Guarda la partita da spettatore privilegiato. Ogni tanto riceve telefonate dagli ospiti alle quali risponde con prontezza. Sul gol del Bologna può ben poco.
Pagelle Inter 10° giornata Inter - Bologna 3-1
Guarda la partita da spettatore privilegiato. Ogni tanto riceve telefonate dagli ospiti alle quali risponde con prontezza. Sul gol del Bologna può ben poco.
In area il Bologna ci arriva poco e male e di fatto i suoi interventi si riducono al minimo. Quelle poche volte però si fa trovare attento e si disimpegna senza sbavature.
Soprattutto nel primo tempo è un muro quasi invalicabile per Barrow e per Palacio, trovando anche lo spazio per spingersi in attacco a dare una mano. Nella ripresa incontra qualche difficoltà in più ma la sua partita resta di alto livello.
Dalle sue parti bazzica Soriano che può essere un brutto cliente ma oggi è meno incisivo del solito e il merito è dell'ex Parma che non gli concede spazio con una parte di grande energia e attenzione.
Entra per dare fiato ad Hakimi e coprire al meglio gli spazi sulla fascia destra nel finale di partita.
Sulla fascia destra domina incontrastato, senza che nessuno degli avversari sappia opporre resistenza. Splendido il taglio in occasione del primo gol, esaltante la cavalcata per la doppietta. In più ogni pallone che mette in mezzo diventa fonte di insidie.
La palla precisa per il taglio di Hakimi che vale il 2-0 è il punto più alto di una partita nella quale conduce le operazioni con maestria facendo sempre la cosa giusta al momento giusto.
Prestazione incoraggiante con qualche passaggio a vuoto ma anche se non soprattutto con buone giocate, a partire dal cross da cui nasce l'1-0. Notevole anche il suo lavoro in copertura.
L'unica pecca della sua partita è che si distrae in occasione del gol del Bologna restando immobile in area. Ma è davvero un ago in un pagliaio di una serata giocata a livelli molto buoni, sia tatticamente che tecnicamente.
Come Darmian e Lautaro, il suo ingresso in campo serve per far risparmiare qualche energia a chi può tornare utile mercoledì in Champions.
Come Darmian e Lautaro, il suo ingresso in campo serve per far risparmiare qualche energia a chi può tornare utile mercoledì in Champions.
Decisamente un altro Vidal rispetto alle uscite pre espulsione con il Real Madrid. Tenace, determinato, convinto e sempre lucido negli interventi e nelle giocate. Sembra davvero abbia ritrovato la giusta serenità.
Non trova il gol ma è sempre nel vivo dell'azione, offre punti di riferimento costanti ai compagni e palloni invitanti a Lukaku prima e Lautaro poi.
Non trova il gol ma è sempre nel vivo dell'azione, offre punti di riferimento costanti ai compagni e palloni invitanti a Lukaku prima e Lautaro poi.
Non trova il gol ma è sempre nel vivo dell'azione, offre punti di riferimento costanti ai compagni e palloni invitanti a Lukaku prima e Lautaro poi.
Ancora a segno sfruttando il suo fisico illegale contro quasi tutte le difese d'Europa. Non solo il gol però: gran lavoro di sponda, di difesa del pallone, di dialoghi con i compagni. Insomma il solito Lukaku che ormai ben conosciamo.
La sostituzione con Lukaku serve soprattutto a dar fiato al belga. Crea un paio di pericoli dalle parti di Skorupski a testimonianza di un ingresso fatto con il giusto piglio.
Solo notizie positive questa sera per lui, dalla vittoria alla prestazione dei singoli al recupero psicologico di alcuni elementi (Hakimi e Perisic su tutti). Ha rischiato ben poco e giostrato bene i cambi (Eriksen è un discorso a parte...).
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