A lungo inoperoso, nel quarto d'ora finale la Lazio lo chiama in causa con frequenza e lui risponde presente. Bella la parata sul colpo di testa di Milinkovic-Savic, eccellente il riflesso sul tiro di Pereira deviato da un difensore.
Pagelle Verona 11° giornata Lazio - Verona 1-2
Macina chilometri sulla fascia sinistra o andando al cross in prima persona oppure buttandosi in area aprendo spazi per gli inserimenti dei compagni sulla corsia mancina. Bravo a leggere il cross di Faraoni e a coordinarsi per un tiro che Lazzari spedisce nella propria porta.
Parte piano, pensando soprattutto a difendere e a dare una mano ai centrali se necessario. Per tutta la partita spinge poco però quando lo fa lascia il segno, come in occasione del gol dello 0-1 nato da un suo cross.
Parte piano, pensando soprattutto a difendere e a dare una mano ai centrali se necessario. Per tutta la partita spinge poco però quando lo fa lascia il segno, come in occasione del gol dello 0-1 nato da un suo cross.
Partita davvero notevole dell'ex Sassuolo che in area le prende tutte, che non fa entrare in partita Immobile neanche per sbaglio, che guida il reparto con autorità ed efficacia.
Bene per lunghi tratti della gara, ogni tanto però si deconcentra e rischia molto. Sul gol di Caicedo permette all'attaccante biancoceleste di girarsi troppo facilmente.
Bene per lunghi tratti della gara, ogni tanto però si deconcentra e rischia molto. Sul gol di Caicedo permette all'attaccante biancoceleste di girarsi troppo facilmente.
Dopo 10 minuti Juric non ne può più e vorrebbe cambiarlo. È la scossa di cui il giovane difensore gialloblu aveva bisogno. Si francobolla a Milinkovic-Savic e non lo molla più, rendendogli la vita impossibile.
Si fa ipnotizzare da Reina poco dopo lo 0-1 ma è di fatto l'unico errore della sua partita, fatta di corsa e sacrificio prima che di giocate di qualità. Emblema della sua serata la rincorsa con cui chiude un contropiede di Akpa Akpro.
Soffre l'aggressività di Akpa Akpro e allora impiega un po' prima di trovare una posizione consona per dare una mano alla sua squadra. Dimostra tutta la sua intelligenza tattica attaccando spesso a sinistra lì dove Dimarco gli apre spazi invitanti.
Una sua leggerezza in area nei primi minuti poteva costare cara. Passata la paura, prende sempre più confidenza fino a diventare il controllore del centrocampo. Si fa vedere meno del solito in attacco ma oggi c'era bisogno di altro.
Gioca in una posizione per lui inedita, quella di centravanti. Sin dai primi minuti però dimostra di essere a proprio agio, occupando bene gli spazi e dialogando proficuamente con i compagni. Il gol vittoria è il giustissimo premio alla sua prestazione.
Entra per fare a botte e far salire la squadra: porta a casa la pagnotta.
Non gioca centravanti come da previsione ma largo a destra. Mette spesso in difficoltà Radu e alla fine lo costringe anche all'errore da cui nasce il gol vittoria di Tameze.
Entra per dare freschezza sia in fase di pressing che in fase di ripartenza. Esegue con dedizione.
Ancora una volta il suo Verona dimostra tutte le sue qualità al cospetto di una big del nostro campionato. E il mister croato non sbaglia una mossa, sia nelle scelte iniziali che negli adattamenti a gara in corso.
Ancora una volta il suo Verona dimostra tutte le sue qualità al cospetto di una big del nostro campionato. E il mister croato non sbaglia una mossa, sia nelle scelte iniziali che negli adattamenti a gara in corso.
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