Non deve fare grandissime cose, ma in pieno recupero vola a disinnescare l'insidioso tiro dalla distanza di Walace.
Pagelle Sampdoria 37° giornata Udinese - Sampdoria 0-1
Prova a tutto tondo del polacco, che dà una bella mano nella "quasi difesa a 3" varata oggi da Ranieri.
Rischia l'errore grave quando regala il pallone a Okaka, ma poi sa rimettersi in carreggiata chiudendo bene al fianco di uno Yoshida super.
Corre sulla fascia sinistra dal primo all'ultimo minuto. Piede ruvido su un tiro che meritava miglior sorte, ma nel complesso è fondamentale per lo sviluppo della manovra blucerchiata.
Chiusura di stagione in crescendo per il giapponese, che disinnesca Okaka e poi giganteggia nel reparto lasciando le briciole all'Udinese.
Non trova mai il guizzo del campione che è, ma fa cose buone sparse per la gara, che agevolano il compito dei suoi.
Non trova mai il guizzo del campione che è, ma fa cose buone sparse per la gara, che agevolano il compito dei suoi.
Entra e cambia il volto della gara, a suo modo, costringendo Bonifazi al rigore con un braccio largo sul suo tiro.
Entra non benissimo in partita, con alcuni cross calibrati male al centro dell'area di rigore.
Entra non benissimo in partita, con alcuni cross calibrati male al centro dell'area di rigore.
Scelta a sorpresa di Ranieri per la sua duttilità tattica; svaria infatti da destra a sinistra, senza lasciare mai una concreta traccia del suo passaggio. Si impegna parecchio, esce poi per Jankto.
Non sempre preciso nelle giocate, ma quando esce dal pressing di Walace è sempre un belvedere.
Non sempre preciso nelle giocate, ma quando esce dal pressing di Walace è sempre un belvedere.
Lotta e ruba una gran quantità di palloni a centrocampo, anche dopo un'ammonizione decisamente esagerata che gli viene comminata.
Praticamente mai segnalato sui radar, e quelle poche volte che ha il pallone tra i piedi, lo gestisce davvero con troppa superficialità.
Forse un pochino egoista in un paio di circostanze in cui cerca il tiro da fuori, ma fa sentire il suo peso sulla manovra sacrificandosi anche qualche metro più indietro.
Forse un pochino egoista in un paio di circostanze in cui cerca il tiro da fuori, ma fa sentire il suo peso sulla manovra sacrificandosi anche qualche metro più indietro.
Il suo mestiere è il gol e lo dimostra con la freddezza con cui trasforma il rigore al minuto 88. Ennesimo gol da ex per lui, in particolare contro l'Udinese. Una sentenza, solo Musso gli nega la gioia della doppietta.
Prepara benissimo la partita e Gotti, che alcuni dicono possa essere suo successore, cade nella trappola. Continua ad aspettare un rinnovo che decisamente meriterebbe.
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