendo a disposizione tutta la sua generosità e fisicità. Tutto questo lavoro fisico lo porta però ad essere decisamente poco incisivo in fase conclusiva. Chiude la sua partita con un solo tiro nello specchio, frustrato da un bell'intervento di Cragno.
Entra per uno stanco Zaza, cerca di farsi vedere nei minuti finali della partita con un guizzo interessante nell'area di rigore avversaria.
Con lui il Torino ha ritrovato finalmente la sua anima. I granata entrano in campo molto attenti a non concedere neanche uno spiraglio agli attaccanti avversari. La preparazione, quasi perfetta, del tecnico viene ripagata dal colpo di testa di Bremer che porta tre punti fondamentali per la lotta alla salvezza.
Con lui il Torino ha ritrovato finalmente la sua anima. I granata entrano in campo molto attenti a non concedere neanche uno spiraglio agli attaccanti avversari. La preparazione, quasi perfetta, del tecnico viene ripagata dal colpo di testa di Bremer che porta tre punti fondamentali per la lotta alla salvezza.
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