Del tutto inoperoso nel primo tempo, se si eccettua un bel riflesso su Cornelius, arrivato però a gioco fermo. Il Parma non si vede mai dalle sue parti nella prima frazione: si limita a vedere i compagni giocare. Poi, a freddo, ecco arrivare la doppietta di Gervinho, sulla quale non può assolutamente nulla.
Pagelle Inter 6° giornata Inter - Parma 2-2
Conte si fida di lui e lo schiera nuovamente al centro della difesa; nel primo tempo non sbaglia un intervento, domina nel gioco aereo contro un cliente difficile come Cornelius e dà tranquillità a tutto il reparto. Male nella ripresa, la difesa nerazzurra non si posiziona correttamente e lui esce a farfalle su Inglese in occasione del raddoppio.
Spostato sulla destra, rimane comunque il regista difensivo nerazzurro. A lui il compito di impostare l'azione da dietro, mentre in marcatura è di fatto libero da compiti, visto che il Parma nel primo tempo non supera praticamente mai la metà campo. Poi Gervinho gli sfugge in due occasioni, castigando l'Inter con una doppietta; l'olandese è in ritardo su entrambi i gol.
Spostato sulla destra, rimane comunque il regista difensivo nerazzurro. A lui il compito di impostare l'azione da dietro, mentre in marcatura è di fatto libero da compiti, visto che il Parma nel primo tempo non supera praticamente mai la metà campo. Poi Gervinho gli sfugge in due occasioni, castigando l'Inter con una doppietta; l'olandese è in ritardo su entrambi i gol.
Compensa una prova non del tutto sufficiente in difesa con l'assist decisivo per il 2-2. Il suo sinistro è sempre vellutato, ma commette troppi errori di mancata concentrazione; nella ripresa, dopo lo 0-2, gioca in costante proiezione offensiva, facendo vedere le cose migliori. Splendido l'assist per Hakimi al 43', sprecato dal compagno, morbido quello per Perisic nel finale.
Si limita al compitino, senza strafare; ha di fronte Grassi, che non è un vero terzino, potrebbe approfittarne ma non ci riesce fino in fondo. Non commette errori particolari, ma non riesce neppure a brillare più di tanto; ecco perché strappa una sufficienza e niente più.
Rileva Hakimi, inizia a destra, finisce a sinistra. Non brilla particolarmente, non entra bene nel match, ma è più concreto del compagno sia in fase difensiva sia quando va al cross. Utile nella fase conclusiva del match, quando l'Inter va disperatamente alla ricerca del pareggio.
Peggior prestazione dell'esterno arrivato in estate a Milano. Non riesce praticamente mai a saltare Pezzella, anche quando Conte lo sposta sulla fascia sinistra non brilla; troppo grave poi l'errore a due passi dalla porta al 43', quando spedisce alto su cross di Kolarov. Sostituito, non la prende bene.
Entra in campo al posto di Gagliardini, trova un gol fondamentale per la rimonta dell'Inter. Oltre quello arriva qualche bel pallone recuperato, ma anche qualche errore poco comprensibile; come al solito corre per 3, ma sbaglia tanto, anche come concetti di gioco. Ma è prezioso per il modo in cui porta energie nuove alla causa.
Entra in campo al posto di Gagliardini, trova un gol fondamentale per la rimonta dell'Inter. Oltre quello arriva qualche bel pallone recuperato, ma anche qualche errore poco comprensibile; come al solito corre per 3, ma sbaglia tanto, anche come concetti di gioco. Ma è prezioso per il modo in cui porta energie nuove alla causa.
Dopo appena 2' avrebbe il pallone giusto per sbloccare la gara, ma dopo essersi liberato splendidamente di Balogh spedisce alle stelle da ottima posizione. Il suo match prosegue tra pochi spunti positivi e tante imprecisioni. Raggiunge la sufficienza soltanto per il gol nel finale, decisivo per il pareggio.
Dopo appena 2' avrebbe il pallone giusto per sbloccare la gara, ma dopo essersi liberato splendidamente di Balogh spedisce alle stelle da ottima posizione. Il suo match prosegue tra pochi spunti positivi e tante imprecisioni. Raggiunge la sufficienza soltanto per il gol nel finale, decisivo per il pareggio.
Superato il problema Covid, torna titolare ma non brilla: troppe imprecisioni, troppi errori banali, spreca anche una potenziale palla-gol dimostrandosi poco reattivo. Il tasso tecnico con lui in campo non è adeguato per una pretendente al titolo; se poi non compensa con corsa e grinta, allora l'Inter ha un problema.
