Nel primo tempo le occasioni più ghiotte sono della Fiorentina. Il portiere del Sassuolo tiene a galla i suoi per quanto può, permettendogli di arrivare all'intervallo sotto di una sola rete. Praticamente disoccupato invece nella ripresa.
Pagelle Sassuolo 31° giornata Sassuolo - Fiorentina 3-1
Partita di grande attenzione e decisione per il difensore centrale ex Napoli. Simbolo della sua partita è una grande chiusura nel primo tempo quando duella in velocità con Vlahovic arrivando a chiuderlo con una scivolata perfetta sia nei tempi che nella forza.
Partita di grande attenzione e decisione per il difensore centrale ex Napoli. Simbolo della sua partita è una grande chiusura nel primo tempo quando duella in velocità con Vlahovic arrivando a chiuderlo con una scivolata perfetta sia nei tempi che nella forza.
Ha un po' di responsabilità sulla rete del momentaneo vantaggio viola: è suo il passaggio corto su cui si avventa Bonaventura. Nonostante questo errore non si abbatte e nella ripresa comanda la difesa con attenzione e precisione, bloccando senza difficoltà le rare iniziative avversarie.
Prestazione non appariscente, ma di sostanza: dalla sua parte Venuti non spinge molto, lui controlla la sua zona senza particolare apprensione. Nella metà campo avversaria De Zerbi chiede di più e per questo lo toglie all'intervallo.
Nel primo tempo soffre moltissimo in fase difensiva, non appare un caso che le migliori azioni della Fiorentina nascano tutte sulla sua fascia, gol a parte. Nella ripresa il Sassuolo è maggiormente propositivo, ma nonostante questo lui non spinge con continuità.
Entra per un Rogerio non troppo presente in fase offensiva. Due minuti dopo il suo ingresso piazza subito un cross pericoloso su cui la difesa avversaria ha fatto buona attenzione. A differenza del brasiliano appoggia con continuità la manovra offensiva dei neroverdi.
Entra quando la partita è ormai decisa per mettere minuti nelle gambe viste le ultime assenze. Si mette nella sua classica zolla aiutando la sua squadra a far girare la palla per mantenere il pericolo lontano dai propri sedici metri.
La sua sua prestazione non è un elogio alla continuità, anzi. Ma tutte le volte che entra in possesso di palla dà la sensazione di poter creare qualcosa di pericoloso per la difesa avversaria, anche con qualche colpo ad effetto che non guasta mai.
La sua sua prestazione non è un elogio alla continuità, anzi. Ma tutte le volte che entra in possesso di palla dà la sensazione di poter creare qualcosa di pericoloso per la difesa avversaria, anche con qualche colpo ad effetto che non guasta mai.
De Zerbi gli dà fiducia schierandolo nel terzetto di trequartisti alle spalle di Raspadori. Il numero 23 neroverde però non riesce a ripagare la scelta del mister con una prestazione poco incisiva, soprattutto quando si tratta di attaccare l'area avversaria.
Nel primo tempo sembra soffrire un po', non trovando gli spazi ed i tempi giusti per comandare la manovra del Sassuolo. Decisamente meglio nella ripresa quando si fa vedere con continuità, trovando anche il gioiellino che innesca Berardi nell'azione che porta al momentaneo pareggio.
Un movimento perpetuo in mezzo al campo, porta pressione e ringhia su tutti i portatori di palla avversaria, a volte anche in modo un po' troppo irruento come dimostra l'ammonizione. Si fa apprezzare anche in fase di costruzione e soprattutto realizzativa visto che la terza rete porta la sua firma.
Un movimento perpetuo in mezzo al campo, porta pressione e ringhia su tutti i portatori di palla avversaria, a volte anche in modo un po' troppo irruento come dimostra l'ammonizione. Si fa apprezzare anche in fase di costruzione e soprattutto realizzativa visto che la terza rete porta la sua firma.
Entra e si carica la squadra sulle spalle. Si guadagna e trasforma il primo rigore, due minuti più tardi realizza anche la rete del momentaneo 2-1 spiazzando Dragowski ancora dagli undici metri. Il suo ingresso è determinante per l'andamento della partita.
Entra nell'intervallo per un Djuricic propositivo ma discontinuo. Il francese si muove in continuazione sul fronte offensivo neroverde, ma senza trovare mai il pertugio giusto per piazzare la zampata vincente.
Entra nell'intervallo per un Djuricic propositivo ma discontinuo. Il francese si muove in continuazione sul fronte offensivo neroverde, ma senza trovare mai il pertugio giusto per piazzare la zampata vincente.
Ha i mezzi tecnici per spaccare in due la difesa della Fiorentina, invece spesso si innamora troppo della palla buttando via quanto di buono fatto in precedenza.
Ha i mezzi tecnici per spaccare in due la difesa della Fiorentina, invece spesso si innamora troppo della palla buttando via quanto di buono fatto in precedenza.
Nel primo tempo si muove in continuazione nel tentativo di aprire varchi ai trequartisti alle sue spalle, senza trovare però mai la giocata decisiva. Nella ripresa continua con questo sforzo che viene premiato con il calcio di rigore che verrà poi trasformato da Berardi per il momentaneo 2-1.
Nel primo tempo si muove in continuazione nel tentativo di aprire varchi ai trequartisti alle sue spalle, senza trovare però mai la giocata decisiva. Nella ripresa continua con questo sforzo che viene premiato con il calcio di rigore che verrà poi trasformato da Berardi per il momentaneo 2-1.
Il suo triplice cambio nell'intervallo ha letteralmente spaccato la partita. La sua squadra aggredisce il secondo tempo con una furia agonistica che non lascia scampo alla Fiorentina.
Il suo triplice cambio nell'intervallo ha letteralmente spaccato la partita. La sua squadra aggredisce il secondo tempo con una furia agonistica che non lascia scampo alla Fiorentina.
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