Una sola grande parata, ma decisiva: nel finale del primo tempo dice di no a Tameze, deviando sulla traversa la sua conclusione. Il suo intervento permette alla Roma di andare al riposo sullo 0-0 e non è poco; per il resto dà sicurezza al reparto con alcune buone uscite e interventi semplici, ma mai incerti.
Pagelle Roma 1° giornata Verona - Roma 3-0
Sostituisce Karsdorp, tiene la posizione e pensa a contenere più che a spingere. Eccessiva la libertà concessa a Dimarco, lasciato libero di concludere all'82': avrebbe dovuto fare maggiore attenzione. Cerca di dare una mano a Mancini sul lato destro, riuscendo nel suo intento.
Sostituisce Karsdorp, tiene la posizione e pensa a contenere più che a spingere. Eccessiva la libertà concessa a Dimarco, lasciato libero di concludere all'82': avrebbe dovuto fare maggiore attenzione. Cerca di dare una mano a Mancini sul lato destro, riuscendo nel suo intento.
Il migliore in campo della Roma, nella prima frazione le sue discese mettono in grande difficoltà Faraoni e creano scompiglio nella difesa scaligera. Offre assist a Mkhitaryan e Pedro, che sprecano, allora decide di mettersi in proprio, ma il suo tiro nel finale si stampa sulla traversa.
Il migliore in campo della Roma, nella prima frazione le sue discese mettono in grande difficoltà Faraoni e creano scompiglio nella difesa scaligera. Offre assist a Mkhitaryan e Pedro, che sprecano, allora decide di mettersi in proprio, ma il suo tiro nel finale si stampa sulla traversa.
Da partente a titolare in poco tempo, l'olandese disputa una discreta partita, nel corso della quale ingaggia un bel duello con Dimarco. Alterna belle giocate e soprattutto ottimi inserimenti a qualche passaggio a vuoto, in particolare in fase difensiva, ma nel ruolo di esterno di centrocampo può dire la sua. Esce al 72' per un problema muscolare.
Non brilla, ma non demerita. Il Verona non affonda dal suo lato nel primo tempo, mentre nella ripresa Zaccagni lo mette in maggiore difficoltà; l'ex difensore dell'Atalanta risponde presente, senza strafare, portando a casa una sufficienza piena.
Per lunghi tratti è il migliore del terzetto difensivo: esuberante fisicamente, in marcatura è pressoché insuperabile. Due errori di discreta gravita fanno calare la sua valutazione: al 66' permette a Tameze di crossare con troppa libertà, nel finale abbatte Ilic e concede una punizione pericolosa. Ma le premesse per una buona stagione ci sono tutte.
La linea mediana della Roma soffre il pressing e la mobilità dell'Hellas, l'ex Napoli sembra essere il giocatore in maggiore difficoltà. Troppi disimpegni sbagliati, troppi palloni persi; quando cerca la giocata è impreciso, quando va al tiro addirittura disastroso. Una prestazione di poca personalità.
Fondamentale il suo lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco. Quando riesce a dialogare con Pedro e Mkhitaryan è sempre pericolosa, al 74' ci prova con un gran tiro ma la risposta di Silvestri è splendida. Finché rimane in campo è tra i migliori della sua squadra.
Centrocampista prestato alla difesa, ha la fiducia di Fonseca, ma il tecnico rischia di pagare dazio al 28', quando il suo numero 4 respinge goffamente e regala a Tupta l'occasione per segnare; per sua fortuna lo slovacco sbaglia tutto. Alterna buone giocate a errori grossolani, sia in difesa che in fase di impostazione; per poter guidare la retroguardia giallorossa dovrà crescere parecchio.
Centrocampista prestato alla difesa, ha la fiducia di Fonseca, ma il tecnico rischia di pagare dazio al 28', quando il suo numero 4 respinge goffamente e regala a Tupta l'occasione per segnare; per sua fortuna lo slovacco sbaglia tutto. Alterna buone giocate a errori grossolani, sia in difesa che in fase di impostazione; per poter guidare la retroguardia giallorossa dovrà crescere parecchio.
Un suo ottimo inserimento per poco non vale un calcio di rigore, ma il fallo di Danzi è proprio al limite dell'area. Rispetto a Diawara è più sicuro e concreto, ma anche lui soffre nel secondo tempo contro il pressing portato dall'Hellas, che soffoca sul nascere le azioni giallorosse.
Gioca da centravanti, anche se non è il suo ruolo: niente da dire sull'apporto alla manovra della squadra, ma quando deve proteggere il pallone spalle alla porta si capisce che non è il suo mestiere. Si divora due grandi occasioni, al 25' non trovando la porta, al 39' lasciandosi ipnotizzare da Silvestri; un vero attaccante non avrebbe avuto problemi a segnare.
Ottimi segnali all'esordio, paga la scarsa lucidità in fase di finalizzazione. Vivace, fa ammattire Empereur con i suoi scatti, ma quando c'è da concludere, anche da pochi passi come al 34' su cross di Spinazzola, non inquadra la porta. Errori che la Roma, che in questa partita crea tanto, non può permettersi; la buona notizia è che la condizione fisica sembra già ottima.
Lascia Dzeko in panchina e non lo fa entrare neppure per una manciata di minuti; non è chiaro se sia una scelta societaria o se l'attaccante sia distratto dal mercato, tuttavia alla Roma manca terribilmente un finalizzatore, con il quale forse oggi avrebbe portato a casa 3 punti. L'esperimento Cristante difensore è rivedibile.
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