Superato il problema Covid, torna titolare ma non brilla: troppe imprecisioni, troppi errori banali, spreca anche una potenziale palla-gol dimostrandosi poco reattivo. Il tasso tecnico con lui in campo non è adeguato per una pretendente al titolo; se poi non compensa con corsa e grinta, allora l'Inter ha un problema.
Nel primo tempo è il migliore del centrocampo nerazzurro, dopo neppure 2' dà una splendida palla in profondità a Perisic, che spreca. Combatte su ogni pallone, si fa vedere dai compagni, smista il gioco sulle fasce; nella ripresa però cala vistosamente e non riesce a incidere come potrebbe.
Rileva Eriksen, si dimostra subito nel vivo del gioco. Diventa fin dal primo istante il padrone del centrocampo nerazzurro, guida i compagni e riporta in campo i dettami di Conte; nel finale ha anche la palla giusta per la vittoria, ma il suo colpo di testa sfiora il palo.
Rileva Eriksen, si dimostra subito nel vivo del gioco. Diventa fin dal primo istante il padrone del centrocampo nerazzurro, guida i compagni e riporta in campo i dettami di Conte; nel finale ha anche la palla giusta per la vittoria, ma il suo colpo di testa sfiora il palo.
Altra prestazione al di sotto delle aspettative, che evidentemente sono troppo alte per un centrocampista che sembra un pesce fuor d'acqua nel campionato italiano. Il danese si lascia apprezzare per qualche bel pallone fornito ai compagni, ma resta per lo più ai margini del gioco; è un trequartista che gioca in una squadra che, evidentemente, ignora il trequartista. Conte come di consueto lo leva dopo pochi minuti del secondo tempo.
Altra prestazione al di sotto delle aspettative, che evidentemente sono troppo alte per un centrocampista che sembra un pesce fuor d'acqua nel campionato italiano. Il danese si lascia apprezzare per qualche bel pallone fornito ai compagni, ma resta per lo più ai margini del gioco; è un trequartista che gioca in una squadra che, evidentemente, ignora il trequartista. Conte come di consueto lo leva dopo pochi minuti del secondo tempo.
Entra al posto di Darmian e dà una mano nell'assalto finale. Non riesce ad andare al tiro, ma protegge palla e prova a fare da sponda: un lavoro alla Lukaku, che non gli appartiene del tutto. Ha il merito di conquistare la punizione da cui nasce il gol del pareggio.
Pessima prestazione dell'attaccante argentino, che era chiamato a salire di livello vista l'assenza di Lukaku. Sbaglia tutto quello che può sbagliare: controlli, sponde, tiri, dribbling. Assolutamente fuori dal match dal punto di vista mentale.
Pessima prestazione dell'attaccante argentino, che era chiamato a salire di livello vista l'assenza di Lukaku. Sbaglia tutto quello che può sbagliare: controlli, sponde, tiri, dribbling. Assolutamente fuori dal match dal punto di vista mentale.
La sua Inter stecca nuovamente, confermando come il Parma - anche senza D'Aversa - sia la sua bestia nera. L'allenatore non ha il coraggio di cambiare modulo, si fossilizza ancora sulla difesa a 3 e continua a ignorare la presenza di Eriksen, che è in campo solo nominalmente: la palla non passa mai dai piedi del danese. La reazione nel finale non basta, l'Inter subisce troppi gol e tira troppo poco in porta.
La sua Inter stecca nuovamente, confermando come il Parma - anche senza D'Aversa - sia la sua bestia nera. L'allenatore non ha il coraggio di cambiare modulo, si fossilizza ancora sulla difesa a 3 e continua a ignorare la presenza di Eriksen, che è in campo solo nominalmente: la palla non passa mai dai piedi del danese. La reazione nel finale non basta, l'Inter subisce troppi gol e tira troppo poco in porta.
La sua Inter stecca nuovamente, confermando come il Parma - anche senza D'Aversa - sia la sua bestia nera. L'allenatore non ha il coraggio di cambiare modulo, si fossilizza ancora sulla difesa a 3 e continua a ignorare la presenza di Eriksen, che è in campo solo nominalmente: la palla non passa mai dai piedi del danese. La reazione nel finale non basta, l'Inter subisce troppi gol e tira troppo poco in porta.
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Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.